Tag: Spettacolo Viaggiante

Nubrifagio: la vicinanza della diocesi di Fano alle comunità dello spettacolo viaggiante

20 Settembre 2022 - Fano - Ieri  mattina, il vescovo di Fano-Fossambrone-Cagli Pergola, mons. Armando Trasarti si è recato sui luoghi del recente nubifragio nelle Marche portando la vicinanza di tutta la diocesi e incontrando il sindaco di Cagli e la comunità dei giostrai che ha perso tutto poichè avevano le loro attrezzature nel parco di Sant’Emidio vicino alla chiesa. Si è recato poi al monastero di Fonte Avellana e ha incontrato p. Gianni Giacomelli priore del monastero portando la vicinanza di tutta la Diocesi. Oggi sarà a Pergola. "E' un lago di melma. La comunità dei giostrai ha perso tutto. Ora stiamo vedendo quel che si potrà fare insieme a Migrantes: non hanno più nulla", ha detto il presule. "Da una scalinata di cemento, ho visto la mia vita che finiva", ha raccontato Loris Buonora, 45 anni, di Pesaro che ha visto  l' acqua e il fango che devastavano tutto quello che lui e altri colleghi - una decina di giostrai in tutto, la gran parte pesaresi - avevano per lavorare.

Spettacolo Viaggiante: ad Alghero il “Mamatita Festival”

8 Settembre 2022 - Alghero - È tornato ad Alghero con la sua sesta edizione il Mamatita Festival, il primo festival del "Circo nuovo", cioè senza animali e non competitivo. La manifestazione, che ha la direzione artistica di Chiara Murru, si propone come un grande evento culturale internazionale ed è ispirata da un’idea di festa diffusa e condivisa. Propone artisti e compagnie da tutto il mondo che si esibiranno in vari luoghi della città fino al 23 settembre.

