Tag: Italiani nel mondo

Usa: nasce il Premio “Italiani per il futuro

13 Luglio 2022 - Roma - Con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia negli Stati Uniti nasce il Concorso nazionale Premio New York di Poesia “Italiani per il futuro”. Ispirato dal tema scelto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) per la XXII settimana della lingua italiana nel mondo: “L’Italiano e i giovani” e dalla 40esima edizione della serata di lettura di poesie in lingua vernacolare siciliana organizzata dal Castel del Golfo Social Club a Brooklyn, il Premio è destinato a testi sia in lingua italiana sia in uno dei dialetti ancora parlati dalle comunità italiane negli USA. Le fasce d’età ufficiali previste dal Concorso sono tre: fino ai 12 anni; dai 13 ai 19; dai 20 ai 35. Gli ultra-trentacinquenni sono comunque invitati a partecipare come categoria fuori concorso, i cui migliori elaborati saranno pubblicati nel volume che raccoglierà le liriche vincitrici e le menzioni onorevoli. La Giuria del Premio è presieduta dal Direttore dell’Istituto Italiano di cultura di New York, Fabio Finotti, e composta da poeti, poetesse, artisti ed esponenti del mondo universitario e della comunità. In rappresentanza delle tre istituzioni che lo hanno creato, il Comitato organizzatore è formato dal Direttore Fabio Finotti, dal Dean del John D. Calandra Italian American Institute del CUNY, Anthony Julian Tamburri, e dalla V. Segretaria generale del CGIE, Silvana Mangione, che lo presiede. La City University of New York è il più grande sistema universitario urbano degli USA, con 25 campus nella Città di New York, che hanno formato finora 13 Premi Nobel. Gli elaborati andranno indirizzati all’Istituto italiano di Cultura: 686 Park Avenue, New York, NY 10065 entro il 10 settembre.

Dalla beatificazione di un sardo in Argentina una lezione sull’essere Chiesa

12 Luglio 2022 -

La beatificazione il 2 luglio scorso a Oran, in Argentina, di padre Giovanni Antonio Solinas, nativo di Oliena nella diocesi di Nuoro, e con lui di don Pietro Ortiz de Zarate, non può essere configurata solo come una splendida testimonianza di un martire della fede, risalente tra l’altro al 1683. Non sappiamo molto di loro, e neanche dei 18 indios che hanno pagato il loro stesso prezzo di sangue. Eppure il giorno della beatificazione, nella gente, sembrava emergere non un sentimento di distacco, frutto della lontananza dal tempo del martirio, ma piuttosto un’appartenenza viscerale e un coinvolgimento emotivo verso l’evento che mi ha interrogato come vescovo, e con me anche tutto il gruppo della Diocesi di Nuoro, composto da venti persone tra laici, sacerdoti e seminaristi.

Interroga non solo la suggestiva e festosa partecipazione – che in America Latina non è una novità – ma il senso di Chiesa che in essa vi era presente e si manifestava. Noi occidentali, generalmente attrezzati con una razionalità imperturbabile, siamo stati letteralmente spiazzati, persino travolti emotivamente davanti a uno spettacolo di popolo, a uno spettacolo ecclesiale. Sì, perché a emergere e a manifestarsi è stata una Chiesa, un popolo di battezzati convinti e, in mezzo a loro e con loro, i pastori - vescovi, sacerdoti e diaconi - riconosciuti spontaneamente come guide, senza fatica e senza logiche divisive.

Uno spettacolo di fede, prima di tutto, perché a emergere è stato il popolo. Parole e gesti, nella preghiera come nel canto, non facevano altro, ogni volta, che rivelare una sintonia genuina e intensa tra la fede e la vita della gente. Ho riscoperto nuovamente che la fede semplice non è un’assurdità. La fede semplice è sempre vitale, una linfa – nutrimento e vigore insieme – che colma spazi e copre interstizi irraggiungibili dalle sole logiche della razionalità. Essa è passionale perché coinvolge, autentica perché non ha calcoli né maschere. E ricorda l’insegnamento di sant’Agostino, quando scrive: «Se non hai capito, credi! L’intelligenza è il frutto della fede. Non cercare dunque di capire per credere, ma credi per capire, perché se non crederete non capirete».

Questa fede, lo dico come europeo, ci manca. E recuperarla ci farebbe bene, anche perché non stride con la sapienza della mente, se questa è ispirata dal cuore. Il nostro popolo di battezzati va oggi aiutato a recuperare la fede come un investimento 'popolare', cioè carico di segni e simboli che, nell’affidamento semplice a Dio, ne riscoprano anche il suo senso comunitario e l’esigenza dell’aggregazione ecclesiale e sociale.

