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Ucraina: Mattarella questa mattina a messa nella chiesa degli ucraini di Santa Sofia

[caption id="attachment_27253" align="alignnone" width="300"] (Foto di Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)[/caption]   6 Marzo 2022 - Roma - Il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, questa mattina è nella Basilica di Santa Sofia a Roma, la chiesa dove si riunisce la comunità cattolica ucraina. La chiesa, guidata da don Marco Semehen, direttore Migrantes dell'Esarcato dei greco cattolici ucraini in Italia, in questi giorni è diventata il punto di raccolta e di stoccaggio degli aiuti verso la popolazione ucraina. Ogni giorno da qui partono tir pieni di medicine e viveri con la collaborazione di diversi volontari. Anche il cardinale Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità, nei giorni scorsi si è recato presso la Basilica per recapitare materiale sanitario e generi di sussistenza. La liturgian eucaristica è stata presieduta da don Semehen. (Raffaele Iaria)

Migrantes: Mattarella ha sempre mostrato attenzione al tema dei migranti e ai nostri connazionali all’estero

3 Febbraio 2022 - Roma - Il Presidente Sergio Mattarella ha sempre mostrato una attenzione  particolare al tema della cittadinanza e della integrazione dei migranti nel nostro Paese. E a loro  ha rivolto un saluto di “amicizia” evidenziando come la loro “affezione nei confronti del nostro Paese in cui hanno scelto di vivere e il loro apporto alla vita della nostra società – ha detto oggi durante il giuramento - sono preziosi”. Lo ricorda la Fondazione Migrantes in un comunicato pubblicato su www.migrantesonline.it. L’organismo pastorale della Cei sottolinea  anche il saluto “affettuoso” che Mattarella ha voluto rivolgere agli italiani all’estero: nei suoi viaggi internazionali – scrive Migrantes – “non ha mai mancato di visitare le comunità italiane all’estero e di segnalare la realtà di una nuova emigrazione e di giovani e famiglie, anche nei messaggi rivolti in occasione della presentazione annuale del ‘Rapporto italiani nel mondo’ pubblicato fa 16 anni da Migrantes”.  La riconferma di Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica è – evidenzia il presidente di Migrantes, mons. Gian Carlo Perego -  una “garanzia di continuità dell’attenzione ai temi della mobilità, fondamentali per il futuro democratico del Paese”. Per queste ragioni “giungano al Presidente Mattarella gli auguri della Fondazione Migrantes per un proficuo lavoro”. (Raffaele Iaria)

Mattarella: “la nostra dignità è interrogata dalle migrazioni soprattutto quando non siamo capaci di difendere il diritto alla vita”

3 Febbraio 2022 - Roma - "La nostra dignità è interrogata dalle migrazioni, soprattutto quando non siamo capaci di difendere il diritto alla vita, quando neghiamo nei fatti la dignità umana degli altri". Lo ha detto oggi Sergio Mattarella, riconfermato Presidente della Repubblica Italiana, nel suo messaggio dopo il giuramento. "E’- ha aggiunto - anzitutto la nostra dignità che ci impone di combattere, senza tregua, la tratta e la schiavitù degli esseri umani". (R.I.)

Mattarella: un saluto “di amicizia” alle comunità straniere in Italia

3 Febbraio 2022 - Roma - Sergio Mattarella, riconfermato Presidente della Repubblica, nel suo discorso di insediamento aha voluto inviare "un messaggio di amicizia" alle "numerose comunità straniere presenti in Italia: la loro affezione - ha detto Mattarella - nei confronti del nostro Paese in cui hanno scelto di vivere e il loro apporto alla vita della nostra società sono preziosi". (R.I.)

Gli auguri della Fondazione Migrantes a Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana

29 Gennaio 2022 - Roma - La Fondazione Migrantes saluta l'elezione di Sergio Mattarella, per un secondo mandato, alla Presidenza della Repubblica Italiana. Il Presidente Mattarella ha sempre mostrato un'attenzione  particolare al tema della cittadinanza e della integrazione dei migranti nel nostro Paese, alle seconde generazioni. Il Presidente non ha mai mancato di visitare le comunità italiane all'estero e di segnalare la realtà di una nuova emigrazione e di giovani e famiglie, anche nei messaggi rivolti in occasione della presentazione annuale del 'Rapporto italiani nel mondo' . La riconferma di Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica è una garanzia di continuità dell'attenzione ai temi della mobilità, fondamentali per il futuro democratico del Paese. Per queste ragioni, giungano al Presidente Mattarella gli auguri della Fondazione Migrantes.

