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L’accoglienza di domani”: un convegno per presentare le sette proposte di Europasilo per i diritti di rifugiati e richiedenti asilo

14 Aprile 2021 - Roma - Rilanciare il sistema di asilo in Italia partendo da sette proposte concrete per riformare a fondo il funzionamento dell’accoglienza e integrazione in Italia. È questo l’obiettivo del convegno “L’accoglienza di Domani” che la rete nazionale per il diritto d’asilo Europasilo ha organizzato in diretta su Facebook e Youtube nel pomeriggio di venerdì 16 e nella mattinata di sabato 17 aprile. Due giorni di confronti sulle sette tesi che le realtà aderenti hanno lanciato nei giorni scorsi: a partire da un unico e diffuso sistema di accoglienza e integrazione, con la centro il terzo settore, l’attivazione di equipe multidisciplinari sul territorio, un reale sistema di valutazione dei progetti e un vero ente nazionale per il diritto di asilo, sino ad arrivare alla eliminazione dei grandi Centri di accoglienza straordinaria (Cas) di gestione statale. Le 7 tesi, che corrispondono a 7 proposte concrete di cambiamento, verranno discusse con alcune relazioni e una tavola rotonda finale con i principali interlocutori nazionali. “Il convegno – spiega Michele Rossi, coordinatore di Europasilo - non è rivolto solo ad addetti ai lavori ma a chiunque poiché il funzionamento del sistema di accoglienza per i rifugiati è una tematica di importanza politica e sociale”. Ogni posizione nel corso dell’incontro verrà prima presentata da un referente della rete e poi discussa con un esperto di quel settore. Il primo punto del documento di Europasilo riguarda proprio il Sistema unico di accoglienza: a presentarla sarà Gianfranco Schiavone di Ics che poi ne discuterà con Elly Schlein, vicepresidente dell’Emilia-Romagna. La seconda tesi, invece, punta sulla Governance nel sistema di accoglienza e sarà esposta da Luigi Andreini, di Progetto Accoglienza e verrà discussa da Angelo Moretti, dei Piccoli comuni del Welcome. Un rappresentante della Rete dei comuni solidali e del coordinamento “Lo Sai” discuterà con Mimma D’Amico dell’ex Canapificio di Caserta di Sussidiarietà: ruolo del Terzo settore, mentre il professor Massimo Livi Bacci parlerà di Equipe territoriali come risorsa per il territorio insieme a Francesco Camisotti di Cidas. A discutere del Sistema di valutazione sono stati invece chiamati Cristina Molfetta della Fondazione Migrantes e Mursal Moalin Mohamed che è stato migrante ed ora è operatore a Ciac. La sesta presa di posizione sul Superamento dei Cas sarà invece presentata da Rossana Aceti della Coop Il pugno Aperto Cosenza con un rappresentante del Comune di Bologna. L’ultima proposta sull’Ente nazionale per il diritto di asilo verrà discussa da Lidia Vicchio del Moci di e Giuseppe Brescia, parlamentare M5S e presidente della prima commissione alla Camera dei deputati. A conclusione dell’appuntamento, il sabato mattina, si terrà una tavola rotonda dal titolo “Riflessioni, impegni e prospettive sul diritto di asilo in Italia” che sarà moderata dal coordinatore di Europasilo Michele Rossi. A questo confronto saranno presenti: Filippo Miraglia (Tavolo Asilo), Manuela De Marco (Campagna IoAccolgo), Giovanna Cavallo (Cambiare l’ordine delle cose), Virginia Costa (Servizio centrale Sai), Barbara Sorgoni (UniTorino), Matteo Biffoni (Anci) e Matteo Mauri (ex Viceministro agli interni). Le conclusioni del convegno saranno tirate da un rappresentante del Ministero dell’Interno.    

