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MCI Lucerna: i 10 Anni del Centro pastorale

1 Febbraio 2021 - Lucerna - Domenica 31 gennaio 2021 alla presenza del vescovo ausiliare della diocesi di Basilea, mons. Denis Theurillat, si è celebrato il Giubileo del Centro Papa Giovanni in Emmenbrücke / Lucerna; lo stesso vescovo che 10 anni aveva benedetto e inaugurato il Centro. È stata una celebrazione molto semplice (con la partecipazione consentita dalle autorità cantonali di max. di 50 persone) ma molto intensa ed emozionante. Don Mimmo Basile, accogliendo e salutando il vescovo, tutti i rappresentanti dei 5 Team Pastorali Locali della nostra Missione del Canton Lucerna e le autorità amministrative del Cantone, ha voluto sintetizzare il Giubileo con due parole: “Gioia e Gratitudine”. Gioia perché nella visita del vescovo Denis, accogliamo il Buon pastore che viene a dare coraggio, forza e a confermare nella fede tutti coloro che sono in cammino. Gratitudine perché insieme al vescovo e a tutta la Comunità cristiana, ha aggiunto don Mimmo,  «non finiremo mai di dire grazie intanto al Signore perché possiamo lavorare nella sua vigna; ma un grazie di cuore va ancora una volta a tutti gli operai, ai collaboratori, ai benefattori che hanno contribuito alla realizzazione del Centro Papa Giovanni e che ancora oggi a distanza di 10 anni, avremmo voluto averli tutti con noi per esprimere a loro ancora una volta la nostra gratitudine, il nostro ricordo affettuoso e la nostra riconoscenza ma a motivo di questa pandemia non è stato possibile». Inoltre, ha sottolineato come «siamo sempre grati al Signore perché a distanza di anni il Centro Papa Giovanni continua ad essere “casa e scuola di Comunione e di Convivialità” non solo per noi italiani ma per tutto il Canton Lucerna e per tutti quelli che bussano e busseranno al nostro Centro per un motivo o per un altro; e quante persone di diverse lingue, culture, religione, stato sociale, hanno potuto usufruire per un motivo o per un altro del nostro Centro». Toccanti ed emozionati le parole del vescovo, mons. Denis Theurillat che nella sua omelia ha ricordato che «10 anni fa abbiamo celebrato la benedizione e l’inaugurazione del Centro Papa Giovanni: è stata veramente una meravigliosa giornata che non posso e non possiamo dimenticare; mi ricordo le tante persone che erano qui con grande gioia e nella riconoscenza. Oggi non siamo tanti, ma nonostante tutto, sono tante le persone che sono riuniti con noi nella preghiera e nei pensieri. Ho trovato la predica di 10 anni fa che avevo fatto in occasione della benedizione del Centro e avevo detto che avete costruito questo Centro per vivere il centro della vostra fede che deve essere costruita con tre ponti: seguire il Cristo, formare un solo corpo in un solo spirito e diventare naturalmente i testimoni della fede ma in particolare della carità e della speranza come disse il buono papa Giovanni XXIII». Il vescovo ha poi voluto soffermarsi sull’oggi chiedendosi e domandandosi che cosa è avvenuto durante questi 10 anni in questo Centro e che cosa si è vissuto e fatto in questo Centro e con questo Centro. «La risposta è naturalmente semplice», ha detto: «tante cose, tanti momenti di celebrazioni e di preghiera, tante attività e tante riunioni di diversi gruppi così che la Comunità poteva sempre crescere e dove soltanto il bene poteva e può essere fatto, si soltanto il bene. Inoltre nella vostra programmazione pastorale di quest’anno avete scritto che volete essere più accoglienti e più ospitali e aprire le porte a tutti affinché sia sempre più un Centro aperto con tanti zampilli ai quali tutte le persone possano attingere. Veramente un bel programma!»  E ha concluso concludeva invitando «di continuare a seguire il Cristo, di formare un solo corpo in un solo spirito, di rimanere i testimoni della fede, della speranza e della carità». A conclusione della celebrazione la Presidente del Consiglio pastorale cantonale, Silvana Pisaturo, oltre ad esprimere la tristezza del momento pandemico e per l’impossibilità di festeggiare in presenza con tutta la Comunità questo decimo giubileo di vita del nostro Centro Papa Giovanni, sottolineava ugualmente la fiducia di poterlo fare l’anno prossimo in piena salute e spirito e con tanta gioia nel cuore.  La Presidente ha concluso: «Si dice che il migliore riconoscimento per la fatica fatta non è ciò che se ne ricava, ma ciò che si diventa grazie ad essa; di fatica fatta e di sfide ce ne sono state tante in tutti questi anni e tante ancora ci aspetteranno. Un augurio a noi tutti e alla nostra comunità, che possiamo ogni giorno mettere in gioco la nostra fede insieme, mano nella mano, in modo da poter essere sempre lavoratori appassionati della fede che viviamo» (MCI Canton Lucerna)    