In Argentina, nella sua parte forse più povera – quella del nord, che confina con la Bolivia – ho visto gente felice di appartenere al popolo di Dio. Ho incontrato molti volti provati a causa della povertà materiale, quanto mai reale ed evidente, ma ho sempre visto volti che si accendevano di luce quando sentivano parlare di Dio; facce libere e accoglienti, piene di gratitudine.

Ecco perché una Chiesa di popolo ci salverà sempre. Una Chiesa dove non si applicano le logiche del mondo – quelle che ci dicono che l’istituzione e il carisma non vanno mai d’accordo – ma piuttosto che crede in quello che ci insegna il Concilio Vaticano II, quando ci ricorda che il popolo di Dio è sempre un popolo profetico.

Ho colto dalla gente la consapevolezza che l’Argentina attuale, logorata da una crisi economica drammatica, merita una Chiesa che recuperi la forza di una profezia popolare, a difesa cioè del popolo. Oggi, con un’inflazione galoppante e con un tasso di cambio della moneta libero ma illegale, seppur tollerato dallo Stato, nulla appare certo e nulla di buono sembra promettere il prossimo futuro. La gente, il popolo, sente di poter contare sulla Chiesa come l’unica vera carta di credito, che non va sprecata. Ed è un altro insegnamento, un altro appello che può e deve risuonare in ogni parte del mondo. (mons. Antonello Mura  - Vescovo di Nuoro e Lanusei)

Il Comites Londra a Bedford per incontrare la comunità italiana

30 Giugno 2022 -
Londra - Il Comites di Londra sarà a Bedford sabato 9 luglio per incontrare gli esponenti della comunità italiana dell’area. L’iniziativa rientra nella volontà del nuovo consiglio di essere sempre più presente nei luoghi in cui opera e offre il proprio supporto, spiegano i promotori.
Dalle ore 14 i consiglieri del Comites Londra saranno presso la Chiesa Italiana S. Francesca Cabrini (10 Woburn Rd, Bedford MK40 1EG) dandosi appuntamento con coloro che vivono e lavorano lì, responsabili di associazioni e organismi pubblici del luogo, tra i quali il Console Onorario a Bedford, Gaetano Moliterno.
La giornata si aprirà alle ore 11 con la seduta ordinaria che verrà trasmessa anche in diretta sul profilo Facebook del Comites Londra. Tra i punti all’ordine del giorno l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, aggiornamenti sui progetti in corso, discussione su nuove proposte di progetti ricevuti dal Comites, relazione del gruppo di lavoro sui servizi consolari. La chiusura dei lavori è prevista per le ore 13. Coloro che volessero prendere parte in presenza, potranno scrivere a segreteria@comiteslondra.info con i propri dati, permettendo così allo stesso Comites di organizzare al meglio l’accoglienza del pubblico.

“Informazione senza confini”: un convegno al Senato

28 Giugno 2022 - Roma - “Informazione senza confini” è stato il tema dell’incontro svoltosi ieri al Senato e promosso dalla senatrice, eletta all'estero, Laura Garavini, che nel suo intervento introduttivo ha evidenziando – citando il Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes – che negli ultimi “15 anni la comunità italiana è radicalmente cambiata, si è registrato un +85% di nuova emigrazione italiana. La comunità italiana all’estero – ha detto - è totalmente diversa rispetto ad alcune decine di anni fa, è un’emigrazione più attrezzata nell’utilizzo della nuova tecnologia e anche l’informazione è cambiata di conseguenza, con notizie in tempo reale, sul cellulare, sui media online”. Il convegno ha visto la presenza di tante testate italiane edite soprattutto in Europa e testate edite in Italia diffuse prevalentemente all'estero. Lo scopo del convegno è stato quello di far conoscere realtà considerate “di nicchia” ma al servizio delle comunità italiane all’estero. L’informazione – ha sottolineato nel suo saluto iniziale il sottosegretario con delega all’editoria Giuseppe Moles -  rappresenta “un bene pubblico” e  “il dovere del governo è quello di considerare questo come un bene pubblico essenziale. Essenziale soprattutto per una democrazia liberale. E va tutelato”. E poi il ruolo che queste testate hanno per promuovere l’Italia nel mondo: “Se i media italiani fanno questo la nostra editoria all’estero deve essere sostenuta e tutelata. Sia perché rappresenta un ponte, sia perché è uno strumento di mediazione culturale e anche perché garantisce l’esercizio dei diritti democratici degli italiani all’estero, che votano ed è cruciale dargli tutte le informazioni necessarie”. E’ importante – ha quindi evidenziato Fabrizio Ferragni di Rai Italia - che i nostri connazionali all’estero siano “completamente informati. Noi abbiamo unito due realtà, tra cui Rai Italia, che si trasformerà e diventerà - da ottobre – ‘Rai Italy’, che sarà bilingue, italiano e inglese. Ma in realtà, le trasmissioni italiane di Rai Italia sono già sottotitolate in inglese da una settimana. Tutto ciò potrà favorire la ripresa del nostro paese”. A raccontare la loro esperienza diversi giornalisti: Lorenzo Pedicini di Radio Cosmo in Germania, già radio Colonia; Phil Baglini di London One Radio a Londra, l’unica radio italiana in Gran Bretagna; Lorenzo Ponzo, Direttore di Hitalia, radio italiana operante in Belgio e sempre dal Belgio Pietro Lunetto, direttore di Radio Mir; Filippo Giuffrida di Radiocom.tv e dall’Irlanda Maurizio Pittau di Radio Dublino. E ancora Maurizio Tomasi, direttore della Rivista Trentini nel Mondo, Maria Bernasconi del settimanale L'Eco in Svizzera, Maria Grazia Galati di PassaParola Magazine in Lussemburgo e Isabella Liberatori dell’agenzia 9Colonne.

