4 Luglio 2023 - Roma - Il tema della cittadinanza e il costruire il lavoro insieme sono stati al centro della seconda parte della prima giornata del Corso di pastorale migratoria promosso a Roma dalla Fondazione Migrantes. Sul tema della cittadinanza Sonny Olumati, vice presidente di “Italiani senza cittadinanza” ha parlato della richiesta che avanzano ragazzi, figli di migranti che, pur nati e cresciuti in Italia non hanno diritto alla cittadinanza. Olumati racconta del suo impegno di attivista e “creativo” per costruire una società più inclusiva, per superare il controsenso di essere italiani ma non essere riconosciuti tali dalla legge. In Italia i minori di seconda generazione sono 1 milione e 300 mila, il 13% di tutta la popolazione dagli 0 ai 17 anni. Un intervento, quello di Olumati, che riflette su come ci si concentri ancora sul colore della pelle quando l'appartenenza passa da altri elementi quali il linguaggio, la cultura e l’educazione. Il costruire il lavoro insieme è stato al centro dell’intervento di Marco Ruopoli e Dullal Ghosh della cooperativa Sophia. Ruopoli ha raccontato come la sua esperienza, partita da un percorso spirituale guidato in una parrocchia di Roma da don Alessandro di Medio, abbia fatto nascere in lui il desiderio di scoprire la sua vocazione a partire dalla realizzazione di una impresa. Nel discernimento, scopre che “la voce di Dio è la gioia” e realizzando piccoli passi nel mondo del lavoro si rende conto che “lavorare insieme ai migranti gli dà gioia”. In quell’anno, 2013, incontra Dullal Ghosh, che racconta ai corsisti la sua storia: vende fazzoletti e accendini ad un semaforo di via Cristoforo Colombo a Roma. Lì incontra Marco. Comincia così la loro avventura fatta di dialogo, creatività e fiducia che ha portato Dullal a diventare socio della Cooperativa Sophia e protagonista del progetto Educare Senza Confini che ha formato sul tema della migrazione nelle scuole circa 12.000 studenti.
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Reggio Emilia-Guastalla: il vescovo alla festa della comunità cattolica Tamil
7 Giugno 2023 - Reggio Emilia - Nei giorni scorsi l’arcivescovo di Reggio Emilia-Guastalla, mons. Giacomo Morandi, ha incontrato la comunità cattolica reggiana Tamil dello Sri Lanka. Nella chiesa parrocchiale cittadina di Santo Stefano ha presieduto la messa; hanno concelebrato don Claryan Fernando, parroco della comunità Tamil; don Luca Grassi, parroco dei Santi Agostino, Stefano e Teresa; padre Sakayadhas, della comunità servita della Ghiara con la partecipazione dei diaconi Raffaele Caruso e Francesco Braghiroli, direttore dell’Ufficio pastorale Migrantes. La folta comunità reggiana srilankese, riferisce la diocesi, è dedicata a Maria invocata sotto il titolo di “Madre Velankanni”, particolarmente venerata in un santuario indiano. Domenica è stata incoronata una statua raffigurante la Vergine e portata dall’Oriente. Mons. Morandi ha introdotto la liturgia eucaristica con l’accensione di un lume, gesto compiuto poi dai componenti del comitato. Secondo la tradizione dello Sri Lanka la luce è icona di gioia, prosperità, nascita e vita; per questo è usanza aprire tutte le cerimonie accendendo un lume.