Mci Canton Lucerna: festeggia 10 anni di vita il Centro papa Giovanni di Emmenbrücke

29 Gennaio 2021 - Lucerna - Festeggia il suo decimo anno il Centro pastorale Papa Giovanni di Emmenbrucke nella Missione Cattolica Italiana del Canton Lucerna. Domenica prossima, 31 gennaio,  festa alla presenza del vescovo ausiliare della diocesi di Basilea, mons. Denis Theurillat che presiederà una celebrazione eucaristica. «Avremmo dovuto in questo mese di Gennaio 2021 omaggiare il nostro Centro Papa Giovanni (CPG) per l’opportunità che ci sta dando di incontrarci e di condividere tanti momenti fraterni e invece il Covid sta ancora bloccando tante nostre attività e in particolare la possibilità di celebrare comunitariamente questo decimo Giubileo di vita del nostro CPG», dice don Mimmo Basile alla guida della Missione Cattolica Italiana del Canton Lucerna. “Certamente anche se impossibilitati a festeggiare, non mancherà il ricordo insieme alle gioie e alle molteplici sofferenze che ci hanno accompagnato in questi anni”, spiega don Basile che ricorda l’impegno di tanti italiani per dare vita al Centro: “disponibilità concreta e gratuita a eseguire molti dei lavori del nascente Centro Papa Giovanni”. La storia della Missione Cattolica di Lingua Italiana nel Canton Lucerna prende avvio nel lontano  1894 con p. Giocondo da Vaglio, religioso cappuccino, che giunse a Lucerna «per prestare l’occorrente servizio spirituale agli operai italiani». La Missione Cattolica Italiana viene ufficialmente costituita nel 1962: l'attuale Mci del Canton Lucerna è nata nel 2011 dopo il raggruppamento delle Missioni Cattoliche Italiane di Emmenbrücke e di Lucerna. (Raffaele Iaria)