Acli: Ius soli legge di civiltà che dovrebbe appartenere a tutto il Parlamento

31 Marzo 2021 - Roma - «Le leggi di civiltà dovrebbero appartenere a tutto il Parlamento, ancor più se si tratta di un Governo dichiaratamente europeista. Non impegnarsi proprio oggi sullo ius soli sarebbe una contraddizione in termini». Lo scrivono in una nota  le Acli evidenziando che «la legge sulla cittadinanza giace in Parlamento da venti anni. Quanti giri di giostra dobbiamo ancora aspettare perché il nostro Paese si doti di una legge adeguata all’attuale situazione?», si chiedono le Acli, ricordando che «nelle scuole del nostro Paese, l’incidenza degli alunni stranieri è del 10%; degli 860.000 studenti il 64,4% è nato in Italia e in molti casi l’unica lingua che parla è l’italiano». «Oltre al diritto allo studio e allo sport, auspichiamo che a questi ragazzi sia data finalmente la cittadinanza, per creare cittadini del domani a 360° e non persone rancorose in attesa di una legge di civiltà», proseguono la nota: «il Parlamento e il Governo si pongano l’obiettivo di promuovere una riforma organica sull’immigrazione partendo dal principio che essa non è un inciampo della storia ma è parte integrante della vicenda umana». «Un Paese che sa guardare al suo futuro – concludono le Acli – non discrimina e non respinge ma accoglie e integra».  

Min. Istruzione – UNHCR: promuovere nella scuola i temi dell’accoglienza, dell’inclusione e della solidarietà internazionale

25 Marzo 2021 -

Roma – Un protocollo d’intesa fra il Ministero dell’Istruzione e l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) che consolida la collaborazione già avviata nel 2016 per promuovere nella scuola i temi dell’accoglienza, dell’inclusione e della solidarietà internazionale. Lo hanno siglato il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e la rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino, Chiara Cardoletti. L’intesa prevede la realizzazione di attività di sensibilizzazione per le studentesse e gli studenti sui temi dell’inclusione e della solidarietà internazionale, anche nell’ambito del dialogo interculturale e dell’educazione allo sviluppo sostenibile, attraverso la realizzazione di progetti specifici. «Troppe diseguaglianze ci sono ancora fra le diverse aree geografiche del mondo, sia sul piano dei diritti individuali, che del benessere sociale. Bisogna intervenire, partendo dai più fragili», afferma Bianchi: «La scuola ha un ruolo determinante: deve essere motore dello sviluppo e dell’eguaglianza sociale. Educare i nostri giovani alla solidarietà – valore fondante della democrazia – vuol dire insegnare alle ragazze e ai ragazzi a tendere la mano a chi è più debole. Questo è un dovere, anzi una necessità – aggiunge il Ministro, – perché solo così potremo lavorare insieme per una società priva di discriminazioni, più giusta e costruire un nuovo sviluppo umanamente sostenibile».

«Guerre e persecuzioni hanno costretto alla fuga oltre 80 milioni di persone nel mondo. L’85% di loro vive in Paesi poveri. Su questo è importante diffondere una prospettiva globale, conoscere le crisi umanitarie e i Paesi che maggiormente aiutano i rifugiati», commenta Cardoletti, precisando che «con questa collaborazione vogliamo offrire a insegnanti e studenti gli strumenti per comprendere la realtà dei rifugiati, per abbracciare il modello di una società inclusiva e solidale nei confronti di chi è stato costretto a lasciare tutto, scuola inclusa». L’obiettivo a lungo termine delle attività che verranno realizzate congiuntamente è quello di favorire la conoscenza delle realtà che portano un individuo a diventare rifugiato e di promuovere una migliore integrazione e coesistenza con le comunità locali.

Msna: un vademecum sull’accoglienza

24 Marzo 2021 -

Roma - È stato inviato a tutte le prefetture con una circolare firmata dal capo dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione del Ministero dell'Interno , Michele di Bari il vademecum operativo per fornire ai soggetti coinvolti nell'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati le indicazioni sulle procedure e sulle buone prassi da seguire nelle prime fasi.

