24 Agosto 2020 - Villa Literno - Oggi, a 31 anni dalla sua morte, la Comunità di Sant’Egidio ricorda Jerry Essan Masslo, il profugo sudafricano che alla fine degli anni Ottanta, fu ucciso per rapina nella povera baracca dove viveva insieme ai suoi compagni per la raccolta dei pomodori. Il suo omicidio commosse l’Italia provocando la prima grande manifestazione antirazzista dell’ottobre 1989 e suggerendo i primi provvedimenti legislativi nei confronti degli immigrati. "In un tempo difficile, a causa della pandemia, non vogliamo dimenticare - spiega la Comunità - il gravissimo problema dei braccianti stranieri sfruttati nelle campagne e costretti a vivere in alloggi più che precari. Un dramma a cui, a differenza di colf e badanti, il recente decreto ha potuto dare solo una risposta molto parziale, anche se, significativamente, proprio in Campania si è registrato il maggior numero di regolarizzazioni per i lavoratori agricoli. E restano soprattutto sentimenti di intolleranza e di xenofobia che occorre sempre condannare se si vuole costruire, per tutti, un futuro di pace, di giustizia e di integrazione".
Masslo sarà ricordato oggi pomeriggio alle 17.30 al cimitero di Villa Literno, dove, davanti alla sua tomba la Comunità di sant'Egidio, sindacati e associazioni locali, daranno luogo ad una sua commemorazione, a cui seguirà una veglia di preghiera in ricordo anche dei tanti migranti morti, in diverse circostanze, mentre erano in Italia al lavoro nei campi.