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Migrantes Trani-Barletta-Bisceglie: esperienze a margine del Sars-Cov-19 a fianco del circo

4 Gennaio 2021 - Trani - In questi mesi di forzata attenzione verso i piccoli-grandi segnali da ricercare in chi ci sta intorno, che potevano essere avvisaglie di infezione da Sars-Cov-2, non ci siamo accorti di un altro piccolo-grande segnale foriero di infezioni deleterie per l’animo umano: la selezione territoriale. Ne abbiamo avuto tangibili testimonianze nei mesi passati quando, in un caos di aiuti e attenzioni verso coloro che erano stati colpiti in modo diretto e di riflesso dalla pandemia, un “piccolo villaggio” situato alla periferia di una città della Puglia è divenuto invisibile alle autorità locali e nazionali, al punto da chiedersi realmente se tutti noi abbiamo la percezione di quanto ci circonda. Questo “piccolo villaggio” è il Circo Royal, capitato ad inizio pandemia in quel di Trani, piazza inclusa nel calendario annuale e divenuta, per molto tempo, terra amara per le 66 persone del Circo e per gli animali che fanno parte integrante di questa grande famiglia dello spettacolo. Nel caos babelico che ha caratterizzato l’inizio della primavera, l’Ufficio Migrantes diocesano ha raccolto con sollecitudine l’appello che dal Circo proveniva nell’ andare incontro alle necessità alimentari degli animali da spettacolo e del piccolo zoo a seguito, fornendo foraggio e alimenti per le varie specie di animali, nonché un aiuto concreto per gli operatori circensi, di fronte alla totale assenza delle istituzioni territoriali, quasi certamente impreparate alla gestione di una novità così invasiva come la pandemia da Covid-19. Certo, una realtà così numerosa come un Circo può scombussolare qualsiasi piano di intervento sul territorio, ma un minimo di attenzione per questi “invisibili” sarebbe stato auspicabile. L’aiuto dell’Ufficio Migrantes sta continuando ancora oggi mediante assistenza di beni di prima necessità in collaborazione oggi con la Caritas diocesana e con il Banco delle Opere di Carità di Bitonto, presso il quale i nostri amici circensi sono stati inseriti come unità di strada. È notizia di questi giorni che il Comune ha erogato un piccolo aiuto economico agli operatori circensi, inserendoli in un circuito di assistenza per le famiglie di residenti colpite dalla crisi economica dovuta alla pandemia. Un inizio positivo, si spera, per poter lasciarsi alle spalle un anno invero complicato, con la speranza di poter iniziare anzi, riprendere a vivere attraverso quello che ogni circense sogna: fare spettacolo per strapparci un sorriso e un verso di stupore, con quella voglia di rendere il mondo ancora carico di meraviglie. Forse abbiamo finalmente trovato il giusto “vaccino per il cuore”! (Riccardo Garbetta - Direttore Ufficio Migrantes Trani-Barletta-Bisceglie)