Il nuovo strumento, riferisce il Viminale, è stato elaborato dal dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione con il supporto dell'Ufficio Europeo di Sostegno per l'Asilo (Easo), e la collaborazione di dipartimento di Pubblica Sicurezza, Servizio Centrale del Sistema di Accoglienza e Integrazione (Sai), ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Direzione generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione), Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM).

Nel documento sono date le indicazioni sulle procedure di accoglienza dei minori a seguito di rintraccio sul territorio e di sbarco.

In particolare, sono "illustrate le procedure per la regolarizzazione del minore e la sua integrazione, nonché la procedura di Dublino per la determinazione dello Stato membro responsabile dell’esame della domanda di protezione internazionale e la gestione dei casi di vittime di tratta degli esseri umani".

Oxfam: “stop a costruzione nuovi campi nelle isole greche, serve radicale cambio di rotta”

19 Marzo 2021 - Roma - Un appello all’Unione europea “per un radicale cambio di rotta, che implichi uno stop definitivo alla costruzione di nuovi campi nelle isole greche, come prevede proprio il nuovo Patto europeo”. Lo chiede  Oxfam, a 5 anni esatti dall’annuncio dell’accordo tra Ue e Turchia: “Siamo di fronte a un totale fallimento delle politiche europee sulla gestione dei flussi migratori, che hanno di fatto calpestato i diritti fondamentali di decine di migliaia di innocenti. Da allora, infatti, non è passato un giorno senza che moltissime famiglie rimanessero intrappolate nei campi sulle isole greche, in condizioni disumane”. In occasione “dell’infausto anniversario di un accordo, nato con l’esplicito obiettivo di bloccare i migranti in Grecia per poi rispedirli indietro verso la Turchia” Oxfam ricorda che questo tipo di politica “non ha prodotto altro che condizioni di vita spaventose, episodi di violenza sui migranti alle frontiere e ritardi enormi nelle richieste di asilo, rendendole impossibili in molti casi”. Tutto questo nonostante le famiglie arrivate sulle isole greche provenissero spesso da Paesi in conflitto da molti anni, come Siria, Afghanistan o Iraq. Nel 2021 gli arrivi in Grecia sono stati 1.068 di cui 566 via mare. Dopo l’incendio che ad agosto 2020 ha devastato il centro di Moria, nel nuovo campo di Mavravoni a Lesbo, quasi 8mila persone – in maggioranza famiglie con bambini piccoli – nonostante il freddo invernale vivono in tende anche solo a 20 metri dal mare, senza riscaldamento per le inondazioni e i blackout. “Nonostante questo palese fallimento – sottolinea Oxfam -, il nuovo Patto Ue sulla migrazione, presentato lo scorso settembre, non fa che seguire lo stesso approccio di chiusura ed esternalizzazione delle frontiere europee inaugurato con l’accordo Ue-Turchia”.​  

FOCSIV: “A Scuola per una società senza discriminazioni”

