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Migrantes: ieri a Londra la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo alla presenza di mons. Felicolo

21 Marzo 2024 - Londra - "Londra continua ad essere una città centrale per gli italiani. Oggi abbiamo un numero di iscritti AIRE in crescita costante: siamo passati nell’arco di un anno da 365 mila a 383 mila iscritti, solo nella nostra circoscrizione”. Lo ha detto il console generale d’ Italia a Londra Domenico Bellantone, nel corso della presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo 2023 nella sede del Consolato.  Il RIM è tornato nella capitale britannica ieri, 20 marzo, per la prima volta dopo dieci anni, alla presenza del nunzio apostolico in Gran Bretagna Mons. Miguel Maury Buendía e del direttore generale della Fondazione Migrantes mons. Pierpaolo Felicolo: “La nostra missione - ha sottolineato Mons. Felicolo - è farci prossimi, esserci accanto, tessere relazioni. Specie quando, grazie ai dati scientifici, l’Italia scopre che la realtà dell’emigrazione è maggiore di quella dell’immigrazione”. Londra, è emerso nel corso dell’incontro, continua ad essere la prima città italiana fuori dall’Italia, con un ritmo di iscrizioni AIRE di circa 200 al giorno. “Questa città’ e’ un laboratorio essenziale per lo studio dell’Italia di oggi - ha spiegato la coordinatrice del RIM Delfina Licata, che si occupa del Rapporto da diciotto anni: “Se prima della pandemia il termine chiave era meritocrazia, grazie alle possibilità di lavoro e sviluppo personale offerte dal Regno Unito, adesso la parola magica è genitorialità: gli italiani che lasciano la propria casa verso Londra vogliono diventare genitori”. Anche se parte del loro progetto di vita è tornare in Italia. Ecco perché il tema del RIM 2023 è stato quello del Ritorno (i rientri in patria sono stati 6.500). Riuscirà l’Italia a rendersi accogliente per coloro che ritornano?  Al “Turismo delle Radici”, il piano rivolto alle seconde e terze generazioni di Italiani all’estero che visitano il Belpaese, si è incentrato l’intervento del senatore Raffaele Fantetti, coordinatore dell’incontro londinese. D’accordo anche il presidente del Comites Alessandro Gaglione, che ha testimoniato a Londra la presenza  crescente di italiani con doppia cittadinanza, provenienti da Bangladesh, Pakistan, Brasile. Il nostro tricolore sventola anche per studenti (11.320: il numero più alto in assoluto insieme ai francesi), per i lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale NHS e per gli Accademici. (Francesca Marchese)   Le foto sono di Salvatore Mancuso Mons. Pierpaolo Felicolo Il Console Generale d’Italia a Londra Domenico Bellantone, il nunzio apostolico in Gran Bretagna Mons. Miguel Maury Buendía, il senatore Raffaele Fantetti, la curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo Delfina Licata, il presidente Comites di Londra Alessandro Gaglione e il Direttore Generale della Fondazione Migrantes Mons. Pierpaolo Felicolo. Il Console Generale d’ Italia a Londra Domenico Bellantone, il Direttore Generale della Fondazione Migrantes Mons Pierpaolo Felicolo, il senatore Raffaele Fantetti, la curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo Delfina Licata.    

Mons. Felicolo sull’ennesimo naufragio: morti che “generano vergogna”

