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Politiche della cura nelle migrazioni transnazionali: un percorso formativo on line dal 7 marzo

16 Febbraio 2023 - Bergamo: "Politiche della cura nelle migrazioni transnazionali". Questa la proposta formativa a cura di Centro Fo.R.Me, centro di formazione, ricerca e mediazione rivolto a operatori e professionisti impegnati nei percorsi di inclusione, accoglienza e cura delle persone richiedenti asilo e rifugiate. Si tratta di sei incontri dedicati al tema. La formazione si svolgerà da remoto su piattaforma Microsoft Teams ed è previsto l’accreditamento ECM. Il primo incontro è previsto per il 7 marzo. Il percorso mira ad introdurre sguardi plurali e fornire strumenti per poter meglio cogliere la complessità dell’esperienza della “dislocazione involontaria”, per andare ad ampliare il concetto di trauma e vittima, comprendere in quali orizzonti considerare la violenza di genere e sessuale, recuperando le analisi su quanto gli immaginari sedimentati di genere, cultura e razza possano opacizzare le dimensioni del dolore e le richieste di aiuto, spiegano i promotori.

Migrantes Bergamo: da ieri la settimana “Inclusione e politiche di integrazione”

29 Novembre 2022 - Bergamo - Da ieri a sabato 3 dicembre,  a Bergamo la settimana tematica dedicata a “Inclusione e politiche di integrazione” presso l’Abbazia di San Paolo d’Argon, che si realizza all’interno del progetto Fileo. La settimana si compone di tanti appuntamenti, dedicati anche a fasce d’età differenti e ai tanti tempi che compongono il tema dell’inclusione e dell’integrazione. Il programma prevede, dopo l’inaugurazione della settimana di ieri, la giornata di oggi, martedì 29, dedicata ai temi delle frontiere europee, aiutati da Duccio Facchini, giornalista di Altreconomia che ha scritto il libro “Respinti” su questo tema. Nel tardo pomeriggio, ci sarà un dialogo con giovani dai 20 ai 30 anni. La sera invece ci sarà la presentazione del libro vera e propria. Domani,  30 novembre, sarà dedicato al tema del lavoro e dell’integrazione, realizzata insieme ai sindacati e a tante realtà che hanno messo il proprio contributo. Giovedì 1° dicembre al mattino ci sarà un convegno per raccontare l’esperienza del progetto Cristalli. Alle 18 ci sarà la presentazione del rapporto immigrazione, realizzato dalla Fondazione Migrantes della Cei insieme a Caritas Italiana, con la presenza di Simone Varisco della Fondazione  Migrantes. “Fileo” è un progetto della diocesi di Bergamo, dell’Ufficio Migrantes diocesano, di Caritas Bergamasca, del Centro missionario diocesano e della Fondazione Adriano Bernareggi ed è gestito da Fondazione Diakonia onlus. Ha la finalità di approfondire e lasciarsi provocare dalla mobilità umana e dai processi di integrazione interculturale. Prendendo ispirazione dallo spirito della tradizione benedettina, il progetto intende sensibilizzare e promuovere l’incontro e l’intreccio delle diverse confessioni, religioni e culture, di abitare lo stesso territorio nella reciprocità e di costruire un futuro condiviso.  

Immigrazione e intercultura: diocesi di Bergamo in campo

14 Settembre 2022 -

Bergamo - Il nome è evocativo, scava nell’etimologia greca e porta in sé l’essenza del progetto: Fileo. E cioè amore dell’amicizia e della fraternità, la passione per una missione strettamente cucita con le sfide del presente. Fileo, il centro di studi e formazione sull’intercultura promosso da diocesi di Bergamo, Ufficio per la Pastorale dei migranti (Migrantes,ndr), Caritas Bergamasca, Centro missionario diocesano e Fondazione Adriano Bernareggi, spalanca ulteriormente le porte ai cittadini con un fine settimana di incontri all’Abbazia di San Paolo d’Argon – la sua sede, un incantevole complesso edificato a partire dal 1079 – e con l’inaugurazione della «Biblioteca dell’intercultura». Venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 settembre le proposte di «InAbbazia» offriranno un importante ventaglio di iniziative dedicate alla formazione, alla creatività e alla socialità. Appuntamento centrale, sabato alle 10, l’inaugurazione di una biblioteca – intitolata a Fulvio Manara, pedagogista dell’Università di Bergamo scomparso nel 2016 – con oltre seimila volumi sui temi delle migrazioni, e la presentazione del progetto Fileo con il vescovo di Bergamo Francesco Beschi: un’importante occasione per condividere una riflessione sul tema del rapporto tra la Chiesa di Bergamo, le migrazioni e la mobilità umana.