Mci Zurigo: da domani la visita di mons. Felicolo per la festa della Missione
2 Giugno 2023 - Zurigo – “Giovani e famiglie”. La sfida della migrazione”. Questo il tema di una relazione che mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes, terrà domani sera presso la Missione Cattolica di Lingua Italiana di Zurigo. L’iniziativa si colloca all’interno della Festa della Missione che si concluderà il prossimo 17 giugno. Mons. Felicolo incontrerà la comunità italiana che vive nel territorio della città di Zurigo e i rappresentanti e i gruppi della parrocchia dedicata a San Giovanni Bosco. Qui – ci dice il parroco don Fulvio Gamba, vivono circa 14mila italiani. La visita di mons. Felicolo si concluderà domenica alle 11 con la celebrazione della santa Messa nella chiesa della Missione Cattolica Italiana animata dalla corale musicale Santa Cecilia. La visita di mons. Felicolo in Svizzera proseguirà poi a Basilea dove parteciperà alla seconda edizione dell’Italian & Swiss Summer Festival. La Missione Cattolica di Lingua Italiana di Zurigo nasce alla fine del diciannovesimo secolo quando i salesiani decisero di inviare alcuni sacerdoti per seguire pastoralmente gli italiani che arrivavano in quegli anni in Svizzera. Il nucleo originario delle strutture pastorali e ricreative non risulta più presente, in quanto periodicamente vennero effettuati lavori di demolizione e di trasformazione. Gli edifici attuali risalgono al 1952, la Chiesa e agli anni ’80 del ventesimo secolo la Missione. (Raffaele Iaria)
Migrantes Vicenza: domenica 11 giugno Festa dei Popoli
1 Giugno 2023 - Vicenza - Domenica 11 giugno festa dei Popli nella diocesi di Vicenza. Tema della festa, che si svolgerà a Bassano, sarà "Scalabrini padre dei migranti". Al centro della riflessione anche il tema dei diritti come evidenziato da papa Francesco nel suo messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato con l'attenzione al diritto a partire ma anche al diritto a restare.
Il programma della Festa prevede alle 10.30 la messa animata dalle comunità migranti, il pranzo comunitario e alle 14 musica, presentazioni e giochi vari.
L'evento che coinvolge anche le comunità parrocchiali del bassanese, è promosso dall'Ufficio Migrantes della Diocesi di Vicenza, dal Centro Pastorale Scalabrini di Bassano, dai Laici Scalabriniani e dalle Comunità etniche del bassanese.
Mci Germania: da domani il meeting dei giovani a Friburgo
1 Giugno 2023 - Friburgo - “Nessuno disprezzi la tua giovinezza, ma fatti esempio ai credenti con la parola, il comportamento, l’amore”. Questo versetto tratto dalla Lettera di San Paolo a Timoteo sarà il tema del meeting dei giovani delle Missioni cattoliche Italiane in Germania che si svolgerà dal 2 al 4 giugno a Friburgo. La città scelta – ha spiegato uno dei organizzatori, Salvatore Milone, è sede nuovamente – dopo la chiusura degli anni scorsi - di una comunità cattolica italiana. Quindi “ripartire da questa città è stata una scelta condivisa dalla commissione organizzatrice per dare un segnale forte di ripartenza, di riscatto, cominciare un ciclo di rilancio sia della comunità locale sia per ragazzi, dopo il periodo della pandemia”. Le giornate saranno alternate da momenti di giochi, attività ricreative fra cui una visita culturale alla città di Friburgo, a momenti di catechesi e adorazione eucaristica. Obiettivo del meeting è quello di dare l’opportunità ai giovani di “conoscersi tra di loro, esprimersi e formare un gruppo da portare avanti nel tempo. Ed è anche un’occasione da parte nostra di ascolto e dialogo con le nuove generazioni”, spiega Milone. (R.Iaria)
Certini: l’esperienza di accoglienza e di integrazione vissute nelle comunità ecclesiali potranno esercitare una forza straordinaria di pressione culturale e politica
1 Giugno 2023 - Roma – “Oggi, di fronte alla crescita delle povertà di ogni genere, di fronte al folle aumento della produzione bellica, alle migliaia di migranti in fuga che perdono la vita nel nostro mare, occorre riscoprire il ruolo politico delle città, come declinato da Giorgio La Pira, il quale considerava la città come una grande casa e una grande famiglia”. Lo ha detto ieri Maurizio Certini, Consigliere del Centro Internazionale Studenti “Giorgio La Pira” di Firenze, intervenendo sul tema “Come costruire una cultura dell’accoglienza alla luce della Scrittura” all’incontro dei coordinatori etnici nazionali promosso dalla Fondazione Migrantes. Oggi, per Certini, legare la parola “accoglienza” alla parola “cittadinanza”, come ci propone Papa Francesco “ci richiama alla necessità di una politica-compito il cui compito strutturale è quello di favorire le condizioni per lo sviluppo di buone relezioni tra le persone e la costruzione del bene comune”. La cultura dell'accoglienza “apre alla cittadinanza, rispetta le identità: ha un benefico effetto politico ma anche ecclesiale; un effetto vasto, concreto, che guarda al futuro e può incidere sulle strutture della società, dandole qualità e umanizzandole”. Certini si è detto convinto che “l'esperienza di accoglienza e di reale integrazione vissute nelle comunità ecclesiali in questi anni potranno esercitare, man mano, una forza straordinaria di pressione culturale e politica sia a livello nazionale che internazionale”. Ad introdurre l’incontro il direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo.