18 Marzo 2021 - Roma - In occasione della prossima XVII Settimana di azione contro il razzismo, prevista dal 21 al 27 marzo 2021, è stato avviato il progetto FOCSIV “A scuola per una società senza discriminazioni”, con la collaborazione di Comi – Cooperazione per il mondo in via di sviluppo, socio romano della Federazione, e finanziato da UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, l’ufficio deputato dallo Stato italiano a garantire il diritto alla parità di trattamento di tutte le persone, indipendentemente dalla origine etnica o razziale, dalla loro età, dal loro credo religioso, dal loro orientamento sessuale, dalla loro identità di genere o dal fatto di essere persone con disabilità. Il progetto - spiegano i promotori - vuole essere una risposta concreta ai fenomeni di razzismo e alle situazioni di discriminazione che si verificano in Italia e che non favoriscono lo sviluppo e la crescita di comunità e società inclusive, giuste e pacifiche permeate da una cultura etica e di valori sociali positivi. Il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole sul territorio nazionale e la realizzazione di progetti ed iniziative culturali volte all’informazione e sensibilizzazione contraddistinguono l’impegno di FOCSIV e di Comi, «consapevoli della necessità strategica di rispondere con attività concrete ai bisogni immediati, ponendo, nello stesso tempo, le basi per cambiamenti sostenibili di lungo periodo». Il coinvolgimento delle scuole, luogo di formazione e di incontro per eccellenza, caratterizza l’azione della Federazione per educare e responsabilizzare i cittadini di oggi e di domani al cambiamento, verso una società che riconosca e garantisca i diritti altrui e nella quale la diversità sia un valore aggiunto di crescita personale. I giovani studenti ed i docenti saranno coinvolti, in modo partecipativo, in percorsi didattici ed educativi trasversali e interdisciplinari che proseguiranno altresì oltre la XVII Settimana contro il razzismo. Grazie anche alle associazioni della diaspora straniera in Italia, con le quali i promotori collaborano da tempo, sarà promosso l’avvio di un rapporto virtuoso di interconnessione tra le scuole e gli attori sociali dei territori coinvolti, attuando un approccio integrato all’accoglienza e all’integrazione. Sono, inoltre, previste attività di divulgazione, diffusione e visibilità dei contenuti dell’iniziativa come, ad esempio, una Campagna di comunicazione sui social, la realizzazione di un Caffè letterario digitale ed un evento finale in diretta su Facebook sabato 27 marzo 2021.      

Patto Migrazioni e Asilo al centro del dialogo tra i Ministri dell’interno di Italia e Francia

18 Marzo 2021 - Roma - La trattativa europea per il nuovo Patto migrazione e Asilo è stata tra gli argomenti al centro dell'incontro, a Parigi, tra i ministri dell'Interno italiano, Luciana Lamorgese e l'omologo francese Gérald Darmanin. Il nuovo Patto migrazione e Asilo, ha sottolineato la responsabile del Viminale, «deve rappresentare un giusto punto di equilibrio tra le responsabilità attribuite ai Paesi membri di primo ingresso e gli strumenti di solidarietà messi in campo dagli altri Stati». In attesa della definizione del Patto, secondo la posizione italiana rappresentata dal ministro Lamorgese al collega francese, «è prioritario raggiungere un consenso tra gli Stati più volenterosi su un nuovo meccanismo di solidarietà fondato principalmente su di una ‘relocation’ a favore dei migranti salvati in mare che sbarcano in seguito ad eventi Sar. Il meccanismo condiviso a Malta – che ha dato ottimi risultati nel 2019 grazie anche a un forte impegno della Francia – è infatti sospeso da troppo tempo, anche a causa della pandemia, mentre continuano gli arrivi via mare». Sono stati esaminati anche i rapporti bilaterali relativi alla gestione della frontiera interna: «La collaborazione e la comprensione reciproca ora sono complete come sta dimostrando l’operatività della Brigata mista italo-francese in funzione di potenziamento dell’attività di contrasto dell’immigrazione irregolare da parte delle forze di polizia», ha concluso il ministro Lamorgese.  