15 Marzo 2024 -
Roma - "È drammatico sapere che delle persone sono morte di fame e di sete perché rimaste in mare senza essere soccorse". Lo ha detto il direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo dopo l'ennesimo naufragio che ha causato la morte di 60 persone migranti: "lo scenario delle migrazioni verso l’Italia e l’Europa - ha detto in una intervista a "Famiglia Cristiana" - crescerà sempre di più, perché molti Paesi sono alle prese con gli effetti della crisi climatica, con l’instabilità politica in Asia, in Medioriente e in Africa, soprattutto nell'area subsahariana. Questo non farà altro che creare ulteriori movimenti di persone disperate che partono sapendo che il dramma del viaggio, per mare, ma anche via terra come sulla cosiddetta rotta balcanica, sono rischiosissimi". L'episodio "indebolisce la tutela dei diritti umani di cui i Paesi devono essere garanti: dal diritto alla vita al diritto di migrare, al diritto di protezione internazionale. Mentre queste morti non possono che generare vergogna, e chiedono a gran voce - spiega mons. Felicolo - un reale impegno europeo per un’operazione Mare nostrum, che metta strettamente in collaborazione le istituzioni europee, i 27 Paesi, con la società civile e le organizzazioni non governative che vanno in mare o sono presenti sulle rotte migratorie per salvare le vite. Questo è il primo passo, il secondo è lavorare sull’accoglienza diffusa nel territori italiani ed europei". Per il direttore generale della Fondazione Migrantes la collaborazione delle istituzioni europee con i Paesi del Nord Africa non può "limitarsi a interessi energetici, sempre e comunque a nostro favore, o al sostegno alla guardia costiera locale per impedire i viaggi della speranza, ma deve portare a un canale umanitario permanente e controllato nel Mediterraneo verso l’Europa per garantire viaggi sicuri ed evitare tragedie. I migranti meritano un’accoglienza degna e non rimbalzati con palline da ping-pong. Le risorse ci sono sia in Europa, che in Italia – ha concluso il direttore di Fondazione Migrantes – e vanno investite nella tutela della vita, nell’accompagnamento delle persone non in muri o campi disumani. La vita e il futuro dell’Europa dipende da come si accolgono, tutelano e integrano le persone in cammino, anche attraverso il lavoro".

Festival della Migrazione: un confrontro per sfatare “miti” sull’immigrazione

30 Ottobre 2023 - Modena - «Cerchiamo di spiegare alcune cose che dovrebbero essere chiare a tutti, almeno se si andassero a vedere in dati con attenzione per sfatare alcuni 'miti' sull'immigrazione". Lo ha detto il sociologo  Maurizio Ambrosini durante uno degli incontri del festival della Migrazione a Modena.  Per esempio, nel nostro Paese c’è l’idea che l’immigrazione sia in aumento drammatico o come alcuni dicono esponenziale. Non è vero. ha sottolineato Ambrosini: l’immigrazione è stabile, è stazionaria da una dozzina d’anni, anzi, è persino diminuita. C’è l’idea che l’Italia sia il campo profughi d’Europa: "Non è vero: in Europa nel 2022 sono arrivate 965 mila domande di asilo, in Italia 77 mila, l’8%. Siamo sotto la media europea per quanto riguarda l’accoglienza dei rifugiati. Ancora, c’è l’idea che gli immigrati arrivino in barca, dal mare. Non è vero: l’immigrazione è per quasi la metà europea, per più della metà femminile e viene prevalentemente da paesi di tradizione culturale cristiana. C’è l’idea che l’Europa sia sotto assedio da parte dei rifugiati. Non è vero: il 75% dei rifugiati sono accolti in paesi in via di sviluppo o intermedi. L’Unione Europea ne accoglieva, fino alla crisi ucraina, intorno al 12%. Adesso sarà il 14 o 15%, comunque pochi rispetto a quello che succede in Turchia, in Iran, in Colombia, in altri Paesi del mondo che veramente accolgono numeri molto più consistenti rifugiati. C’è l’idea che gli immigrati vengano dai paesi più poveri e siano i più poveri dei loro paesi. Non è vero. L’immigrazione viene prevalentemente da paesi intermedi, infatti in Italia, il primo è la Romania, seguito da Albania, Marocco, Cina … Paesi intermedi e gli immigrati non sono i più poveri dei loro paesi, ma perlopiù la classe media, che guadagna non meno di 1000 e non più di 9000 dollari all’anno, soglia sotto la quale non si riesce a partire e sopra la quale non se ne sente l’esigenza». “Miti”, questi e altri, da sfatare attraverso quello che Ambrosini ha chiamato uno «sguardo corretto sulle migrazioni», lo stesso sguardo che don Mattia Ferrari ha raccontato nei volti dei migranti che ha incontrato: «Uno sguardo – ha affermato il sacerdote – che restituisce le sofferenze patite, ma anche una profonda spiritualità, una grandissima ricchezza interiore. Queste persone hanno qualcosa che noi europei, preoccupati di tenerli lontano, spesso non abbiamo più». Don Ferrari ha ricordato la storia della madre e della figlia morte di sete nel deserto tra la Libia e la Tunisia, una storia che ha fatto il giro del mondo «ma il marito e padre è ancora nei lager libici e nessuno che ne abbia potere fa nulla per farlo uscire». Più volte, nel corso della serata, è stato citato papa Francesco e l’impegno della Chiesa in favore dei migranti. Come ha sottolineato, con grande efficacia, don Pierpaolo Felicolo, Direttore Generale di Fondazione Migrantes, nel suo intervento di chiusura.