Gelsomina e la strada dal circo al grande schermo

24 Agosto 2022 - Roma - Il primo grande attore a portare il fascino del circo al cinema usando la maschera del clown è stato Ridolini al tempo del muto, quel Larry Semon che si infarinava la faccia e indossava pantaloni ascellari (un Fantozzi ante litteram?) compiendo davanti alla cinepresa piroette e acrobazie che lasciavano lo spettatore col fiato sospeso. Goffo, ridicolo e pasticcione come un anarchico “Augusto” dal naso adunco e dallo sguardo stralunato, il personaggio di Ridolini non era, però, né il romantico “Tramp” di Charlot nè l’eroe funambolesco e surreale impersonato da Buster Keaton. Se c’è invece una figura entrata nell’immaginario collettivo come l’espressione cinematografica più sublime e pura della clownerie, anzi evocativa del circo tout court, è la Gelsomina de La strada di Giulietta Masina e Federico Fellini: una Cenerentola scanzonata e ribelle che impara il mestiere del saltimbanco seguendo quell’energumeno di Zampanò e facendosi ammaliare dal funambolo detto “Il Matto” il quale le insegna però, soprattutto, la grazia dello stare al mondo. Una “farfalla” triste che cerca amore e sprizza umanità, un tenero pagliaccio quasi asessuato, col viso imbiancato e un punto rosso sul naso, la maglietta a righe sotto a un cappottaccio e la parrucca bionda (in realtà erano i capelli suoi, resi ispidi e impiastricciati da borotalco e sapone da barba). Uno scricciolo che fa smorfie e zompa buffamente al ritmo del trombone e della grancassa. A Hollywood, dopo l’Oscar, anche la critica la osannò: «The female Charlot». Lo stesso Chaplin ne rimase colpito: «La Masina è l’attrice che ammiro di più». Gelsomina è un’anima candida e sprovveduta che porta con sè il Mistero. Semplice e profonda. Per questo ha segnato la storia del cinema. Ma quel modo di recitare della Masina – molto di più di un’attrice sagomata dal despota Federico, marito e regista –, i saltelli, gli ammiccamenti e le tenere moine ispireranno altre grandi del cinema e del varietà, come Leslie Caron, per esempio, nel musical Gigi di Vincente Minnelli. E, poi, a pensarci bene, cos’è lo Sbirulino televisivo della Mondaini se non una versione spensierata e colorata della Gelsomina di Zampanò senza più il velo della malinconia del povero che cerca riscatto e considerazione? Un’altra analogia da tubo catodico che ci viene in mente è quella dello Scaramacai di Pinuccia Nava, nato nel 1955 dalle fertili penne di Umberto Simonetta e Guglielmo Zucconi: «Mi sun un pagliaccetto senza casa e senza tetto» era il suo tormentone. Non solo “Tv dei ragazzi”, molto di più. Non c’era ancora Zelig e il circo piaceva a tutti. Ma il mito rimane pur sempre lei, la Gelsomina del film preferito da Papa Francesco. «Mi piace perché La strada tratta del sacro, di quel bisogno primitivo e specifico dell’uomo che ci spinge ad andare oltre», confidò il Pontefice in un’intervista a Civiltà Cattolica. È lei, la Masina-Gelsomina, a incarnare l’essenza del circo e dei clown sul grande schermo. E sarà per sempre così. Perché è la voce, l’anima, il corpo stesso, fragile e minuto, degli oppressi che riescono a sorridere e a far sorridere anche di fronte a un destino avverso e che sono capaci di guardare con stupore dove gli altri dal cuore indurito non guardano più. Ci fa ingobbire di malinconia, Gelsomina. Ma ci lascia pure una viva speranza dentro. Perché, come le dice il Matto: «Tu non ci crederai ma tutto quello che c’è a questo mondo serve a qualcosa. Ecco, prendi quel sasso lì per esempio... Non so cosa serve questo sasso io, ma a qualche cosa deve servire. Perché se questo è inutile, allora è inutile tutto, anche le stelle. E anche tu, anche tu servi a qualcosa, con la tu’ testa di carciofo». Meraviglia del cinema, e del genio di chi lo sa fare. Giulietta e Federico. Tutti e due “clown”, con Gelsomina e Cabiria, personaggi ritagliati sulle angosce di una povera bambina emiliana “adottata” dalla ricca zia di Roma e sui sogni-desideri del più grande direttore di circo di tutti i tempi, quel regista che col megafono e la vocina rotta sapeva spiegare agli attori sul set come si trasforma l’inizio di una lacrima in una risata sommessa. Come la voleva lui. Amara e dolce insieme. (Fulvio Fulvi - Avvenire)

Il circo in estate: il litorale di Cecina ospita il Circo di Vienna

4 Agosto 2022 - Il litorale di Cecina, in provincia di Livorno ospita in questi giorni il Circo di Vienna delle famiglie Vassallo e Caveagna. Sotto lo chapiteau che sosta in città fino al 14 agosto si alternano numeri di alta scuola circense con acrobati, funamboli, numeri con animali, accompagnati dall’ilarità e dall’allegria del clown Jeson Caveagna. L’eleganza del trapezio, della corda e dei cerchi è presentata da due ragazze provenienti dalle scuole circensi inglese e tedesca che con raffinatezza nello stile ed eleganza nei movimenti, suscitano stupore e trasmettono serenità al pubblico. Alex Caveagna propone un numero di alto funambolismo sulle fasce. La pista si anima poi con numeri equestri di cavalli, cavallini poni e altri animali. Nella seconda parte dello spettacolo, come è consuetudine, visto il necessario tempo per preparare la pista scendono nell’arena quattro stupende tigri siberiane e Kaly una bianca tigre della Malesia, con il loro ammaestratore Giordano Caveagna. L’esibizione dei fratelli Flavio e Claudio Vassallo con un numero di equitazione ed equilibrismo in groppa ad uno splendido stallone, conclude la serata. “Lo spettacolo che proponiamo in quest’estate 2022 - dice Ellen Vassallo – vede la presenza di tanti giovani; la gran parte di loro è nata al circo, lo ama, lo cura e lo difende, soprattutto nei confronti degli animalisti che vogliono eliminare gli animali dai nostri circhi”. “Le tigri fanno parte della mia famiglia e mi dispiace quando sento dire che noi circensi non amiamo i nostri animali e li sfruttiamo. Non è così, gli animali del circo fanno parte della nostra vita, sono la nostra famiglia”, ricorda Giordano Caveagna. Nelle piazze di sosta il circo è attesa, amato e rispettato dalle persone e “di questo ce ne accorgiamo dalla presenza della gente agli spettacoli che proponiamo; quanti bambini sono felici assieme ai loro genitori ed entusiasti quando visitano lo zoo” dice Gianni Vassallo del Circo di Vienna. Il nostro grazie per l’accoglienza e l’ospitalità va alle chiese diocesane, ai vescovi, ai preti, alle suore e ai catechisti che abbiamo incontrato nel tempo del lockdown, ma soprattutto alla Fondazione Migrantes che non si dimentica mai di noi. (MDT)

