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Alluvioni in Belgio: una testimonianza dalla Missione Cattolica Italiana di Liegi

20 Luglio 2021 - Liegi - Le forti piogge dei giorni scorsi hanno causato gravi disastri nella provincia di Liegi e in diverse zone del Belgio. Grandi e violente le inondazioni a causa dell’innalzamento dei livelli dei fiumi Vesdra e Ourthe fino ai comuni di Chênée e Angleur dove confluiscono nella Mosa. Diversi i comuni colpiti e messi in ginocchio dalla catastrofe: oltre a Liegi, Eupen, Limbourg, Verviers, Trooz, Chaudfontaine, Spa, Theux, Wanze (Mehaigne) Hamoir, Comblain-au-Pont, Esneux e Tilf. Anche il centro stesso di Liegi ha rischiato per un giorno e una notte di essere gravemente sommerso dalle acque della Mosa in piena. Intere famiglie si sono ritrovate isolate ai primi piani delle loro case, mentre le loro cantine e i pian terreni venivano sommersi da acqua e fango; tanti sono riusciti ad evacuare, trovando accoglienza dei centri di crisi e nelle abitazioni di vicini, familiari e amici. L’emergenza ha richiesto tanto coraggio ai soccorritori (forze dell’ordine, pompieri, militari, volontari) che hanno lottato contro la violenza dei fiumi in piena per poter mettere in protezione le persone più a rischio. La mancanza di elettricità e di cibo ha reso ancora più difficile l’attesa della fine del pericolo per quanti non hanno potuto abbandonare la loro dimora. Le immagini del disastro sono impressionanti. Irriconoscibili gli scorci di vita quotidiana. Tutto è tragicamente trasformato. Mentre l’acqua si ritira, ciò che rimane è tanta desolazione, distruzione, accumulo di detriti, macchine e oggetti di ogni tipo, elettrodomestici, mobili, trascinati per metri nelle strade trasformate in fiumi. Tanto fango. Case devastate e anche alcune chiese gravemente colpite dall’acqua che non ha risparmiato niente là dove è arrivata. Il suo passaggio ha devastato il sogno e il risparmio di una vita: quanto è rimasto è da buttare. Alle terribili inondazioni è seguito un coraggio grande delle famiglie, anche italiane, che, tra lacrime e forte emozione, hanno iniziato a liberare le loro case dai detriti e a depositare sulla strada i mobili e tutto ciò che era ormai irrecuperabile.  Ai piani bassi tutto è da buttare, tutto da sanificare, tutto da restaurare. La tristezza è grande: tra la distruzione tanti souvenirs e ricordi che vanno via per sempre. Ma il coraggio non manca! Appena è stato possibile avvicinarsi alle zone disastrate, schiere di volontari, amici e familiari hanno manifestato tutta la loro solidarietà e aiuto alle famiglie colpite. Mentre i primi raggi di sole sbaragliano le nubi nel cielo, tanti con stivali e attrezzatura si sono adoperati per spalare fango e ripulire le abitazioni dai detriti.  Una grande catena di generosità ha garantito pasti caldi, vestiti, viveri e materiale di prima necessità. I diversi centri di emergenza hanno visto la presenza di tanti che con forza hanno e stanno prestando servizio e aiuto senza stancarsi. Se per le famiglie colpite la prova è grande, la sensazione è che essa sia meno dolorosa grazie al fiume di solidarietà che si è e che si sta visibilmente adoperando per favorire il ritorno alla normalità il più presto possibile. Certamente ci vorrà tempo per la ricostruzione, la messa in sicurezza delle infrastrutture e il restauro delle abitazioni, settimane e forse anche mesi, ma constatare la grande generosità e la solidarietà delle intere comunità in questo momento di crisi da una forza di speranza nello sguardo verso il futuro. Anche l’appello al sostegno economico è lanciato. Sarà importante continuare a garantire i pasti caldi alle famiglie impossibilitate a causa anche della mancanza di cucine e di elettricità e gas. Occorrerà procurare e garantire nuovi alloggi e sostenere le spese di affitto in attesa di risistemare le case danneggiate. E bisognerà pensare soprattutto ai più poveri e a quanti hanno meno possibilità di ripresa, avendo perso quel poco che garantiva loro una qualche sicurezza. Oggi in tutta la diocesi di Liegi, la più colpita del paese, si celebreranno le messe per i defunti e in sostegno spirituale per le famiglie colpite dalle inondazioni. A mezzogiorno suoneranno a lutto tutte le campane del paese per invitare tutti a un minuto di silenzio. Una giornata di lutto nazionale per piangere le vittime delle inondazioni e sostenere con un forte grande abbraccio solidale tutte le famiglie messe duramente alla prova da questa grande catastrofe che ha colpito il nostro paese. (don Alessio Secci – Responsabile MCI Liegi)