Tag: Rom e Sinti

Consiglio d’Europa: “raddoppiare gli sforzi per difendere i diritti e la dignità dei rom”

9 Aprile 2024 - Bruxelles - “Raddoppiare gli sforzi per difendere i diritti e la dignità dei rom, promuovere la coesione sociale e costruire società inclusive in cui la diversità sia celebrata e rispettata”: questo chiede Gudrun Mosler-Törnström, relatrice permanente sui diritti umani per il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa nella giornata internazionale dei rom che si è celebrata ieri. Sono proprio gli enti locali e regionali a svolgere “un ruolo cruciale” nell’affrontare le sfide con cui questa fetta della popolazione si trova confrontata: discriminazione, emarginazione e disparità socioeconomiche. Perché gli enti locali possono “favorire ambienti inclusivi e promuovere la piena integrazione delle comunità rom nelle società locali”. “La discriminazione subita dai rom e dai viaggianti in Europa e la portata delle violazioni dei diritti umani che subiscono sono scioccanti e richiedono un’azione ferma”, aveva affermato alla vigilia della giornata il neo-commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Michael O’Flaherty, entrato in carica il 1° aprile scorso. Sono circa 10-12 milioni i rom e nomadi che vivono in Europa, vittime di un “diffuso antiziganismo” che ha radici in secoli di violenza, stigmatizzazione e disuguaglianza. O’Flaherty aveva denunciato, ad esempio, che “i rom in fuga dalla guerra della Russia contro l’Ucraina sono stati discriminati nel tentativo di accedere a rifugi e altre forme di assistenza”. C’è molto da fare, aveva aggiunto O’Flaherty: “Utilizzerò al massimo il mio mandato per sostenere i rom nel rivendicare e godere dei diritti umani”.

Rom e sinti: l’azione incisiva della Migrantes di Reggio Calabria-Bova

8 Aprile 2024 - Reggio Calabria - In Italia la presenza delle minoranze Rom, Sinti e Camminanti ha origini ben radicate e, in Europa, la loro storia è segnata da tentativi di rispetto e di valorizzazione della loro cultura, ma anche da esperienze di esclusione e di repressione. Il Consiglio d’Europa stima che nel Vecchio Continente vivano tra i 10 e i 12 milioni di Rom, di cui circa 6 milioni nella sola Unione Europea. In base alle stime ufficiali,  in Italia i Rom residenti sarebbero circa 150.000, di cui metà cittadini italiani e metà cittadini dell’area europea. Abitano per lo più le periferie delle città, dedicandosi all’artigianato, allo spettacolo viaggiante e al piccolo commercio, ma tentando anche qualche forma di integrazione. In Calabria la presenza dei Rom è attestata a partire dalla fine del 1300. All’epoca erano seminomadi e si spostavano sul territorio offrendo servizi itineranti ai contadini. A reggio Calabria  gruppi consistenti di Rom sono arrivati intorno alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso. Oggi sono tutti cittadini italiani che, a causa della crisi del mondo rurale e dello sviluppo dell’urbanizzazione, sono stati costretti a sedentarizzarsi, con programmi abitativi sia di equa dislocazione sul territorio e nei condomini insieme ai non- Rom, sia di concentramento. L’azione della Chiesa reggina, in particolare attraverso il Centro “Migrantes”, la Caritas, alcuni Istituti religiosi e movimenti ecclesiali, ha cercato sempre di muoversi nella direzione della promozione dei diritti fondamentali della persona e della costruzione di percorsi condivisi con le istituzioni (comune, scuole, ospedali...) per una sinergia di orientamenti e di prassi. Motivo ispiratore è il Vangelo, che in epoca moderna i Papi hanno richiamato e attualizzato con particolare sollecitudine pastorale. Ad esempio, il 26 settembre 1965, Paolo VI si recò a visitare il campo di Pomezia, accompagnato da alcuni Padri Conciliari, e disse: «Voi nella Chiesa non siete ai margini, ma, sotto certi aspetti, voi siete al centro, voi siete nel cuore. Voi siete nel cuore della Chiesa, [che] ama i poveri, i sofferenti, i piccoli, i diseredati, gli abbandonati». E così segnò una tappa importante nella pastorale della Chiesa per le minoranze zigane e rese loro manifesta la sollecitudine della Chiesa, nel cui seno non ci devono essere ineguaglianze riguardo all’etnia, alla nazione o alla condizione sociale. Poi, Papa Giovanni Paolo II, il 12 marzo 2000, con un gesto intensamente evangelico di coraggio e di umiltà, chiese perdono per le colpe commesse in passato dalla Chiesa nei confronti di tutte le minoranze gitane. Tre anni prima, il 7 maggio 1997, aveva elevato alla gloria degli altari un martire gitano, lo spagnolo Ceferino Giménez Malla. L’undici giugno 2011, Benedetto XVI ricevette i rappresentanti di diverse etnie Rom e disse: «La vostra storia è complessa e, in alcuni periodi, dolorosa. (…) Mai più il vostro popolo sia oggetto di vessazioni, di rifiuto e di disprezzo! Da parte vostra, ricercate sempre la giustizia, la legalità, la riconciliazione e sforzatevi di non essere mai causa della sofferenza altrui!». Infine, il 26 ottobre 2015, ricevendo in Udienza oltre cinquemila rappresentanti Rom, Sinti e Camminanti, Papa Francesco ha ribadito la prospettiva pastorale della Chiesa con queste parole: «Vorrei che anche per il vostro popolo si desse inizio a una nuova storia. Che si volti pagina! È arrivato il tempo di sradicare pregiudizi secolari, preconcetti e reciproche diffidenze che spesso sono alla base della discriminazione, del razzismo e della xenofobia». L’annuale Giornata internazionale di Rom, Sinti e Camminanti dovrebbe provocare una riflessione, indirizzare nuove iniziative, mettere a fuoco la dimensione integrale della persona. Quindi, non solo l’attenzione alla questione sociale, sanitaria, occupazionale e abitativa, ma anche alla dimensione spirituale e al patrimonio di fede e di cultura di queste minoranze (p. Gabriele Bentoglio - Direttore Centro diocesano Migrantes Reggio Calabria-Bova)