Migrantes Massa Carrara-Pontremoli: ieri celebrazione per le famiglie del luna park con il vescovo Vaccari

3 Agosto 2022 - Massa Carrara - L'ufficio Migrantes della diocesi di Massa Carrara-Pontremoli ha organizzato, ieri mattina, una celebrazione per le famiglie del luna park.  La liturgia eucaristica, presieduta dal vescovo, mons. Mario Vaccari, si è svolta nella chiesa parrocchiale della Ss.ma Annunziata a Bassagrande. Durante la celebrazione il ricordo degli operatori della spettacolo viaggiante scomparsi recentemente ed è stata ricordata anche un volto noto tra gli operatori pastorali Migrantes, Elisa Tongiani, 49 anni,  scomparsa lo scorso 13 dicembre, figlia di Ivonne Tonarelli, direttrice Migrantes della diocesi di Massa Carrara-Pontremoli. "Famiglia. È così che Elisa definiva il mondo del lunapark. Una grande famiglia itinerante, sempre pronta ad accoglierla e a far festa con lei. Non mancava giorno in cui Elisa non parlasse del mondo luminoso delle giostre e di tutti quei volti amici parte, per l’appunto, di quella famiglia allargata che tanto amava". "Mi sembra ancora di sentire la sua risata davanti alle luci delle giostre e di vedere il suo sorriso quando vinceva qualche premio!": così è stata ricordata Elisa: "oggi qui, tutti insieme, proprio come si fa in una famiglia, vogliamo ricordare la nostra cara Elisa e tutti coloro che si trovano con lei nella grazia del Signore. A nome di Ivonne e di tutti i suoi cari vogliamo rivolgervi un’unica parola….GRAZIE! Grazie per chi ha frequentato Elisa, grazie per averla sempre fatta sentire parte di questo mondo, grazie per averle donato affetto gentilezza e per avere fatto vivere momenti spensierati nonostante la malattia. Siamo certi che Elisa in questo momento sia qui con noi e ci illumina con il suo sorriso". (R. Iaria)

Taurianova: “casa dell’arte madonnara”