“Italiani nel mondo. E la Chiesa con loro”: martedì l’ultima puntata

24 Giugno 2022 - Milano - Martedì 28 giugno 2022 andrà in onda - su Radio Mater dalle ore 17.30 alle ore 18.30 - l’ultima puntata, prima della pausa estiva, de «Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro». La trasmissione presenta alcune Missioni cattoliche italiane, soprattutto europee. Due gli ospiti che dialogheranno con Massimo Pavanello, sacerdote della diocesi di Milano, ideatore e conduttore della rubrica, con la consulenza della Fondazione Migrantes. Col primo, don Domenico Locatelli, si parlerà di connazionali che rientrano in patria. Un’esperienza che ha vissuto direttamente. Da qualche anno è parroco di Montello (Bg), ma in precedenza è stato missionario con gli italiani in Svizzera e Belgio, oltre che direttore dell'Ufficio nazionale Migrantes per la pastorale con gli Italiani nel Mondo. La seconda ospite sarà Maria Grazia Galati che vive a Lussemburgo. È co-fondatrice della rivista «PassaParola Magazine». Tiene anche una rubrica radiofonica di lingua e cultura italiana. La giornalista presenterà una produzione, ora in via di montaggio, dal titolo: «L’arrivée de la jeunesse». Il docufilm racconta un secolo di immigrazione italiana nel Granducato. La pellicola ha ricevuto pure una sovvenzione della Chiesa italiana attraverso i fondi 8xmille. Il tema trattato dal film, arricchisce il bouquet che vede Esch-sur-Alzette, seconda città del Lussemburgo, Capitale europea della cultura 2022.

Radio Mater si può ascoltare - in Italia - attraverso la radio (sia in Fm sia in Dab) o la televisione (Digitale terrestre - Canale 403). In tutto il mondo, scaricando la app dedicata; oppure, all’indirizzo internet https://www.radiomater.org/it/streaming.htm

Valle d’Aosta: oggi primo incontro dedicato agli italiani nel mondo

21 Giugno 2022 - Aosta - Si terrà questa sera alle ore 18, nella sala conferenze della Biblioteca regionale di Aosta, il primo dei quattro incontri della rassegna "Autour de la Rencontre", promossa dalla Presidenza della Regione nell' ambito delle manifestazioni della 46ª Rencontre Valdôtaine di Fénis. Questo primo appuntamento sarà dedicato agli italiani all'estero e avrà come tema "La recente emigrazione degli Italiani ". Interverranno Delfina Licata , curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes e di Michela Ceccarelli , autrice di Émigrés 2.0 e responsabile della ricerca sulla recente emigrazione nell' ambito del progetto " La Mémoire de l' émigration ". Nelle prossime serate le conferenze " Les émigrés et l' éducation: les Pro Schola de Champdepraz et de Challand-Saint-Victor ", in programma l'8 luglio, " Entre montagne, mer et mine : une émigration de retour " il 22 luglio e " La mobilità nelle Alpi del XV secolo " il 29 luglio. A moderare gli incontri  Alessandro Celi , coordinatore del progetto " La Mémoire de l' émigration".