Mons. Felicolo: “incarnare il tema delle migrazioni nelle realtà del territorio”

26 Ottobre 2023 - Modena - "Scorrendo i temi dei lavori delle giornate che ci attendono, si comprende come il servizio pastorale e la ricerca debbano sapersi incarnare nelle realtà del territorio". Lo ha detto questa mattina il direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo, in apertura dell'VIII edizione del Festival della Migrazione che vede l'organismo pastorale della Cei tra i promotori. Per mons. Felicolo "le persone migranti non sono soltanto numeri bensì sono 'vissuti, pensieri ed emozioni', tanto in chi parte quanto in chi resta". Sono - ha aggiunto -  “volti e storie, che ci impegnano con diritti e doveri ad aprirci al futuro: su tutti, in termini di cittadinanza, identità, salute, formazione, sviluppo e custodia comune del creato e della pace. Non di meno, si coglie l’importanza della narrazione che del fenomeno della mobilità viene offerta: dalle forme più tradizionali, che richiedono però 'un lessico per l’integrazione' che sia al passo con la realtà in mutamento o già cambiata fino a nuovi strumenti del racconto, come il cinema di migrazione". Ricordando la recente Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato  il direttore generale della Fondazione Migrantes evidenzia, citabdo il titolo "Liberi di scegliere se migrare o restare" che la scelta è insita in questo binomio: "per questo oggi più che mai è importante soffermarsi non soltanto sulle insidie del viaggio o sulle tante reciproche criticità della permanenza ma anche sui motivi delle partenze sulla forza di ciò che lega al Paese di origine, su ciò che spinge comunque a resistere nel Paese di adozione, sui modi di vivere appieno i territori. E poi ancora, non dimentichiamo, la libertà di tornare qualora la propria storia , i propri desideri e le condizioni lo richiedono.  Proprio la libertà, insieme alle persone, è spesso fra le prime vittime delle tante violenze del mondo contemporaneo". Monsignor Felicolo ha anche citato il lavoro di ricerca promosso dalla Fondazione Migrantes per comprendere il fenomeno delle migratorio: tra questi strumenti culturali, "frutto di ricerca", il Rapporto Immigrazione, il Rapporto Italiani nel Mondo e il Rapporto sul Diritto d'Asilo.   Inviato da iPhone

Ente Nazionale Circhi: il saluto di mons. Felicolo all’Assemblea generale

27 Marzo 2023 - Roma - Il Direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo ha partecipato, recentemente, all'Assemblea Generale dell'Ente Nazionale Circhi che si è svolta a Roma sotto la presidenza di Antonio Buccioni. Il Direttore Migrantes, nel suo saluto, ha ricordato la presenza costante della Chiesa accanto alla categoria del mondo dello spettacolo viaggiante. L'Ente Nazionale Circo il prossmo mese di aprile è chiamata all'approvazione dei bilanci consuntivi e preventivi e all'elezione delle cariche associative. (R.Iaria)

Migrantes: mons. Felicolo, reimpostare e riprendere le attività pastorali di accompagnamento spirituale e catechetico con i viaggianti