1 Agosto 2022 - Roma - È stata presentata nella suggestiva location della dimora storica Villa Zerbi la settima edizione del “Concorso Internazionale Madonnari - Città di Taurianova”, la manifestazione ideata dall’“Associazione Amici del Palco” e anche quest’anno diretta dal maestro capo madonnaro Gennaro Troia (fondatore della Scuola Napoletana dei Madonnari), tesa a valorizzare l’arte antica dei madonnari, la tradizione, la storia e il territorio, che si terrà da venerdì 5 agosto a lunedì 8 agosto. La città di Taurianova accoglierà oltre 50 artisti provenienti da tutto il mondo che con i loro gessetti, seguendo l’ispirazione del tema: la Theotokos “Madre di Dio, Regina della Pace”, realizzeranno una galleria a cielo aperto, in un percorso di 700 metri che abbraccia idealmente le due parrocchie della città dove si venera la Madonna. "Nonostante la stanchezza quest’anno sono molto sereno - ha affermato in conferenza l’arch. Giacomo Carioti, presidente dell’ “Associazione Amici del Palco” – perché oltre ai soci al cui va il mio grazie, vedo e sento vicina tanta gente. Il nostro Concorso Internazionale dei Madonnari vuole regalare a tutti i calabresi giorni ricchi di arte e di storia, con la consapevolezza che mettendoci anima, cuore e qualche sacrificio, insieme possiamo fare grandi cose". Il Concorso è infatti possibile grazie anche alle tante aziende del territorio che hanno sposato l’evento con la loro sponsorizzazione e aderendo numerosi all’iniziativa “Adotta un Madonnaro”, che rende possibile un’accoglienza confortevole agli artisti internazionali. Ad aprire nel cuore di Taurianova la manifestazione estiva unica nel suo genere in tutta la Calabria, una live performance di alcuni madonnari poi in concorso, guidati dal direttore artistico Gennaro Troia, che in conferenza non ha trattenuto l’emozione nel raccontare la sua gioia per questo evento che in pochi anni è diventato per tutti i madonnari l’appuntamento annuale più atteso, grazie anche all’accoglienza, l’attenzione e la cura che viene riservata a tutti gli artisti: «Taurianova è diventata la casa dei madonnari», ha detto. Durante la conferenza Paolo Martino, incaricato regionale dei beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Calabra, ha confermato l’attenzione della diocesi di Oppido Mamertina - Palmi e del vescovo mons. Francesco Milito all’evento che attraverso i Madonnari valorizza l’arte sacra e ha annunciato che nei giorni del Concorso nell’antichissima Chiesa del Rosario sarà esposta la “Madonna Odigitria di Smolensk” un’icona russa del 1700 conservata nel Museo Diocesano di Arte Sacra, un’opera di grande rilievo artistico e religioso che abbraccia il rito cattolico e ortodosso.

Migrantes Albenga-Imperia: messa al luna park con il vescovo

31 Luglio 2022 - Albenga - Mercoledì 27 luglio, si è rinnovato l’appuntamento annuale della celebrazione della Messa per i lunaparkisti , presieduta dal vescovo Guglielmo Borghetti che ha voluto esprimere la propria sollecitudine pastorale verso i fedeli del Luna Park. L’evento è stato organizzato dall’Ufficio diocesano Migrantes, di cui era presente il direttore, don Edmondo Bianco. C’erano anche il parroco dalla parrocchia Cuore Immacolato di Maria di Andora, don Stefano Caprile; Giorgio Pizzo, diacono permanente già direttore dell’ufficio Migrantes; il sindaco di Andora, Mauro Demichelis, che come avviene ormai da quarant’anni ha accolto in modo ospitale l’attività dei lunaparkosti. È sempre particolarmente significativo per la diocesi rispondere al desiderio manifestato dai lavoratori del Luna Park di celebrare una Messa lì dove vivono e lavorano nei mesi estivi. Lo stesso momento diventa occasione di invitare a partecipare alla liturgia festiva parrocchiale, così da favorire un legame tra la parrocchia e coloro che soltanto per un breve periodo ne fanno parte. (E.B.)

