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Migrantes Vittorio Veneto: un incontro sul ruolo della comunità ucraina in Italia

24 Settembre 2022 - Vittorio Veneto - Nella sera di giovedì 22 settembre si è tenuto nella Sala verde della Casa Toniolo di Conegliano l’incontro dal titolo “La guerra in Ucraina e la ‘sua’ mobilità umana”: l’evento, organizzato dall’Ufficio Migrantes della diocesi di Vittorio Veneto, diretto da don Mirko Dalla Torre - che ha concluso i lavori - e moderato dal professor Lamberto Pillonetto, ha visto come ospite Padre Teodosio Roman Hren, vicario generale dell’Esarcato Apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia. Presente anche il vescovo, mons. Corrado Pizziolo, che ha introdotto la serata manifestando il proprio ringraziamento. Durante la serata, padre Hren ha spiegato la natura e il ruolo importante dell’Esarcato Apostolico in Italia, in particolare la funzione essenziale nell’organizzazione e nell’accoglienza degli immigrati ucraini giunti dopo lo scoppio della guerra, e ha espresso la gratitudine agli italiani per il sostegno e la solidarietà dimostrata in questi mesi. Egli ha ricordato come sia in atto “un vero e proprio genocidio”, e che la risposta di coraggio dei militari “è un atto di amore cristiano, che risponde al precetto morale di difendere il prossimo dal male”. Mons. Teodosio Roman Hren ha sottolineato che “la Chiesa ha il grande potere di aprire la strada della pace, favorendo il dialogo e la condivisione, ricostruendo i ponti che si sono rotti”, ricordando il continuo lavoro dei sacerdoti nell’ambito della spiritualità, della carità e della diplomazia.  

Ucraina: Migrantes Vittorio Veneto, questa sera a Conegliano incontro con padre Hren sulla guerra e la conseguente migrazione

22 Settembre 2022 - Vittorio Veneto - Si svolgerà questa sera alle 20.30 nella sala verde della Casa Toniolo a Conegliano, l’incontro con padre Teodosio Roman Hren, vicario generale dell’esarcato apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia. Sarà l’occasione per dialogare sulla guerra in Ucraina e sul conseguente fenomeno migratorio, che ha coinvolto non solo i Paesi confinanti ma anche diversi Paesi europei, compresa l’Italia. L’appuntamento è organizzato dall’Ufficio Migrantes della diocesi. Lo scopo primario dell’Ufficio e anche dell’incontro di questa sera – ci dice il direttore Migrantes don Mirko Dalla Torre – è quello di avvicinare gli immigrati cattolici per aiutarli a vivere e praticare la loro fede e favorire l'accoglienza e l'integrazione di tutti gli immigrati che sono presenti nel nostro territorio. Vogliamo continuare ad essere vicini ai gruppi di immigrati cattolici già costituiti, in questo caso agli immigrati ucraini, ma anche offrire delle opportunità di confronto per comprendere il fenomeno migratorio ai nostri giorni. Ci auguriamo che l’incontro possa essere utile anche per questo fine”. La chiesa ucraina di rito bizantino conta nel nostro Paese circa 161 comunità, con 150 mila fedeli e una settantina di sacerdoti. Dallo scoppio della guerra, essa è attivissima a vario livello, soprattutto umanitario e spirituale, per portare soccorso ai profughi ucraini arrivati in Italia. Nella diocesi di Vittorio Veneto  il referente per la comunità ucraina è don Yuriy Khodan, che celebra l’eucaristia secondo il rito bizantino la prima, seconda e terza domenica e il secondo e quarto sabato del mese, alle 14, presso la Cappella della Consolata, a Vittorio Veneto.

Migrantes Vittorio Veneto: un tavolo di lavoro con Caritas e Missio sul tema della casa per gli immigrati