Ieri la conferenza di presentazione del progetto e delle iniziative. «La Chiesa di Bergamo – ha sottolineato in apertura monsignor Giulio Dellavite, segretario generale della Curia diocesana – ha scelto di essere protagonista all’interno di questo movimento sociale ed ecclesiale». Fileo diventa così un luogo di formazione e di azione, di edificazione di competenze e di incontro tra realtà per la costruzione di progetti concreti attorno ai temi della mobilità umana e dell’integrazione interculturale, in raccordo tra enti pubblici e privati, associazioni e cittadini. «Bergamo è un territorio ricco di competenze, qui è possibile dar vita a ponti e connessioni – riflette don Sergio Gamberoni, direttore dell’Ufficio per la Pastorale dei migranti –. Dobbiamo cogliere le sfide e le opportunità di un mondo che cambia. Questo è un luogo in cui si offre formazione e si creano competenze per operare, in un contesto plurale. Ma non è solo teoria: Fileo è anche un luogo in cui vogliamo dare concretezza con incontri, laboratori, momenti di condivisione. Vorremmo che le comunità straniere si sentano a casa».

Per don Roberto Trussardi, direttore della Caritas Bergamasca, «qui la Chiesa di Bergamo ha fatto un investimento importante pensando al tema dell’intercultura e delle migrazioni. Vogliamo mettere a disposizione un ambiente così straordinario, con potenzialità altissime, per un tema bellissimo e delicato». «La nostra missione è fuori dai nostri confini, e per questo abbiamo a cuore il tema della cooperazione – ricorda don Massimo Rizzi, direttore del Centro missionario diocesano –. E proprio per questo vogliamo stare dentro anche a questo progetto, perché c’è un filo comune».

Alle spalle c’è un lavoro lungo e solido. Le proposte di questo fine settimana, spiega Francesco Bezzi, coordinatore della struttura, sono «un momento in cui raccontare Fileo e l’Abbazia, uno scrigno da scoprire passo dopo passo. Al centro c’è la riflessione del vescovo, sabato mattina, e l’inaugurazione della biblioteca, e nei tre giorni proponiamo molte attività, dai laboratori per bambini alle riflessioni su pedagogia e insegnamento, dalle visite guidate a momenti dedicati a musica e teatro». Il programma completo di «InAbbazia» è disponibile su www.abbaziasanpaolodargon. org. Altre settimane tematiche sono in programma già sino all’estate 2023: l’Abbazia benedettina, con i suoi meravigliosi chiostri e le sale affrescate, diventerà un luogo d’incontro per confrontarsi su inclusione e politiche d’integrazione, religione al servizio della fraternità, pregiudizi e discriminazione, i viaggi come via all’interculturalità, e ospiterà anche attività legate ai centri ricreativi estivi e agli oratori. (Luca Bonzanni)

Migrantes Bergamo: da oggi la mostra “Costellazioni Migratorie”

10 Giugno 2022 - Bergamo - Da oggi e fino al 19 luglio, presso l’Abbazia di San Paolo d'Argon a Bergamo la mostra “Costellazioni migratorie”. La mostra è il frutto di un laboratorio con persone migranti, in cui rispecchiare il viaggio di ciascuno di noi e alzare lo sguardo al cielo, dice il direttore Migrantes della diocesi di Bergamo, don Sergio Gamberoni. Viaggi della speranza. Storie per riflettere nell’iniziativa promossa all’interno del progetto Fileo della Migrantes di Bergamo, della Caritas e del Centro missionario diocesano. La mostra - spiega don Gamberoni  - nasce da un laboratorio di formazione per operatori della pastorale per i migranti, che si è recentemente concluso e che ha visto la partecipazione di oltre venti persone. Nel laboratorio si è adottata la metodologia della narrazione e la mostra traspone in modo visivo quanto è emerso nel lavoro del gruppo». Sono sette i viaggiatori che hanno ripercorso le proprie storie e le hanno messe a disposizione di tutti: Basma dall' Egitto, Monier dalla Colombia, Amina dal Marocco, Mamadou dal Senegal, Cecilia dalla Spagna, Chris dal Congo, Serge dalla Costa d' Avorio. “Ciò che unisce tutti coloro che hanno intrapreso la via della migrazione - spiega il direttore Migrantes - è il desiderio di una vita migliore o la necessità di lasciare il proprio Paese. Durante il viaggio sono gli amici, gli incontri, i luoghi che diventano casa, a rappresentare dei punti luminosi, stelle che guidano il cammino. L' invito è a guardare con stupore e gratitudine i punti luminosi e dare loro valore. I racconti dei nostri sette testimoni non sono solo fedeli al percorso cronologico e geografico, diventano esistenziali e in essi è possibile riconoscere passaggi di crescita”. Ad inaugurare la mostra don Sergio, i sette viaggiatori-testimoni e don Gianni De Robertis, direttore generale della Fondazione Migrantes. (R.Iaria)