Spettacolo Viaggiante: giorno di festa oggi al Luna Park di Cavallino-Treporti

27 Luglio 2022 - Venezia - Giorno di festa al Luna Park di Cavallino-Treporti del Patriarcato di Venezia. Questa mattina presso la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Elisabetta le famiglie lunaparchiste si sono ritrovate per celebrare i sacramenti per i loro figli. Don Mirko Dalla Torre, responsabile Migrantes del Triveneto per la pastorale dei fieranti e dei circensi, che ha presieduto la Santa Messa, nell’omelia ha ricordato ai ragazzi di saper “…trovare in Gesù il vero tesoro della vita e diventare voi stessi tesoro per tutti coloro che incontrate, in modo particolare nelle piazze dove sostate con le attrazioni”. La formazione catechetica dei ragazzi avvenuta tra le carovane in queste calde mattine estive, è stata seguita dalla catechista Alessandra, da anni impegnata nella catechesi parrocchiale. “È stata un’esperienza nuova ed entusiasmante lavorare con i ragazzi del Luna Park; in loro ho colto interesse e passione", ha detto la catechista che continuerà in queste settimane a seguire nel cammino di fede i giovani lunaparchisti. Alla Celebrazione Eucaristica erano presenti Flaviano e Monica Ravelli, della diocesi di Adria-Rovigo, membri della Consulta nazionale dello Spettacolo Viaggiante della Fondazione Migrantes.

Circo: ad ottobre il festival di Latina

14 Luglio 2022 - Latina - Dal 13 al 27 ottobre prossimo a Latina la 23^ edizione dell’International Circus Festival of Italy, la manifestazione circense, storicamente legata al nome del capoluogo italiano, tesa alla promozione del Circo e dello spettacolo dal vivo. L’evento si snoderà, come ogni anno, attorno alla competizione tra i migliori artisti circensi selezionati nei cinque continenti che si esibiranno di fronte ad una Giuria Tecnica Internazionale composta dai massimi esperti del settore e ad una Giuria della Critica di cui faranno parte giornalisti e personalità del mondo dello spettacolo. I premi “Latina d’Oro”, “Latina d’Argento” e “Latina di Bronzo” saranno consegnati durante la serata finale del 17 Ottobre.

Corigliano Rossano: ieri Santa Messa al Circo Orfei

27 Giugno 2022 - Corigliano-Rossano - All’interno dello chapiteau del Circo Greca Orfei, della famiglia Mavilla, con tappa nella Città di Corigliano- Rossano, nell’area urbana di Rossano, ieri si è celebrata una Santa Messa. Una iniziativa voluta dalla famiglia circense con la collaborazione dell'Ufficio Migrantes della diocesi di Rossano-Cariati, della Parrocchia Sacro Cuore, delle Pro Loco di Corigliano e Rossano coordinati da Giuseppe Calarota. La Santa Eucaristia è stata officiata dal parroco della Parrocchia Sacro Cuore, don Umberto Sapia e concelebrata da don Giuseppe Pisani, Vice Direttore dell’Ufficio Diocesano della Pastorale Migrantes. Un’esperienza “unica” quella vissuta nella Città del Codex, perché mai, fino ad ora  era stata celebrata una messa all’interno di un circo. Discreta la partecipazione dei fedeli anche a causa del caldo torrido e per l’ora (11) della celebrazione. Ma, per i presenti, l’entusiasmo è stato indescrivibile. Il Circo, essendo una comunità viaggiante, ha voluto, oltre il divertimento con gli spettacoli, dare testimonianza di quei valori essenziali che oggi stiamo perdendo: famiglia, tradizione, storia, cultura, fede. Toccanti, inoltre, la preghiera dei fedeli letta dal Direttore dell’Ufficio Diocesano Pastorale Migrantes Giovanni Fortino e la preghiera finale per i circensi proclamata da un componente della famiglia Mavilla, Ilaria Amico, estrapolate dal libretto “In preghiera, Circhi e Luna Park – comunità che camminano” edito dalla Fondazione Migrantes. L’animazione liturgica dei canti a cura di Giuseppe Calarota e di alcuni membri del coro parrocchiale. La famiglia Mavilla si è distinta anche per una “Serata di Solidarietà”, nei giorni scorsi, offerta ai bambini bisognosi ed i ragazzi diversamente abili della Città di Corigliano-Rossano. Questi, per l'occasione, hanno vissuto una serata all'insegna dell'inclusione e del divertimento. Lo spettacolo della solidarietà è stato reso possibile grazie alla collaborazione con l’Ufficio Migrantes della diocei e le Pro Loco sia di Rossano che di Corigliano. (G. C.)