1 Marzo 2023 - Roma - Venerdì scorso si è riunita la Commissione Nazionale per la Pastorale dello Spettacolo Viaggiante della Fondazione Migrantes presieduta dal direttore generale Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo. Nerlla sua introduzione ai lavori mons. Felicolo ha ricordato l’importanza dell'attività pastorale tra i Viaggianti, ascoltarli nei loro sogni non solo spirituali, ma anche sui problemi legati alla sosta delle attrazioni e delle carovane. Tanti circensi e lunaparchisti fanno fatica ad inserirsi nel vissuto delle nostre comunità parrocchiali, per questo, ha proseguito il direttore della Fondazione, c’è bisogno di rendere operativa la pastorale. La pandemia ha provocato un’interruzione delle attività sia dei Viaggianti, sia degli operatori pastorali svolte in presenza; per questo è importante reimpostare e riprendere le attività pastorali di accompagnamento spirituale e catechetico. È importante in queste attività “fare rete” per poter affrontare le varie situazioni che possono presentarsi durante il cammino di catechesi. Durante i lavori è stato presentato il catechismo per la preparazione ai sacramenti dei i ragazzi fieranti e circensi: “Con Gesù per portare gioia e festa”. La struttura del testo è un’ottima guida che va però attualizzata alla loro vita di viaggianti. Una commissione lavorerà per suggerire e preparare il materiale operativo da poter utilizzare negli incontri di formazione con i ragazzi e le loro famiglie. (MDT)

Migrantes: il cordoglio per le morti in mare in Calabria

27 Febbraio 2023 - Roma - Cordoglio e preghiera per le vittime, vicinanza ai superstiti ma anche sconcerto per l’ennesimo naufragio avvenuto all’alba di ieri mattina sulle coste di Cutro, in Calabria. Gli immigrati morti in mare sono “come una spina nel cuore” ha detto papa Francesco durante il suo primo viaggio del Pontificato avvenuto a Lampedusa. 62 i morti finora accertati: tra loro anche bambini. Uomini, donne e bambini di cui non conosceremo forse mai i nomi, ma che si aggiungono alla lista dei tanti morti nel Mediterraneo diventato un vero e proprio cimitero. Non possiamo più vedere immagini strazianti come quelle viste dai soccorritori ieri in Calabria. Mentre sulle spiagge di Steccato di Cutro si procedeva a raccogliere ciò che resta di un uomo, di una donna, di un bambino senza vita, all'ospedale sono stati accolti i superstiti, quelli, racconta la direttrice Migrantes della diocesi di Crotone-Santa Severina, sr. Loredana Pisani - nel disastro hanno riportato ferite, anche gravi. Tra queste persone “la disperazione di una donna, molto provata e ferita, che incessantemente chiama la figlia morta che non ha potuto salvare...Dal reparto di pediatria le urla sono di una piccola bambina, anche lei ferita, anche lei piange e si dispera perchè cerca una mamma che non può più rispondere. Intere famiglie sono morte in quest'orrore, tutte accomunate dal desiderio di una vita migliore”. Storie che chiedono un rinnovato impegno di solidarietà e di responsabilità, perché sia vinta l’indifferenza che fa dimenticare queste tragedie, perché sia finalmente superato un disimpegno per una nuova stagione umanitaria che accompagna e non abbandona persone in fuga da primavere e inverni umani. Sono nostri figli e fratelli. E difendere la loro vita è sacro. La “profonda tristezza” e “acuto dolore” che attraversano il Paese dopo questo ennesimo naufragio, come ha detto il card. Matteo Zuppi, chiedono un supplemento di umanità. Come Fondazione Migrantes ci uniamo all’appello della Chiesa Italiana e alla preghiera di papa Francesco che ancora una volta ieri ha fatto sentire la sua voce pregando “per ognuno di loro, per i dispersi e per gli altri migranti sopravvissuti” e ringraziando quanti hanno portato soccorso e stanno dando accoglienza.    

Mons. Pierpaolo Felicolo

Direttore Generale Fondazione Migrantes

        Roma, 27 Febbraio 2023

Migrantes: Decreto flussi, “un segnale positivo ma ancora insufficiente”