Rom e sinti: si celebra oggi la Giornata internazionale

8 Aprile 2024 - Roma - Si celebra oggi, 8 aprile,  la 54esima Giornata internazionale dei rom, sinti e caminanti, istituita in ricordo dell’8 aprile del 1971, quando a Londra si riunì il primo Congresso Internazionale delle popolazioni rom. E' una giornata di riflessione per guardare con occhi diversi e conoscere meglio questo popolo ancora molto discriminato. Nel mondo oggi sono circa 37 milioni i rom, sinti e caminanti. La maggioranza vive in Europa. Sul tema della Giornata e sull'importanza della conoscenza di questo popolo si è soffermato oggi, nell'edizione delle 12 di Tv2000 il direttore Generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo.

Rom e Viaggianti: Ambasciatori dell’istruzione inclusiva riuniti a Strasburgo

31 Marzo 2023 - Strasburgo - Undici “Ambasciatori dell'Istruzione inclusiva", provenienti da Albania, Bulgaria, Repubblica ceca, Ungheria, Portogallo, Romania, Repubblica slovacca e Regno Unito, si soino riuniti nei giorni scorsi per la prima volta per parlare di come promuovere un’istruzione inclusiva di qualità per i Rom e i Viaggianti nei loro rispettivi paesi nei prossimi mesi. Gli Ambasciatori, tra cui figurano attivisti per i diritti umani rom e non rom, ex studenti di scuole segregate e speciali, insegnati, dirigenti scolastici e giornalisti, hanno condiviso storie motivanti sull’istruzione inclusiva per il comune obiettivo di promuovere un’istruzione inclusiva di qualità per tutti i minori. La riunione che si è svolta a Strasburgo è stata l'occasione per aiutare a elaborare e a realizzare attività di comunicazione sul valore e sul vantaggio dell’istruzione inclusiva e della desegregazione scolastica. Gli Ambasciatori sosterranno inoltre gli insegnanti e le autorità scolastiche pertinenti al fine di migliorare i processi di apprendimento e governance per rispondere alle esigenze di tutti i minori, indipendentemente dalle loro differenze socio-economiche, etniche, linguistiche e di altra natura. Questo progetto è condotto nel quadro del Progetto congiunto dell’Unione europea e del Consiglio d’Europa, Scuole inclusive: fare la differenza per i bambini rom.