Mci Germania: a Pentecoste il pellegrinaggio a Zwiefalten
31 Maggio 2023 - Zwiefalten - Sono stati migliaia gli italiani che, in occasione della Pentecoste e del lunedì di Pfingsten, hanno partecipato al pellegrinaggio delle comunità italiane in Germania, al santuario della Madonna di Zwiefalten, nella diocesi di Baden-Wurtemberg.
Il pellegrinaggio ha visto la partecipazione del direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo e del Delegato nazionale delle Missioni Cattoliche italiane in Germania e Scandinavia, don Gregorio Milone.
E’ stata l’occasione per il direttore Migrantes di incontrare e conoscere, in questo viaggio, le comunità italiane. Il clima durante la celebrazione, con canti solenni, si è arricchito successivamente con momenti di festa in cui il calore dei nostri connazionali si è sentito fortemente. Come fortemente sono sentite, tra gli italiani che vivono in Germania e in tanti altri Paesi del Mondo, le tradizioni italiane. “E’ stata una grande testimonianza di fede e di cultura – ha detto mons. Felicolo: “ho visto tanta gente in preghiera ma anche con tanta voglia di stare insieme, in festa". (Raffaele Iaria)
Srilankesi in Italia: la festa di Nostra Signora di Madhu a Roma con il card. Ranjith
31 Maggio 2023 - Roma - E' stato il card. card. Malcom Ranjith, arcivescovo di Colombo, a presiedere, domenica scorsa, l'annuale festa della comunità cattolica dello Sri Lanka che vive a Roma. La celebrazione in occasione della festa parrocchiale di Nostra Signora di Madhu presso la parrocchia di Santa Maria dei Pellegrini all’Infernetto. Conil porporato ha concelebrato mons. Neville Joe Perera, Coordinatore Nazionale Migrantes per gli immigrati cattolici dello Sri Lanka in Italia e altri 10 sacerdoti srilankesi che vivono e studiano in vari atenei pontifici di Roma.
Durante la celebrazione alcuni ragazzi hanno ricevuto per la prima volta la Santa Comunione e altri hanno ricevuto il sacramento della Cresima. Durante l’omelia il porporato ha invitato i cresimandi a diventare cooperatori della missione che il Signore gli affida con l’esperienza della Pentecoste: “Se non lasciate agire lo Spirito Santo in voi, questo rito diventa un rito vuoto. I doni dello Spirito Santo vi aiuteranno a fare le giuste scelte nella vita” ha detto. E rivolgendosi ai bambi che hanno ricevuto la Prima Comunione: “ricevete oggi il Signore che vi dà forza e coraggio ed iniziate oggi un nuovo cammino”. Mons. Neville ha ringraziato l’arcivescovo di Colombo per la sua presenza e don Isira Jayasuriya, vice cappellano della comunità Srilankese di Roma che con i volontari ha organizzato la festa di Nostra Signora di Madhu.