11 Novembre 2021 - Vittorio Veneto - Tempi difficili questi, anche per chi cerca una casa in affitto. Basta passare lungo le vie dei nostri paesi e delle nostre città per vedere esposti cartelli con la scritta: “Vendesi”. Per cercare un’abitazione occorre rivolgersi ad un’agenzia immobiliare, che, non solo fa da garante per il proprietario, ma vaglia anche l’affidabilità di colui o di coloro che chiedono un regolare contratto di affitto. La cosa si complica se a chiedere la locazione sono immigrati oppure famiglie appartenenti a minoranze etniche. La casa è l’ambiente che dà sicurezza, amore, calore, protezione, è il luogo di raduno della famiglia, il centro degli interessi e il luogo degli affetti, dove la vita si svolge nella normalità. Per questo la casa è un diritto per tutti e, come richiama il documento della Commissione Europea “Europa 2020”, chi non ha la possibilità di un’abitazione dignitosa rischia di vivere una forma di povertà, di indigenza e di emarginazione sociale. Gli immigrati, soprattutto quelli provenienti dal Continente africano, trovano nel nostro territorio grossi ostacoli a reperire alloggi, non per carenza di abitazioni e nemmeno per problemi di carattere economico. La difficoltà è dovuta a una forte discriminazione nei confronti di questi migrati in cerca di lavoro e di sicurezza nel nostro Paese: lavoro sì, abitazione no! Una situazione, a dir poco, triste, che non può essere solamente rilevata, ma va analizzata per cercare di porvi rimedio e trovare una soluzione. Per affrontare questo problema gli Uffici Migrantes, Missioni e Caritas della diocesi di Vittorio Veneto hanno istituito un “tavolo di lavoro” e presto renderanno noti i risultati del cammino fatto. Esempi di aiuto concreto agli immigrati ci vengono offerti dall’esperienza di altre diocesi del Triveneto, impegnate nell’assistenza e nel reperimento di abitazioni, facendosi garanti nei confronti dei proprietari. Un esempio positivo di accoglienza lo rileviamo anche nel territorio Opitergino-Mottense, dove alcuni imprenditori assumono operai stranieri offrendo loro, oltre al contratto di lavoro a tempo indeterminato, anche l’alloggio per le loro famiglie. L’accoglienza di fatto e la mediazione culturale contribuiscono concretamente all’integrazione e al vivere civile nelle nostre Comunità, ad “un noi sempre più grande”, come ci ha ricordato papa Francesco nel messaggio per la Giornata del Migrante e del Rifugiato del settembre 2021. (Don Mirko Dalla Torre - Direttore Ufficio Migrantes Vittorio Veneto)  

Migrantes Vittorio Veneto e le Comunità etniche

14 Aprile 2021 - Vittorio Veneto -In questi giorni l’Ufficio per la pastorale delle migrazioni della Chiesa di Vittorio Veneto ha riunito i cappellani delle Comunità etniche presenti nel territorio diocesano. Ha partecipato all’incontro anche il Vicario per la pastorale Mons. Martino Zagonel, esperto conoscitore del mondo della mobilità umana, essendo stato per anni direttore della Caritas diocesana. Il tema della riunione, “la vita delle comunità etniche in questo periodo di pandemia”, ha dato l’occasione di evidenziare le difficoltà vissute dalle famiglie in questo periodo e il forte calo delle presenze agli incontri di comunità. Per far fronte a questi problemi sono state intensificate le visite alle singole famiglie, soprattutto per evitare isolamenti e far sentire loro la vicinanza dei cappellani. Questi, inoltre, hanno chiesto di dare una maggiore visibilità alle comunità etniche nelle nostre comunità: una comunità etnica può essere un valore per le nostre comunità parrocchiali. Il tema sarà oggetto di riflessione della Commissione diocesana Migrantes nella  prossima riunione.

Emigranti veneti e immigrati insieme a Conegliano

24 Gennaio 2020 - Conegliano – L’Ufficio diocesano Migrantes di Vittorio Veneto, in collaborazione con l’associazione “Trevisani nel mondo”, alla quale aderiscono anche le comunità emigranti ha organizzato un incontro che si svolgerà domenica 26 gennaio a partire dalle 10 nella parrocchia di San Pio X a Conegliano. In questa maniera si intende continuare la consuetudine iniziata negli anni scorsi, quando la Giornata mondiale delle migrazioni si teneva nel mese di gennaio. La scelta della sede non è stata casuale: Pio X fu detto il “papa dell’emigrazione”, perché fu il primo pontefice che, pur con i limiti dovuti a una mentalità ben diversa da quella odierna, cercò di impegnarsi in modo particolare a favore dei tanti che, fra ’800 e ’900, decisero di lasciare la loro terra spinti dalla povertà o comunque alla ricerca di condizioni di vita meno difficili. L’incontro di domenica 26 si aprirà con una messa presieduta dal vicario generale mons. Martino Zagonel; subito dopo, nel salone parrocchiale, padre Giovanni Terragni, scalabriniano, docente allo Scalabrini International Migration Institute di Roma (incorporato all’Università Urbaniana), terrà una relazione su “Giovanni Battista Scalabrini e l’emigrazione italiana nelle Americhe fra i secoli XIX e XX”. La memoria dell’emigrazione di grandi proporzioni che, nel secolo scorso, ha interessato gran parte d’Italia – fra cui le regioni del Nord-Est – deve servire a mantenere sempre viva la gratitudine verso le generazioni che, con i loro sacrifici, hanno reso possibile il benessere in cui ancora viviamo, anche se negli ultimi tempi è divenuto molto più precario. La stessa memoria, però, deve anche farci comprendere che i migranti, provenienti dai paesi più disparati, che incontriamo quotidianamente nelle nostre città e nei nostri paesi, sono persone proprio come noi, “fatte della stessa creta”. La loro condizione e le loro esperienze sono, se non proprio identiche, almeno molto simili a quelle che i nostri connazionali – e anzi la gente dei nostri paesi – hanno vissuto fino a mezzo secolo fa. (don Adriano Zanette – Direttore Migrantes Vittorio Veneto)