Tag: Sinodo dei Vescovi

La rotta del Sinodo: una Chiesa accogliente per tutti

31 Ottobre 2023 - Città del Vaticano - Arrivati a metà del cammino di questo Sinodo, che ci chiede di ripensarci come Chiesa, ci ritroviamo attoniti in un mondo polarizzato che “ha smarrito la via della pace, che ha preferito Caino ad Abele” (Cfr. Papa Francesco Preghiera per la pace del 27.10.2023); un pianeta che “si sta sgretolando e forse si sta avvicinando al punto di rottura” (Papa Francesco, Laudate Deum,2) . Ci viene spontaneo domandarci allora: dove siamo noi nel mondo, dove siamo nel nostro viaggio? Quanta strada abbiamo percorso? E verso dove? E soprattutto è servito questo ritrovarsi a Roma di vescovi di tutti i continenti, insieme ad una piccola parte di “semplici battezzati”? A cosa è servito? Il documento di sintesi si chiude citando il Vangelo di Marco (Mc 4,30 ss). Il regno di Dio è come un granello di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti i semi; ma poi diventa così grande che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra. Ecco a cosa è servito ritrovarsi insieme, pregare insieme, ascoltare insieme la parola di Dio e ascoltarci gli uni gli altri: a riscoprire ciò che ci unisce in Cristo; per essere, camminando insieme, la terra buona dove il seme possa crescere. A testimoniare che un altro modo di stare insieme è possibile. A valorizzare sempre, popolo di Dio unito dal battesimo, ciò che ci unisce e mai ciò che ci divide. A capire che la corresponsabilità a cui ognuno è chiamato – nella diversità dei carismi e dei ministeri – è un servizio e non un potere. A riscoprire come il discorso di Gesù sulla povertà ci riguarda tutti, come persone e come istituzione. A proporci di evitare ogni clericalismo (quello dei laici e quello dei sacerdoti ordinati). A riscoprire l’importanza di ognuno; e soprattutto della comunione che ci fa una cosa sola, membra gli uni degli altri. A riflettere sul ruolo delle donne, che furono le prime ad annunciare la resurrezione di Gesù. A ridare slancio all’ecumenismo. Ad essere una Chiesa accogliente per tutti. Tutti, nessuno escluso. Una Chiesa che non ragiona secondo le divisioni e le etichette del mondo, ma si domanda in ogni momento cosa avrebbe fatto Gesù di fronte a questo fratello, a questa sorella feriti. A come avrebbe fatto in modo di non escluderli dalla redenzione. Sono tante le sfide che come Chiesa abbiamo davanti. Riguardano il sacerdozio, il diaconato, i ministeri non ordinati, la vita consacrata, le famiglie e le situazioni matrimoniali difficili; il ministero petrino, l’ecumenismo, la comunicazione nell’era digitale. Riguardano anche il tema controverso dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale. Ma è l’amore che le ricomprende tutte. Una sola regola descrive la Chiesa costitutivamente sinodale: la carità; una creatività missionaria fondata, paziente, benigna; “non invidiosa, che non si vanta, che non si gonfia” (Cfr 1Cor 13,4 ss). Questo ci ha detto l’assemblea che si è appena conclusa. Indicando una rotta e non un menu. Milioni, miliardi di persone sono come il viandante che percorreva la strada tra Gerusalemme e Gerico. Non possiamo dire non sapevo. Da questo saremo giudicati (cfr. Mt 25).

Paolo Ruffini

Sinodo: prorogato fino al 15 agosto 2022 il termine per la presentazione delle sintesi della prima fase