Migrantes Bergamo: il 13 dicembre la presentazione del Rapporto Immigrazione

7 Dicembre 2021 - Bergamo - Sarà presentato il prossimo 13 dicembre a Bergamo, la XXXma edizione del Rapporto Immigrazione realizzato da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes. L'iniziativa è promossa da Fileo, Centro studi e formazione sulla mobilità umana e l'intercultura, il progetto della Diocesi di Bergamo animato da Ufficio Migrantes, Caritas, Centro Missionario e Fondazione Bernareggi. L'incontro, alle 17.00, presso l’Abbazia di San Paolo d’Argon (via del Convento, 1) vedrà, dopo l’introduzione di don Sergio Gamberoni, direttore Migrantes della diocesi e don Roberto Trussardi, direttore della Caritas Diocesana Bergamasca, l'intervento di Simone Varisco della Fondazione Migrantes. A concludere il vescovo di Bergamo, mons. Francesco Beschi. L'incontro sarà trasmesso anche in diretta Facebook sulla pagina del Centro Studi Fileo.  

Il circo Rolando Orfei a Bergamo.

2 Settembre 2021 - Bergamo - A pochi passi dall’aeroporto di Bergamo sosta in questo giorni il Circo Rolando Orfei della famiglia Coda Prin. L’occasione della tappa bergamasca è la festa di Sant’Alessandro, patrono della diocesi e della città di Bergamo. Nelle scuderie si trovano cavalli, cavallini poni, capre girgentane, animali da cortile. Non mancano animali esotici, come lama, zebre, dromedari, un bisonte africano, sei leoni e una elefantessa, gioia e allegria dei bambini e adulti che da domenica 29 agosto, giorno del debutto, partecipano agli spettacoli. Sulla pista del Circo Orfei, si esibiscono: giocolieri, clown, contorsionisti e altri numeri della scuola circense italiana. “Uno spettacolo giovane - afferma Athos Adami- preparato con abilità, pazienza e maestria nei mesi di look down. Siamo certi che la città di Bergamo saprà ricompensare le nostre fatiche ed esserci vicini in questo momento di ripartenza”. Davide, il responsabile delle scuderie è molto attento alla salute di Andra, l’elefantessa da qualche giorno è indisposta. “Io e Andra siamo cresciuti insieme - afferma Davide- e vederla soffrire è una angoscia anche per me. In questi giorni ho passato notti intere accanto a lei. Ora sta meglio, non si esibisce in pista, la lasciamo riposare ancora un po’; anche perché sta seguendo ancora la terapia che il veterinario le ha prescritto”. Sotto lo chapiteau, Francesca Rossetti Busa ricorda i tristi gironi del look down, quando il Circo si trovava in tournée nella città di Rieti. “Il Covid è entrato anche nella mia carovana e si è portato via mio marito –ricorda con tristezza Francesca-. Ho ancora impresso il suo volto quando salendo in autoambulanza ci siamo salutati per l’ultima volta. Non potrò mai ringraziare abbastanza il vescovo di Rieti ( mons. Domenico Pompili, ndr) e suor Luisella, che insieme alla Fondazione Migrantes ci sono sempre stati vicini”. Francesca e Athos ringraziano suor Lucia Mazzoleni, incaricata diocesana Migrantes del settore fieranti e circensi, che tra le carovane è di famiglia. Lo spirito di ripartenza delle famiglie del Circo Rolando Orfei è ottimo, ora si spera che il futuro sia di auspicio per una buona riuscita del loro nuovo spettacolo. (M.D.T.)      