MCI Canton Lucerna: il coronavirus e gli italiani

25 Novembre 2020 - Lucerna - Le Missioni Cattoliche di Lingua Italiana rappresentano un pezzo di patria per gli italiani all’estero. Esse continuano ad offrire soprattutto in questo periodo di pandemia la possibilità di coltivare ed esprimere la propria Fede secondo le loro tradizioni e origini. Il nostro compito come Comunità di Lingua italiana è quello di continuare a seguire pastoralmente (ma non solo) gli italiani per dare loro un sostegno e aiuto spirituale e non lasciarli soli in questo momento di difficoltà.  Questo tempo del Covid-19 sta incidendo in modo essenziale non solo nella nostra vita quotidiana, ma anche nel nostro modo di vivere. La sfida delle MCLI consiste nel trovare nuove forme e/o alternative che faccino riscoprire il valore del nostro essere e dell’essere Comunità in questo tempo, dove i bisogni fondamentali degli esseri umani sono stati catapultati: il bisogno di sicurezza e protezione, di appartenenza, di affetto e d’identificazione, di successo, il bisogno di realizzazione di sé.  Abbiamo perso il controllo della nostra vita e a questa cosa non eravamo pronti.  Questo lo si nota ancora di più in Svizzera, paese ricco e di grandi opportunità. Trovare nuove forme, che possano dare in questo tempo di lontananza fisica lo stesso un messaggio di speranza, di vicinanza umana e nello stesso tempo non perdere il coraggio di credere in un futuro migliore, è una grande sfida anche per noi che abitiamo in Svizzera. Abbiamo cercato e cerchiamo di accogliere questa sfida come dono, come un’opportunità di apprendimento. In questi mesi c’è stato un continuo bisogno di sapersi adattare alle nuove circostanze, essere flessibili e aperti per le nuove situazioni, disposizioni della Diocesi di Basilea che cambiano, misure di sicurezza del Consiglio Federale di Berna che vengono emanate quasi quotidianamente.  Questa situazione ci ha fatto capire, che non siamo preparati a superare delle possibili crisi che ci riportano all’essenzialità. “Siamo tutti nella stessa barca”: le paure, le insicurezze, le mancanze d’affetto dei familiari, la mancanza di prospettive, rende l’intera umanità fragile ed inerme. Per chi ha famigliari in Italia, il non poter più partire spontaneamente come lo faceva prima, il non poter dare un abbraccio di conforto ai propri cari e il non sapere quando ci sarà la prossima possibilità per incontrarsi, aggiunge una amarezza profonda a tutta questa situazione. La capacità di resistere a queste tensioni non è del tutto facile. Riscontriamo  nelle persone un forte bisogno di ascolto, di raccontarsi, di comunicare per poter elaborare questi sentimenti. Avere in un paese straniero un punto di riferimento, dove le tradizioni, la cultura, il modo di pensare e di vivere viene capito e condiviso, in una comunità dove ci si conosce a vicenda, dove si possono creare rapporti di fiducia, amicizia e fratellanza reciproca più profonda, rappresenta di per sé già un grande sostegno morale. La cosa che riteniamo più importante in questo tempo è proprio il concedersi nell’ascolto, il telefonarsi a vicenda, avere un’attenzione particolare per il nostro prossimo bisognoso, condividere quello che ci opprime. Fare delle segnalazioni delle persone o famiglie che vivono un disagio, in modo da poter essere contattate direttamente dal nostro sacerdote italiano. Questi sono degli obiettivi importante che continuiamo a perseguire con un’attenzione particolare. Il Covid 19 sta insegnando a tutti noi come le tecnologie mediatiche, accompagnate con della creatività, possono essere una grande opportunità per aiutare a raggiungere questa sfida ed essere vicini nella lontananza in tempo reale. Ecco in sintesi alcune attività di accompagnamento che attualmente stiamo ugualmente portando avanti anche se si deve rispettare il piano di protezione Covid e non sarà possibile superare il nr di 50 presenze (sia per le Messe che per gli incontri di Comunità ). Festa degli anniversari di Matrimonio: sono state annullate le attività in presenza durante le celebrazioni. Le coppie verranno pubblicate sul nostro prossimo bollettino parrocchiale e riceveranno un presente con una preghiera da pregare in famiglia. Durante la celebrazione della Festa del Cristo Re si leggerà una Preghiera dei fedeli con un’attenzione particolare a tutte le coppie di sposi che durante quest’anno hanno celebrato un giubileo di Matrimonio. Ritiro Spirituale di Avvento nel 1° sabato di Avvento con la presenza di don Gabriele Diener della Diocesi di Lugano sulla tematica “Il Natale: annuncio e prefigurazione della Pasqua”. Purtroppo la limitazione del nr di presenti (max 50 persone) ci obbligherà a trasmetterlo via streaming. Natale dei Pensionati: verrà eliminato il pranzo. Si festeggerà martedì 8.12.2020, festa dell’Immacolata, con la celebrazione della Santa Messa e con una tombolata (seguendo il concetto di protezione Covid); alla fine verranno consegnati dei panettoni da portare a casa ma non sarà possibile nessun aperitivo comunitario. Natale dei bambini: Verranno annullati i festeggiamenti con tutta la Comunità: ci saranno dei semplici festeggiamenti durante l’Oratorio del Mercoledì con la presenza di San Nicolao e una donazione di un panettone a tutti i bambini da portare a casa. Veglia di Natale e Festa di Natale: Verranno celebrate diverse funzioni in diversi orari e zone pastorali del Cantone di Lucerna. Abbiamo pensato di celebrare altre Sante Messe visto che il nr. massimo consentito di fedeli rimane sempre 50 persone. 10° anniversario del nostro Centro Papa Giovanni e festa della Missione: Domenica 31.1.2021 si svolgerà la celebrazione della Santa Messa con la presenza del vescovo ausiliare della Diocesi di Basilea Mons. Denis Theurriat e con l’invito ai futuri sposi e alle loro famiglie. Era previsto anche di invitare tutti gli operai (più di 100) che gratuitamente 10 anni fa si sono spesi per la realizzazione del nostro Centro Papa Giovanni in Emmenbrücke ma sarà tutto rinviato. Non sappiamo ancora comunque come potremo celebrare questo importante giubileo della nostra Comunità di Missione visto le restrizioni che attualmente abbiamo. Per quest’anno faremo qualche cosa di semplice. Vangelo-in-casa “online” formazione cristiana con i collaboratori “online” (Silvana Pisaturo, Presidente del Consiglio Pastorale della Missione Cattolica di Lingua Italiana nel Canton Lucerna