Rom e sinti: online il sito del Comitato Cattolico Internazionale per gli Zingari

21 Febbraio 2023 - Roma - Un sito per il Comitato Cattolico Internazionale per gli Zingari (CCIT). Da qualche giorno, infatti, è attivo il sito www.ccitsiganes.org, organismo che raduna persone, Rom, Sinti, Camminanti e gadje, sacerdoti, religiosi, laici, di ogni cultura, lingua, religione, ideologia, che sono impegnati o che desiderano impegnarsi insieme, in un comune cammino umano ed evangelico a partire dalla vita degli zingari. Il sito è emanazione della rivista Nevi Yag che inizia la sua pubblicazione sul digitale e smette quella cartacea. “È stata una decisione frutto di un paziente scambio, di vari confronti”, tra i membri dell’equipe di Nevi Yag, ma anche con i partecipanti del CCIT. È stata anche “una scelta sofferta e un po' difficile, memori soprattutto del cammino di Nevi Yag, i suoi inizi e di come pian piano la rivista si è sviluppata, anche grazie ai suoi fondatori, che l’hanno sempre desiderata come un legame tra il cammino del CCIT e questo ‘mondo di mondi’, che sono le vite dei Sinti e Rom. Quindi una rivista sempre con le orecchie aperte, capace di raccontare lo Spirito che anima il CCIT e capace di dialogare con un mondo sempre in cambiamento, nel bene e nel male”. Sul sito è possibile anche leggere, in pdf, l’ultimo numero della rivista “Nevi Yag”.

Consiglio d’Europa: In Italia “non è stato adottato alcun quadro legislativo nazionale specifico per la protezione di Rom e Sinti”

14 Febbraio 2023 - Bruxelles - Il Consiglio d’Europa richiama l’Italia sulla tutela delle minoranze linguistiche “numericamente inferiori”. “Non è stato adottato alcun quadro legislativo nazionale specifico per la protezione di Rom e Sinti. L’Italia dovrebbe adottare tutte le misure necessarie”. È quanto emerge dal parere pubblicato dal Comitato consultivo sulla Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali del Consiglio d’Europa. In Italia, “il ritratto negativo di Rom e Sinti rimane diffuso nella percezione generale, anche sui social media”. I diritti delle minoranze sono protetti e attuati in modo molto asimmetrico: la tutela delle minoranze linguistiche storiche “è ulteriormente rafforzata” in Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia e il Trentino-Alto Adige. Anche “l’insegnamento nelle e delle lingue minoritarie è asimmetrico” nel Paese. “Occorre compiere degli sforzi per assicurare accesso continuo, nelle aree rurali o di montagna, all’insegnamento nelle lingue minoritarie”, si ribadisce. Inoltre, si invitano le autorità a “migliorare l’efficienza del meccanismo per il sostegno delle lingue e delle culture minoritarie attraverso, tra l’altro, l’adattamento della legislazione alle priorità delle minoranze linguistiche, comprese quelle numericamente inferiori, e la semplificazione delle procedure di concessione per accedere ai finanziamenti, rendendoli più sostenibili”. Infine, il parere chiede di prevedere i programmi Rai anche nelle lingue minoritarie e la rappresentanza delle comunità linguistiche negli organi di monitoraggio dei media.      

Card. Zuppi: “contrastare ogni forma di razzismo, antisemitismo e discriminazione”

27 Gennaio 2023 - Roma - La Giornata della memoria è “un appuntamento che impone a tutti non solo di ricordare la brutalità compiuta, ma di contrastare ogni forma di razzismo, antisemitismo e discriminazione” che “sono semi insidiosi, che riappaiono in maniera inquietante, che si nutrono di indifferenza e ignoranza, giustificano atteggiamenti e parole, sempre pericolose, come ad esempio il razzismo digitale”. Lo dichiara il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, in occasione della Giornata della memoria. Per il cardinale, la ricorrenza del 27 gennaio “onora la memoria di quelle vittime, ci aiuta a capire il nostro passato (perché sono nostri fratelli e sorelle), a raccoglierne la dolorosa eredità consegnata perché ci rendiamo conto e non accada più”: “Non si deve trasmettere soltanto un’informazione ma occorre toccare il cuore. In un momento così difficile, pieno di inquietanti semi di violenza, confrontandoci con la terribile logica della guerra frutto sempre della crescita di inimicizia e disprezzo della vita, la memoria delle vittime deve imporci un nuovo impegno per costruire un mondo di pace”. Citando Etty Hillesum, il card. Zuppi conclude: “Fratelli tutti, la grande visione riproposta da Papa Francesco, è possibile a tutti e necessaria per tutti, consapevoli che non può essere solo un auspicio ma un impegno”.
(Foto Siciliani - Gennari/SIR)

Rom e Sinti: a Torino una mostra su genocidio dimenticato

19 Gennaio 2023 - Torino - Dal 23 gennaio (inaugurazione alle 18) al 3  febbraio presso il «beeozanam community hub» di via Foligno 14 a Torino sarà allestita la mostra fotografica «Parrajmos (divoramento) sul tema «Rom e Sinti il genocidio dimenticato». Ingresso libero dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18. Per informazioni e prenotazioni visite guidate: 348.8257600.