Brexit e diritti degli italiani in UK: il Comites Londra presenta un rapporto

10 Giugno 2022 - Londra - E’ stato presentato il nuovo rapporto redatto dal Comites Londra focalizzato sui diritti degli italiani nel Regno Unito in questa fase di post Brexit. La presentazione si è svolta presso il Consolato Generale d’Italia a Londra, dove a fare gli onori di casa c’era il Console Diego Solinas, oltre alla curatrice Manuela Travaglini che ha supervisionato il progetto, Pietro Molle, presidente del Comites nel periodo dello svolgimento dello stesso, e l’attuale presidente Alessandro Gaglione.  Per motivi personali non era presente l’altro curatore del rapporto, Matteo Scarano, il quale ha esaminato la rispondenza delle norme sulla libera circolazione previste dalla Direttiva 38/2004 e dal Regolamento 883/2004, mettendo in luce le contraddizioni e le incongruenze strutturali che queste norme presentano nel Withdrawal Agreement. Tali contraddittorietà sono state fatte presenti al gruppo dei negoziatori europei, tramite l’Ambasciata italiana a Londra mentre essa stessa seguiva le trattative passo passo. Nella seconda parte dello studio, Manuela Travaglini ( (avvocato, consulente dell’Ambasciata in materia di Brexit e diritti dei cittadini) ha analizzato le implicazioni del Withdrawal Agreement e del Trade and Cooperation Agreement per quanto riguarda le nuove norme in tema di libera circolazione, sicurezza sociale e assistenza sanitaria. La sua analisi permette di capire il peso che queste norme avranno sulla tutela dei diritti non solo dei cittadini comunitari già residenti nel Regno Unito al termine del periodo transitorio e soprattutto nel post Brexit, ma anche sui flussi migratori futuri provenienti dall’Unione Europea. Con questo lavoro, il Comites di Londra - si legge in una nota - esegue uno dei compiti principali assegnati dalla legge istitutiva che è quello di contribuire ad individuare le esigenze di sviluppo sociale, culturale e civile della propria comunità di riferimento, attraverso studi e ricerche.    

Mci Gran Bretagna: le celebrazione per il Giubileo della Regina Elisabetta

6 Giugno 2022 -
Londra – Il Regno Unito e gli Stati del Commonwealth hanno appena concluso le celebrazioni del Giubileo di Platino della Regina Elisabetta II. Per quattro giorni il Paese si è fermato per commemorare i settanta anni di regno della regina più longeva della sua storia. Ieri, domenica 5 Giugno, anche la Comunità della Missione Cattolica Italiana si è radunata nel Centro della Missione di Enfield-Londra per condividere la gioia di milioni di britannici e non nei confronti della loro Regina. La Regina Elisabetta è non soltanto la figura istituzionale più alta del Regno Unito ma anche il punto di riferimento morale e spirituale per tutti i suoi sudditi. Anche presso la comunità Italiana, che nel Regno Unito vanta una presenza di circa 500 mila presenze, la Regina Elisabetta è grandemente stimata e apprezzata. Per celebrare il suo Giubileo di Platino nei quattro giorni di Festa nazionale, nel Regno Unito si sono organizzate più di 16.000 “street party”, la più imponente delle quali è stata quella tenutasi nella Baia di Morecambe nel Lancashire con il suo “Jubilee Lunch Sunday” che ha ospitato circa 5000 persone con 500 tavoli.

Migrantes: a Siena la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo

4 Giugno 2022 - Siena - Sarà presentato lunedì pomeriggio, a Siena, nell' Aula Magna dell' Università per Stranieri, il "Rapporto Italiani nel Mondo" della Fondazione Migrantes. All' incontro parteciperanno il Rettore Tomaso Montanari, l' Arcivescovo di Siena-Colle Val D'Elsa-Montalcino, il card. Paolo Lojudice, l' arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Commissione Cei per le migrazionie della Fondazione Migrantes, mons. Gian Carlo Perego, Delfina Licata, curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo, i professori dell' ateneo Massimo Vedovelli e Monica Barni, Barbara Turchetta dell' Università di Bergamo, e il professor Gabriele Tomei dell' Università di Pisa e del MIT a Boston. Alla realizzazione del Rapporto Italiani nel Mondo, giunto alla XVI edizione, hanno partecipato 75 autori che, dall' Italia e dall' estero, hanno lavorato a 54 saggi.

Mci Europa: lunedì il pellegrinaggio a Banneaux

4 Giugno 2022 - Banneaux - Dopo una lunga pausa a causa della pandemia torna il prossimo lunedì di Pentecoste, nel santuario Mariano di Banneux, il pellegrinaggio delle comunità italiane presenti in Belgio. A presiedere la celebrazione Eucaristica l’arcivescovo emerito di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone. Come di consueto prenderanno parte del pellegrinaggio i pellegrini delle comunità italiane della Vallonia e delle Fiandre e i pellegrini Italiani del Lussemburgo, della Francia e della Germania. Sarà un’occasione di grande gioia ritrovarsi nuovamente insieme e condividere una giornata ricca di spiritualità e convivialità. È ancora vivo il ricordo dell’ultima celebrazione Eucaristica in occasione della Solennità della Pentecoste del 2019 a Banneux:  in quella occasione a presiedere fu mons. Luc Van Looy, da poco nominato cardinale da Papa Francesco. Tutta la comunità Italiana del Belgio si unisce con sentimenti di gioia e riconoscenza esprimendogli i più sinceri auguri. (Gianluca Loperfido)