Migrantes Salerno: Flores de Mayo, la devozione della comunità cattolica filippina
30 Maggio 2023 - Salerno - Abiti stupendi, bouquet floreali, coroncine in testa: per il centro di Salerno, domenica pomeriggio, hanno camminato in processione le donne e gli uomini della comunità cattolica filippina per la chiusura della festività di Flores de Mayo, una celebrazione in onore della Beata Vergine Maria. Alle 16,30 nella chiesa del Sacro Cuore è stata celebrata da padre Gabriele, francescano minore conventuale filippino, la SS. Messa in tagalog e filippino. Alla celebrazione eucaristica hanno partecipato i tanti bambini, ragazzi, giovani ed adulti della comunità cattolica filippina in preparazione alla successiva processione de Flores De Mayo. Al termine la comunità ha pregato la Vergine Maria nella Chiesa del Crocifisso innalzando alla Vergine preghiere e canti in Suo onore in lingua tagalog ed in italiano. Infine questo momento di comunità è terminato con l'assaggio di cibi filippini preparati dalle sapienti madri per tutta la comunità. Nelle Filippine questa è una festa per tutto il mese di maggio fino all’ ultimo giorno che culmina nella Santacruzan, la processione in onore di Elena di Costantinopoli e del figlio Costantino il Grande a cui si attribuisce il ritrovamento dei resti della croce di Gesù. (Migrantes Salerno-Campagna-Salerno)
Migrantes: il 31 maggio l’incontro con i coordinatori etnici in Italia
29 Maggio 2023 - Roma - “Come costruire una cultura dell’accoglienza alla luce della scrittura”. Questo il tema dell’incontro con i coordinatori etnici nazionali promosso dalla Fondazione Migrantes che si terrà il prossimo 31 maggio a Roma.
La relazione centrale è affidata a Maurizio Certini del Centro La Pira di Firenze. I lavori saranno introdotti dal direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo.
Seguirà la riflessione e il confronto tra il relatore e i coordinatori.(R.I.)
Latinoamericani a Torino: sempre devoti a Maria
3 Febbraio 2022 - Torino - Nella chiesa un tempo delle Suore Sacramentine la comunità latinoamericana condivide la vita di fede guidata a tempo pieno da padre Noè. Le porte della chiesa dell’Immacolata Concezione di via Nizza 47 sono aperte tutti i pomeriggi: potrebbe essere una chiesa tra tante, ma entrando ci si rende conto di muoversi in un luogo «insolito». Un gruppetto di anziane signore sta recitando il rosario, in italiano, mentre negli altari laterali statue di madonne in colorati mantelli accompagnati da stendardi scritti in spagnolo hanno un inequivocabile sapore esotico. A completare un quadro sull’altar maggiore troneggia il Santissimo Sacramento, centro di tutta l’architettura.
Sembrano elementi scollegati, ma qui sono in realtà la sintesi tra culture, storie e luoghi diversi. La storia è quella di questa chiesa, un tempo dell’Istituto delle suore Sacramentine: le religiose hanno lasciato Torino e venduto la struttura, ma la devozione per il Sacramento è rimasta. Oggi la chiesa è la casa della comunità latinoamericana torinese, ma non ci sono solo celebrazioni in spagnolo: la chiesa è rimasta il punto di
riferimento anche per i fedeli che erano legati alle Sacramentine che si trovano ogni sera per l’adorazione, il rosario e la Messa.
Padre Noé Antonio Romero Coreas, Missionario della Consolata salvadoregno è la guida di questo puzzle colorato: «Ogni domenica celebriamo la Messa in spagnolo e la chiesa è piena di tutta l’America latina: la nazionalità più numerosa è Peruviana, ma ci sono anche molti boliviani, ecuadoregni, colombiani e un po’ da tutto il Sudamerica. Non mancano anche alcuni italiani affezionati alle nostre celebrazioni vivaci!». Caratteristica dei fedeli latinoamericani è la forte devozione per i santi e la Madonna, venerata sotto molti nomi: per ogni santo c’è un gruppo di devoti rappresentato da uno stendardo colorato e a turno ogni gruppo anima la celebrazione. Alcuni gruppi si trovano anche in altre zone della città, sempre accompagnati da padre Noè.