Trieste: posta la prima pietra di inciampo a un rom e sinto in Italia

19 Gennaio 2023 - Trieste - Ieri a Trieste, in piazza della Libertà, è stata posta la prima pietra di inciampo a un rom e sinto in Italia. È un fatto storico che si deve all’alleanza e alla collaborazione tra l’associazionismo dei giovani rom e giovani ebrei (UCRI Unione Comunità Romanès in Italia UGEI), dice Stefano Pasta in un post. La posa è avvenuta nel luogo in cui Romano Held suonava; oltre al rabbino di Trieste Alexander Meloni e a Gunter Denmig (l’artista inventore delle pietre di inciampo), i protagonisti sono stati i parenti  e discendenti di Romano, oltre a diversi rappresentanti delle comunità rom e sinti. Romano Held era nato a San Pier d’Isonzo, il 21 gennaio 1927, da Alberto Held, un sinto italiano, e Maria Hudorovic, una romnì istriana. Gli Held sono una famiglia di musicisti che ha vissuto nella zona di Trieste fino a quando, negli anni Quaranta e in particolare dopo l’armistizio, si spostano sui monti sopra a Udine, nella zona di Fagagna, per sfuggire ai nazisti. Il 1 maggio 1944, Romano fu arrestato mentre si stava muovendo con la propria carovana, all’età di soli 17 anni, grazie alla delazione di un collaborazionista fascista. Come si legge nei documenti che con Luca Bravi "abbiamo ritrovato all’Archivio di Stato di Udine, in quanto ‘girovago’ - scrive Pasta -  venne immediatamente condotto al carcere di Udine fino al 31 maggio 1944. Romano Held risulta sulla lista dei presenti sul convoglio partito da Trieste, il 31 maggio 1944, con destinazione Dachau (fermate intermedie a Udine e Gorizia)". Giunto al lager il 2 giugno 1944, registrato con la matricola 69525. Viene liberato dall’armata americana a Dachau nell’aprile del 1945. Tornato in Italia, a Trieste Romano riprende l’attività familiare di musicista nelle principali piazze della città, tra cui piazza della Libertà. Anche a causa delle pessime condizioni di salute patite nel lager, morì a Trieste nel 1948, a soli 21 anni. La posa della prima pietra di inciampo d’Italia a un rom e sinto è l’esito di "un percorso biennale. Sono molto contento di aver partecipato alle ricerche e al cammino per restituire una parte di memoria dimenticata, insieme a Luca Bravi, Simone Santoro, Gennaro Spinelli, Bernadette Fraioli".

Rom e sinti: venerdì a Napoli l’evento “LabRom”

9 Novembre 2022 - Napoli - Associazione 21 luglio, in partenariato con la Diocesi di Napoli e Comitato Campano Con i Rom, e con il patrocinio del Comune di Napoli, organizza l’evento “LabRom. Laboratori sulla questione rom in Italia”. LabRom, evento che si replica su scala nazionale in altre città metropolitane italiane, rappresenta uno spazio all’interno del quale amministrazioni pubblici e organizzazioni hanno la possibilità di far emergere bisogni, illustrare “buone pratiche”, confrontarsi sulle problematiche legate alla presenza di comunità rom in emergenza abitativa. All’evento parteciperanno, tra gli altri: il Vice-Sindaco e Assessore all’Urbanistica del Comune di Napoli Laura Lieto, l’Assessore al Welfare del Comune di Napoli Luca Trapanese, il referente sulla questione rom dell’Ufficio Nazionale Anti Discriminazioni Razziali presso la Presidenza del Consiglio di Ministri, Roberto Bortone, il rappresentante di Associazione 21 luglio Carlo Stasolla, il rappresentante del Comitato Campano Con i Rom padre Alex Zanotelli. L'evento si terrà venerdì 11 novembre alle ore 9,00 presso la Chiesa Santa Maria della Speranza dei Padri Gesuiti  a Napoli (Via Arcangelo Ghisleri 5).