+ S.E. Mons. Gian Carlo Perego

Arcivescovo di Ferrara-Comacchio

Presidente Cemi e Fondazione Migrantes

   

Mattarella: “combattere, oggi e nel futuro, ogni germe di razzismo, antisemitismo, discriminazione e intolleranza”

27 Gennaio 2022 -

Roma - “La Giornata della Memoria, che si celebra oggi in tutto il mondo, non ci impone solamente di ricordare i milioni di morti, i lutti e le sofferenze di tante vittime innocenti, tra cui molti italiane. Ma ci invita a prevenire e combattere, oggi e nel futuro, ogni germe di razzismo, antisemitismo, discriminazione e intolleranza. A partire dai banchi di scuola. Perché la conoscenza, l’informazione e l’educazione rivestono un ruolo fondamentale nel promuovere una società giusta e solidale. E, come recenti episodi di cronaca attestano, mai deve essere abbassata la guardia”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e alla presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, in occasione delle celebrazioni per la Giornata della Memoria. “Quando le truppe russe entrarono nel campo di Auschwitz – la più imponente e sciagurata macchina di morte mai costruita nella storia dell’umanità – si spalancarono di fronte ai loro occhi le porte dell’Inferno”, ricorda il Capo dello Stato, sottolineando che “nel cuore dell’Europa si era aperta una voragine che aveva inghiottito secoli di civiltà, di diritti, di conquiste, di cultura”. “Una delirante ideologia basata su grottesche teorie di superiorità razziale – evidenzia Mattarella – aveva cancellato, in poco tempo, i valori antichi di solidarietà, convivenza, tolleranza e perfino i più basilari sentimenti umani: quelli della pietà e della compassione”. “La storia aveva subito, in meno di un ventennio, un tragico stravolgimento, tornando a concezioni e pratiche barbare e crudeli, che si pensava fossero retaggio di un passato ormai remoto. Guerra, stermini, eccidi ne furono le tragiche ma inesorabili conseguenze”, prosegue il presidente, sottolineando che “Auschwitz, con i suoi lugubri reticolati, le ciminiere e le camere a gas, è diventato il simbolo dell’orrore nazista, del male assoluto”. Ma è, e deve essere – ammonisce il Capo dello Stato –, la testimonianza costante di quali misfatti sia capace l’uomo quando si abbandona, tradendo la sua stessa umanità, a sentimenti, parole e ideologie di odio e di morte”.

Mattarella: “soltanto una politica di gestione del fenomeno migratorio dell’UE può essere in grado di governarlo”

30 Agosto 2021 -   Ventotene - “Siamo riusciti per il Covid, dando vita ad accordi e regole condivise di resilienza, dall’acquisizione alla distribuzione centralizzata europea dei vaccini. E anche di questo va dato atto con riconoscenza alla Commissione europea per questa decisione che ha fatto collaborare, e non competere, i Paesi dell’Unione in materia. Ma è singolare che si è riusciti per il Covid - cosa indispensabile e provvidenziale - che non è materia comunitaria come argomenti, e non si sia fatto ancora realmente tanto così per la migrazione”. Lo ha detto ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,  a Ventotene, dialogando con gli studenti dopo aver reso omaggio ad Altiero Spinelli, autore, 80 anni fa, con Eugenio Colorni ed Ernesto Rossi del “Manifesto di Ventotene” per la promozione dell’Unità Europea.  Per Mattarella “questa carenza, questa omissione, questa lacuna, non è all’altezza delle aspirazioni, del ruolo, della responsabilità dell’Unione europea”. Su questo piano molti Paesi “sono frenati da preoccupazioni elettorali contingenti ma così si finisce per affidare la gestione del fenomeno migratorio agli scafisti e ai trafficanti di esseri umani. È come se si abdicasse, si rinunziasse alla responsabilità di spiegare alle proprie pubbliche opinioni che non è ignorando quel fenomeno che lo si rimuove, lo si cancella, perché quel fenomeno c’è in tutto il mondo ed è epocale, di dimensioni sempre maggiori. Non è ignorandolo che lo si può contrastare o cancellare; va governato. Ma per governarlo occorre avere senso di responsabilità, sapere spiegare alle proprie pubbliche opinioni che cosa va fatto”. Per Mattarella il fenomeno migratorio va governato “con regole di accessi ordinati, legali, controllati” evidenziando anche un aspetto etico: “io devo confidare di essere sorpreso dalla posizione di alcuni movimenti politici e di alcuni esponenti nei vari Paesi d’Europa, dell’Unione rigorosi nel chiedere il rispetto dei diritti umani a Paesi lontani, ma distratti di fronte alle condizioni e alle sofferenze dei migranti. E non di qualunque tipo di migranti, ma migranti per persecuzioni, per fame, perché i mutamenti climatici hanno sconvolto il loro territorio”. In questi giorni “c’è – ha detto ancora il presidente della Repubblica - una cosa che sinceramente appare sconcertante: si registra, qua e là nell’Unione Europea, grande solidarietà nei confronti degli afghani che perdono libertà e diritti ma che rimangano lì, non vengano qui perché se venissero non gli accoglieremmo. Questo non è all’altezza del ruolo storico, dei valori dell’Europa verso l’Unione”. Per Mattarella in questa materia l’Unione deve avere “finalmente una voce unica, deve sviluppare, in maniera maggiore di quanto non sia avvenuto fin qui, un dialogo collaborativo con altre parti del mondo, particolarmente con l’Africa per governare insieme questo fenomeno. Soltanto una politica di gestione del fenomeno migratorio dell’Unione può essere in grado di governarlo in maniera ordinata, accettabile, legale senza far finta di vedere quel che avviene per ora, così da non essere in poco tempo travolti da un fenomeno ingovernabile, incontrollabile”. (R.Iaria)