29 Ottobre 2021 - Città del Vaticano - “Il Consiglio Ordinario del Sinodo dei Vescovi ha deciso di prorogare fino al 15 agosto 2022 il termine per la presentazione delle sintesi delle consultazioni da parte delle Conferenze episcopali, delle Chiese orientali cattoliche sui iuris e degli altri Organismi ecclesiali”. È quanto si legge in un comunicato della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi, diffuso oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede. “Le numerose comunicazioni – si legge nella nota – pervenuteci in queste prime settimane del percorso sinodale dalle Conferenze Episcopali, dalle diocesi e dalle eparchie sono veramente una conferma incoraggiante di quanti nella Chiesa si stanno impegnando per celebrare la prima fase del processo sinodale – che ha per tema “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione” –, costituita dalla consultazione del popolo di Dio. Per tutto questo siamo veramente riconoscenti”. “In questo periodo, abbiamo sentito, più e più volte e da più parti, la richiesta di estendere la durata della prima fase del percorso sinodale per fornire una maggiore opportunità al popolo di Dio di fare un’autentica esperienza di ascolto e di dialogo”, si legge ancora nella nota, in cui si spiega che la decisione della proroga è stata presa a partire dalla consapevolezza che “una Chiesa sinodale è una Chiesa che ascolta, considerando che questa prima fase è essenziale per questo percorso sinodale e valutando queste richieste, cercando sempre il bene della Chiesa”.    

Papa Francesco: nel 2022 Sinodo dei vescovi su Chiesa e sinodalità

7 Marzo 2020 - Città del Vaticano – “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”. È questo il tema scelto da Papa Francesco per la XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi. Lo ha annunciato questa mattina Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, il card. Lorenzo Baldisseri annunciando anche che il Sinodo si svolgerà nell’ottobre del 2022. (R.I.)  

Chiamati alla cura

9 Ottobre 2019 - Roma - “L’atteggiamento di rispetto, di curare il clima fraterno, l’aria d’intimità è importante”. Intervenendo alla sessione inaugurale dell'Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi per la Regione Panamazzonica, Papa Francesco ha offerto un “metodo” per la comunicazione dei “processi ecclesiali”. Questi, ha spiegato il Santo Padre, “hanno una necessità: devono essere protetti, curati come un bambino, accompagnati all'inizio, curati con delicatezza. Hanno bisogno del calore della comunità; hanno bisogno del calore della Madre Chiesa. È così che un processo ecclesiale cresce”. Ecco, allora, che le tre parole chiave – rispetto, fraternità, intimità – vanno oltre logiche comunicative e informative che rispondono a scoop solo apparentemente redditizi. Invitano, invece, a proporre una comunicazione che faccia capire radici e significato profondo dei fatti. Una consegna, questa, che traccia un percorso culturale e professionale: chi comunica è chiamato a scavare dentro di sé; è chiamato a un continuo dialogo interiore, a un continuo ascolto. (Vincenzo Corrado)

Sinodo Vescovi: Amazzonia terra di migrazioni

8 Ottobre 2019 - Città del Vaticano - Il Sinodo dei vescovi per la regione Pan-Amazzonica che si è aperto domenica con una celebrazione presieduta da Papa Francesco nella Basilica di San Pietro, sul tema “Amazzonia: Nuovi Cammini per la Chiesa e per una Ecologia Integrale”, questa mattina ha toccato anche il tema delle migrazioni. Nel dibattito della seconda giornata, presieduto da Papa Francesco, alcuni interventi hanno evidenziato le Migrazioni sia quelle dei popoli indigeni verso le grandi città, sia quelle delle popolazioni che attraversano l’Amazzonia per raggiungere altri Paesi di destinazione. Da qui deriva l’importanza di una pastorale specifica della Chiesa: la regione amazzonica come zona di flussi migratori, infatti, è una realtà emergente - si è notato in Aula - un nuovo fronte missionario che va affrontato in senso inter-ecclesiale, trovando anche una maggiore collaborazione tra le Chiese locali ed altri organismi impegnati nel settore. Si è ricordato inoltre che dramma delle migrazioni colpisce anche la gioventù dell’Amazzonia, “costretta a lasciare i Paesi originari perché sempre più minacciata da disoccupazione, violenze, tratta degli esseri umani, narcotraffico, prostituzione e sfruttamento”. È necessario, allora, che la Chiesa riconosca, valorizzi, sostenga e rafforzi la partecipazione della gioventù dell’Amazzonia negli spazi ecclesiali, sociali e politici, poiché i giovani sono “profeti di speranza”.