Palermo: giovedì la presentazione del Rapporto Immigrazione Caritas e Migrantes

16 Marzo 2021 - Palermo - Forte della sua missione, da 29 anni la Fondazione Migrantes e la Caritas Italiana dedicano un volume di studi al tema dell’immigrazione straniera in Italia, dando ampio risalto agli aspetti qualitativi, statistici e pastorali. L’edizione di quest’anno vede rafforzarsi la sua componente di riflessione pastorale, vero tratto identificativo di questa pubblicazione ed ha per titolo, con riferimento al messaggio di Papa Francesco per la GMMR 2020, “Conoscere per comprendere”. E questo tema sarà al centro della presentazione del Rapporto che sarà presentato giovedì su iniziativa degli uffici Caritas e Migrantes della diocesi di Palermo. «Le migrazioni - spiegano i promotori - vanno raccontate bene, secondo verità e secondo responsabilità, poiché il divario tra la rappresentazione e la realtà sta diventando pericolosamente importante. Panico morale e crisi migratoria sono le parole chiave che rappresentano il fenomeno. Strutturalità e necessarietà sono invece le parole che ci consegnano i dati del Rapporto». Le informazioni che verranno comunicate attraverso il webinar di giovedì 18 marzo «ci aiuteranno a capire che è arrivato il tempo in cui occorre promuovere un coinvolgimento attivo delle persone migranti e dei cittadini stranieri residenti in Italia nella narrazione mediatica della mobilità umana evitando il rischio del rifiuto e della discriminazione, quando non di vero e proprio hate speech, o ancora di rappresentazioni stereotipate, che contribuiscono ad alimentare un’immagine negativa delle loro comunità di appartenenza e atteggiamenti di chiusura rispetto alla differenza etnica e religiosa». Al webinar, on line sui canali social della diocesi interverranno Mario Affronti, Direttore Ufficio Migrantes diocesano, don Sergio Ciresi, Vice Direttore della Caritas diocesana di Palermo, Simone Varisco, storico della Chiesa, Paola Barretta, Ricercatrice e Coordinatrice Ass. Carta di Roma e Giuseppe Savagnone, Direttore Ufficio Pastorale della Cultura della diocesi siciliana. Le conclusioni sono affidate a p. Sergio  Natoli del'Ufficio Migrantes della diocesi di Palermo.  

Vescovi Austria: accogliere famiglie migranti

15 Marzo 2021 - Vienna - Riprendendo le parole di Papa Francesco, la Conferenza Episcopale Austriaca (Öbk), nel documento finale della plenaria primaverile online, ha ribadito che «la tratta di esseri umani è una vergogna per l’umanità che non può essere tollerata, come ha recentemente sottolineato il Papa nella sua enciclica Fratelli tutti». Per i vescovi è importante «rafforzare la cooperazione di tutte le buone forze contro di essa, fornire un sostegno concreto ai sopravvissuti alla tratta di esseri umani, promuovere il loro reinserimento in una vita autodeterminata ed eliminare le cause strutturali della tratta di esseri umani. È necessario adottare misure globali per contrastare le numerose cause della tratta di esseri umani”. In questo senso la Öbk richiama la necessità di «una forte protezione per le vittime e sanzioni elevate per i trafficanti di esseri umani. Più di prima, l’Austria dovrebbe scegliere di orientare la propria politica ai modelli dei Paesi che criminalizzano coloro che beneficiano della prostituzione o di altre forme di sfruttamento sessuale delle vittime della tratta di esseri umani». Inoltre, sottolineano i vescovi, «le norme sul riciclaggio di denaro devono essere rafforzate in modo che il denaro proveniente dalla tratta di esseri umani non possa essere imbiancato, soprattutto non in Austria». Sul tema dei profughi i vescovi hanno lodato la politica austriaca: «Negli ultimi mesi, il governo federale austriaco ha adottato misure concrete per contrastare la difficile situazione dei rifugiati nel nord della Siria, ma anche in Grecia e Bosnia-Erzegovina, ad esempio. Questo necessario aiuto locale come espressione di responsabilità e solidarietà internazionale è espressamente accolto dai vescovi”. Al contempo, la Öbk rinnova al governo austriaco “l’appello affinché accetti le famiglie bisognose di protezione con bambini piccoli e validi motivi per la fuga in Austria come parte di un’ordinata operazione europea di salvataggio. Questo programma di ammissione umanitaria è un’espressione concreta dei valori per i quali l’Europa e il cristianesimo rappresentano».      

Viminale: da inizio anno sbarcate 5.808 persone sulle coste italiane

9 Marzo 2021 - Roma - Sono 5.808 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane da inizio anno. Di questi 754 sono di nazionalità tunisina (13%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Costa d’Avorio (688, 12%), Guinea (531, 9%), Bangladesh (493, 8%), Eritrea (341, 6%), Algeria (288, 5%), Sudan (230, 4%), Egitto (210, 4%), Mali (173, 3%), Marocco (149, 2%) a cui si aggiungono 1.951 persone (34%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione. Il dato, aggiornato alle 8 di questa mattina, è stato diffuso dal ministero degli Interni.