Migrantes Bergamo: Messa al Luna Park in occasione della festa di sant’Alessandro

2 Settembre 2021 - Bergamo - La pista dell’autoscontro del Luna Park della città di Bergamo è diventata una vera cattedrale. Nella mattinata di ieri, mercoledì 1 settembre, il direttore diocesano Migrantes di Bergamo, don Sergio Gamberoni, ha presieduto la S. Messa per le famiglie dei lunaparkisti che sostano in città per la storica fiera di Sant’Alessandro, patrono della diocesi e della “città dei mille”. Prova molta felicità don Sergio nel celebrare l’Eucarestia al Luna Park insieme alle tante famiglie che hanno da sempre un legame strettissimo con Bergamo. “Infatti – afferma - è da generazioni che i lunaparchisti piantano le loro attrazioni per la gioia dei bambini, ma anche degli adulti”. Giorni impegnativi per don Sergio e per suor Lucia Mazzoleni, Orsolina di Gandino, responsabile diocesana del settore fieranti e circensi. Da giorni stanno visitando le carovane per salutare le famiglie e portare la benedizione del Signore. Suor Lucia confida che “…salire sulle carovane e vedere le famiglie che ci attendono per stare insieme con loro è una grande gioia. Rivedo i volti di tanti fratelli con i quali abbiamo vissuto, anche se lontani, i lunghi mesi di lookdown per Covid-19 e con i quali abbiamo mantenuto sempre buoni contatti”. All’Eucaristica hanno concelebrato il parroco di Celedina, la Parrocchia del luogo, don Davide Galbiati, i cappellani etnici e don Mirko Dalla Torre, incaricato Triveneto della pastorale del Circo e del Luna Park, che ha portato il saluto della Fondazione Migrantes e del direttore don Gianni De Robertis.

Migrantes Bergamo: un video “Qui dove il Natale accade”

24 Dicembre 2020 - Bergam - “Qui dove il Natale accade”. E' il titolo che l’Ufficio Migrantes di Bergamo, guidato da don Sergio Gamberoni, ha preparato, insieme alle comunità Cattoliche straniere che vivono in diocesi, per fare gli auguri di Natale. Nel video tante tradizioni dei vari Paesi di provenienza dei migranti per  un Natale “plurale” e "per Tutti"!

Migrantes Bergamo: coronavirus nella Bergamo multiculturale

7 Maggio 2020 - Bergamo - Lo scoppio dell’emergenza sanitaria e il suo protrarsi nel tempo hanno imposto alla società di riorganizzarsi e di attivarsi perché, prima durante e dopo l’emergenza, nessuno venisse lasciato indietro. Grazie allo specifico dell’Ufficio Migrantes e in collaborazione con l’Ufficio per il Dialogo Interreligioso della diocesi di Bergamo, hanno voluto valorizzare le iniziative di comunità e di solidarietà messe in atto dalle comunità cattoliche di altra madrelingua presenti in diocesi così come anche da comunità di altra fede o confessione. Grazie alla comunicazione in più lingue, dal francese al punjabi, dall’arabo all’italiano, queste azioni o campagne raggiungono diverse persone che, grazie al legame con chi è immigrato in Italia, decidono di aiutare anche a distanza, spiegano alla Migrantes di Bergamo. Eccone alcune. La comunità cattolica africana francofona di Bergamo ha lanciato una raccolta fondi per sostenere l’Ospedale Papa Giovanni XXIII. L’obiettivo era coinvolgere, soprattutto grazie al passaparola, tutte le persone africane francofone. La comunità cattolica filippina di Bergamo ha fatto partire un’esperienza di solidarietà locale attraverso la raccolta e distribuzione di generi di prima necessità a famiglie colpite dagli effetti economici dell’epidemia. La comunità cattolica latino-americana di Bergamo è una comunità internazionale ed eterogenea, ricca di gruppi, feste e tradizioni. Molte persone hanno lavorato come volontari. Sono nati gruppi di preghiera per sostenersi nella fede in questo tempo di prova. Il passaparola ha permesso il circolare delle informazioni utili e istituzionali per affrontare l’emergenza. Sono partite raccolte fondi che, grazie all'appoggio della Missione Santa Rosa da Lima aiuteranno chi è in difficoltà e chi è in prima linea con beni alimentari e mascherine. Molte comunità musulmane di Bergamo si sono attivate per sostenere il territorio cittadino e provinciale. Le iniziative spaziano dalle raccolte fondi per gli enti in prima linea, alla donazione di focacce o cous cous agli operatori sanitari, dal sostegno alle reti di distribuzione di generi di prima necessità all'aiuto nei compiti a distanza per le famiglie in difficoltà. non mancano testimonianze di musulmani che, personalmente, si sono attivati come volontari sia nei Comuni che all’ospedale della Fiera di Bergamo. La comunità sikh sostiene grazie alle donazioni dei fedeli l’ospedale di Bergamo, la Protezione Civile di Cortenuova e l’Avis regionale. La comunità Ravidassia con sede (e luogo di culto) a Cividino trasforma la festa della nascita di Staguru Ravidasji in un’occasione per raccogliere fondi e generi alimentari per sostenere gli ospedali e le famiglie del territorio in difficoltà.