28 Gennaio 2023 - Il Decreto flussi 2023 approvato recentemente dal Governo Italiano –  e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 gennaio u.s. -  fissa una quota massima di 82.705 lavoratori non comunitari che nei prossimi mesi potranno fare ingresso legalmente in Italia per lavorare. Si tratta di un segnale positivo, ma ancora non sufficiente. Da più parti, infatti, e soprattutto fra le associazioni di categoria e le organizzazioni professionali, da tempo si domanda di incrementare le quote di ingresso legali riservate ai lavoratori non comunitari. Si tratta di confrontarsi realisticamente con la grave mancanza di addetti in alcuni settori specifici, in particolare nell’agricoltura, nel turismo e nell'industria. Già il Decreto flussi 2022 prevedeva una quota massima di 69.700 lavoratori non comunitari subordinati, stagionali e non stagionali, e di lavoratori autonomi. Una cifra ben più significativa rispetto alle poche migliaia degli anni precedenti. In questa occasione si impone, però, un'ulteriore riflessione. Mentre da un lato si continuano a limitare oltre il necessario le opportunità di ingresso legali in Italia, dall’altro, in base al memorandum Italia-Libia, sono state respinte 100mila persone dal 2017 ad oggi. Oltre all'evidente tragedia umana, si tratta di risorse umane preziose che rischiano di essere sprecate, che, unitamente alle decine di migliaia di lavoratori immigrati irregolari presenti sul territorio nazionale, con opportune misure di regolarizzazione (protezione sociale, incontro fra domanda e offerta, sanatoria…) crediamo potrebbero essere più e meglio valorizzate per costruire insieme il futuro sociale ed economico del Paese.  

Mons. Pierpaolo Felicolo

Direttore Generale Fondazione Migrantes

   

Mons. Felicolo: la “diversità è un dono grande”

20 Gennaio 2023 - Firenze – “Una sala gremita di persone diverse e ricca di colori”. Così mons. Pierpaolo Felicolo, Direttore generale della Fondazione Migrantes, ha salutato i partecipanti all’incontro conclusivo del progetto “Crescendo. Conoscere il mondo per essere cittadini consapevoli e attivi", che si è svolto a Firenze questa mattina su iniziativa del Centro Internazionale Studenti Stranieri "Giorgio la Pira” e la partecipazione di tante scuole. Un progetto finanziato dalla Fondazione Migrantes con i fondi dell’8X1000 della Chiesa cattolica italiana. Per mons. Felicolo la “diversità è un dono grande”: “mi avete contagiato con il vostro entusiasmo e la vostra allegria”, ha aggiunto: un entusiamo, una allegria che va “coltivata. Noi crediamo molto in questo insieme di culture e diversità che non si allontanano ma si avvicinano per amicizia”. Da qui l’invito a non disperdere questo patrimonio di relazioni belle ma a coltivarlo con passione”. Solo nell’incontro delle culture e non nella paura – ha concluso mons. Felicolo – si costruisce quella casa commune che rappresenta “un dono per tutti noi”. (Raffaele Iaria)

Mons. Felicolo: abbiamo gli strumenti per riuscire a dare risposte diverse a chi arriva e ha bisogno d’aiuto

13 Dicembre 2022 - Roma - “Ripensiamo al nostro ruolo nel mondo e proviamo davvero a costruire pace". Lo ha detto oggi a Roma mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes, concludendo il convegno alla Pontificia Università Gregoriana per presentare il Rapporto 2022 sul diritto d’asilo. “Siamo chiamati ad un impegno personale, privato e pubblico, ad essere costruttori di pace e ricercatori di una vita dignitosa per tutti, di aiuto vero ai Paesi da cui fuggono tante persone, per restituire dignità – ha affermato -. Come italiani proviamo a dare un esempio a livello europeo per costruire reali relazioni di solidarietà con chi arriva via mare e via terra, che sono i più numerosi, nonostante la narrazione errata che se ne fa. Prendiamo il nostro posto ed esterniamo da che parte stiamo, viviamo il presente con la certezza di fare ciò che è giusto”. Il direttore dell'organismo pastorale della Cei ha invitato a "prendere il nostro posto rispetto alle cose. Esteriamo da che parte stiamo. Viviamo il nostro presente con la certezza di fare quello che è giusto". "Probabilmente - ha aggiunto - la nostra voce è flebile rispetto al memorandum con la Libia, troppo debole. Sappiamo tutti che rimandare persone in Libia significa sottoporre le persone a trattamenti disumani, a violenza e torture. Abbiamo gli strumenti economici, sociali e morali per riuscire a dare risposte diverse a chi arriva e ha bisogno d'aiuto". “Rendiamo concreta la presenza di migranti e rifugiati, perché ci indichino loro stessi i punti di forza e debolezza nei percorsi che li riguardano. L’Italia ha bisogno di crescere e cosa c’è di meglio dell’entusiasmo di chi arriva da noi? Giovani uomini e donne innamorati della vita, nuove generazioni in cammino”, ha concluso.