La cappellania è punto di riferimento per tutti i fedeli di lingua spagnola a Torino, ma il cappellano è molto attento perché i fedeli siano inseriti a pieno nella vita della Chiesa territoriale: «C’è sempre il rischio che le cappellanie diventino una Chiesa parallela: per questo ho deciso di non celebrare i sacramenti a parte il Battesimo. Invito tutti ad andare per il catechismo nelle parrocchie italiane. È vero che la fede è molto legata alla cultura: ma piano piano bisogna prendere coscienza del fatto che Gesù non appartiene alla cultura». Momenti importanti della vita della cappellania sono i festeggiamenti nel giorno dell’indipendenza di ciascun Paese rappresentato nella comunità: sono occasioni di festa e colori. «Putroppo oltre alla chiesa non abbiamo molti locali per fare incontri, ma ci accontentiamo di questo spazio che è sempre pieno di vita». (Simone Garbero)
Simone
Direttorio per la Catechesi: Chiese particolari devono essere coinvolte nella pastorale migratoria
25 Giugno 2020 - Roma - Il fenomeno migratorio è “un fenomeno mondiale; interessa milioni di persone e di famiglie, coinvolte in migrazioni interne ai singoli paesi, in genere nella forma dell’inurbamento, oppure nel passaggio, a volte pericoloso, a nuove nazioni e continenti”. Lo si legge nel Direttorio per la Catechesi presentato oggi nella Sala Stampa della Santa Sede nel quale si sottolinea che tutte le Chiese particolari sono coinvolte nella pastorale migratoria, “in quanto appartenenti a paesi di origine, di transito o di destinazione dei migranti”. Tra le cause delle migrazioni, spiega il Direttorio, vanno ricordate i conflitti bellici, la violenza, la persecuzione, la violazione delle libertà e della dignità della persona, l’impoverimento, i cambiamenti climatici e la mobilità dei lavoratori causata dalla globalizzazione. “In non pochi casi, il processo migratorio – si legge nel Direttorio - comporta non solo gravi problemi umanitari, ma spesso anche l’abbandono della pratica religiosa e la crisi delle convinzioni di fede”. La Chiesa “accoglie i migranti e i profughi, condividendo con loro il dono della fede”. La Chiesa è “coinvolta in strutture di solidarietà e accoglienza, e si preoccupa anche in questi contesti di testimoniare il Vangelo”, sottolinea del documento. La catechesi “con i migranti nel tempo della prima accoglienza ha il compito di sostenere la fiducia nella vicinanza e nella provvidenza del Padre, in modo che le angosce e le speranze di chi si mette in cammino siano illuminate dalla fede. Nella catechesi con le comunità di accoglienza si presti attenzione a motivare al dovere della solidarietà e a combattere i pregiudizi negativi”. Il Direttorio evidenzia che può essere “fruttuoso far conoscere alla comunità cattolica locale alcune forme caratteristiche della fede, della liturgia e della devozione dei migranti, da cui può nascere un’esperienza della cattolicità della Chiesa”. Laddove possibile, l’offerta di “una catechesi che tenga conto dei modi di comprendere e praticare la fede tipici dei paesi di origine costituisce un prezioso sostegno alla vita cristiana dei migranti, soprattutto per la prima generazione. Grande importanza riveste l’uso della lingua materna perché è la prima forma di espressione della propria identità. La Chiesa ha per i migranti una pastorale specifica, che tiene conto della loro tipicità culturale e religiosa. Sarebbe ingiusto aggiungere ai tanti sradicamenti che essi hanno già vissuto, anche la perdita dei loro riti e della loro identità religiosa. Inoltre, i migranti cristiani vivendo la loro fede diventano annunciatori del Vangelo nei paesi d’accoglienza, arricchendo in questo modo il tessuto spirituale della Chiesa locale e rafforzando la sua missione con la propria tradizione culturale e religiosa”. Per assicurare la cura pastorale nell’ambito catechistico più corrispondente ai bisogni specifici dei migranti, spesso appartenenti alle diverse Chiese sui iuris con la loro propria tradizione teologica, liturgica e spirituale, sono “indispensabili il dialogo e la collaborazione più stretta possibile tra Chiesa di provenienza e Chiesa di accoglienza. Questa collaborazione permette di ricevere il materiale catechistico nella tradizione e nella lingua materna e aiuta nella preparazione di catechisti adeguati al compito di accompagnare i migranti nel cammino di fede”
Anche agli emigrati va assicurata “la possibilità di mantenere la fede vissuta nel paese di origine”, con una catechesi che “va organizzata e gestita in pieno accordo con il vescovo del luogo, in modo che si sviluppi in armonia con il cammino della Chiesa particolare e sappia coniugare rispetto dell’identità e impegno all’integrazione”. Il Direttorio invita infine a pensare anche ad una catechesi con “le persone marginali”, come “i profughi, i nomadi, i senza fissa dimora, i malati cronici, i tossicodipendenti, i carcerati, le schiave della prostituzione”.
R.Iaria