Mattarella: la protezione della vita umana e il salvataggio dei profughi sono impegni cui la Repubblica Italiana non si è mai sottratta

20 Giugno 2021 -
Roma  - "Il diritto internazionale prevede protezione per coloro che sono costretti ad abbandonare la propria casa e il proprio Paese in ragione di conflitti, persecuzioni, condizioni climatiche, calamità naturali e carestie". Lo ha ricordato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. Il Capo dello Stato ha ricordato gli oltre 80 milioni di persone in fuga, secondo l’Alto Commissario delle Nazioni Unite che, ad oggi, si trova a proteggere quasi 100 milioni di individui. La Giornata  - ha detto Mattarella - impone una riflessione per rendere effettivo l’esercizio di questa responsabilità internazionale. Storie individuali e di popoli, anche geograficamente vicini, fanno appello al nostro senso di solidarietà, ancorato ad alti doveri morali e giuridici". Per il presidente della Repubblica Italiana "la protezione della vita umana, il salvataggio dei profughi, il sostegno ai sofferenti nelle crisi umanitarie, l’accoglienza dei più vulnerabili, sono impegni cui la Repubblica Italiana, in collaborazione con l’Unione Europea e le organizzazioni internazionali, non si è mai sottratta, anche nei tempi recenti segnati dalla pandemia". Da qui il ringraziamento "sentito" alle donne e agli uomini delle "varie amministrazioni che, con dedizione e spirito di servizio, assicurano quotidianamente l’operatività della protezione internazionale". E poi il ricordo della "generosità con cui privati cittadini, organizzazioni della società civile e istituzioni religiose si prodigano nel nostro Paese per assistere i rifugiati, anche promuovendo esperienze innovative quali i corridoi umanitari, significativo esempio in materia di accoglienza a livello europeo". (Raffaele Iaria)
 

Mattarella: “Grazie a guardia costiera per salvataggio vite umane”

9 Giugno 2021 - Roma - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto  al Quirinale l’ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, capo di stato maggiore della Marina militare, accompagnato da una rappresentanza di appartenenti alla Forza Armata, in occasione del 160/mo anniversario di fondazione. "Vorrei rivolgere - ha detto Mattarella - un saluto e un ringraziamento al Corpo delle Capitanerie di porto, la Guardia costiera, per l’opera preziosa che svolge con grande competenza e generosità per il controllo dei confini, per salvare vite umane, in questi ultimi anni con grande intensità, considerata la grande quantità di persone che dalla disperazione vengono spinte nel Mediterraneo in condizione di grande insicurezza". "Siamo - ha aggiunto - immersi nel mare e questo rende per noi decisivo il compito di assicurare libertà di navigazione, la sicurezza dei mari e delle coste, la salvaguardia delle vite umane in mare: sono esigenze irrinunciabili per il nostro Paese così come lo sono per la comunità internazionale, ma il nostro Paese lo avverte in maniera particolarmente intensa e protagonista".