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Papa Francesco: “non chiudere gli occhi davanti a coloro che soffrono”

30 Giugno 2020 - Città del Vaticano - "Vi chiedo di essere uniti e segno di unità anche tra di voi. I media possono essere grandi o piccoli, ma nella Chiesa non sono queste le categorie che contano". Lo scrive Papa Francesco nel suo messaggio ai membri della Catholic Press Association in occasione della Virtual Catholic Media Conference , che si svolge dal 30 giugno al 2 luglio 2020 sul tema “Together While Apart”. Consapevole del fatto che "la comunicazione non è solo una questione di competenza professionale", Francesco ricorda un altro aspetto di questa professione: "Il vero comunicatore dedica tutto se stesso o se stessa al benessere degli altri, ad ogni livello, dalla vita di ogni individuo alla vita dell’intera famiglia umana". Ma c'è una condizione basilare, ricordata dal Papa. "Non possiamo veramente comunicare se non veniamo coinvolti in prima persona, se non attestiamo personalmente la verità del messaggio che trasmettiamo". Quindi, un monito ai comunicatori: "Solo lo sguardo dello Spirito ci permette di non chiudere gli occhi davanti a coloro che soffrono e di cercare il vero bene per tutti. Solo con quello sguardo possiamo lavorare efficacemente per superare le malattie del razzismo, dell'ingiustizia e dell'indifferenza che deturpano il volto della nostra famiglia comune". Torna anche un tema caro a Francesco, quando parla di comunicazione: "Laddove il nostro mondo parla troppo spesso con aggettivi e avverbi, possano i comunicatori cristiani parlare con nomi che riconoscano e promuovano la rivendicazione silenziosa della verità e favoriscano la dignità umana". Quindi, l'invito a "guardare alla sofferenza e ai poveri per dare voce alla richiesta dei nostri fratelli e sorelle bisognosi di misericordia e comprensione". (Sir)