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Migrantes Porto Santa Rufina: una messa con la comunità latino americana

26 Novembre 2021 - Porto Santa Rufina - Nella V Giornata Mondiale dei Poveri, lo scorso 14 novembre, nella parrocchia di San Giovanni Battista a Cesano è stata celebrata la Messa con la comunità latinoamericana. A presiedere la funzione il coordinatore nazionale delle comunità latinoamericane in Italia, don Luis Fernando Lopez Gallego. Con lui sull’altare il parroco padre José Manuel Torres Origel e il diacono Enzo Crialesi, direttore dell’Ufficio Migrantes di Porto-Santa Rufina. Alla celebrazione era presente l’ambasciatore dell'Honduras presso la Santa Sede, Carlos Antonio Cordero. La liturgia è stata animata dal coro femminile del Perù, con i canti della tradizione nazionale dei tanti fedeli che rappresentavano sei nazioni latinoamericane (Messico, Honduras, Argentina, Colombia, Perù, Bolivia). Nell'omelia don Luis Fernando ha invitato la comunità a ritrovare le radici cattoliche specialmente con le Celebrazioni Eucaristiche domenicali e con le feste tradizionali nazionali. Il sacerdote ha richiamato anche le parole di Papa Francesco per questa Giornata: «non voltatevi davanti alle sofferenze, prestate la vostra voce a chi soffre ed è più fragile, noi cristiani dobbiamo essere testimoni di compassione e presenze attente nell'indifferenza diffusa». Prima della benedizione finale don José a invitato tutti a diffondere questa celebrazione che si tiene la seconda domenica del mese in lingua spagnola nella chiesa nel borgo di Cesano, per diventare una comunità che intende integrarsi, portando la bellezza delle tradizioni nella cultura cattolica italiana. Al termine l'ambasciatore Cordero ha salutato con gioia le persone presenti e il direttore Migrantes ha portato i saluti del vescovo, mons. Ruzza, amministratore apostolico di Porto-Santa Rufina.  

Argentina: colletta nazionale di aiuto a migranti e rifugiati

26 Novembre 2021 - Buenos Aires - Seguendo il motto indicato da Papa Francesco per la Giornata mondiale del Migrante 2021, "Verso un ‘noi’ sempre più grande”, si terrà sabato 27 e domenica 28 novembre, in tutte le parrocchie, cappelle, centri missionari e scuole cattoliche dell’Argentina, la Colletta nazionale di aiuto ai Migranti e ai Rifugiati. È organizzata dalla CEMI (Commissione Episcopale dei Migranti e degli Itineranti), dipendente dalla Conferenza Episcopale Argentina. In una nota, ripresa dall’agenzia Fides per questa circostanza, si ricorda che “la pandemia ci ha fatto vivere una delle crisi più dolorose degli ultimi tempi. Tra coloro che hanno sofferto di più per le sue conseguenze ci sono i migranti. Senza un tetto sicuro, senza la sicurezza di un piatto di cibo, con pochissime opportunità di ottenere un lavoro decente. La CEMI lavora da tempo per poter dare una risposta concreta ai loro bisogni”. Dal 1951 infatti la CEMI ha la missione di promuovere e garantire, alla luce della parola di Dio e del Magistero della Chiesa, la dignità e i diritti umani delle persone in situazione di mobilità umana, offrendo loro opportunità concrete di inserimento e di partecipazione nel tessuto sociale argentino. Attraverso la colletta nazionale, circa 5.000 persone migranti, rifugiate e richiedenti asilo potranno essere assistite e accompagnate dalla CEMI e dalle Delegazioni pastorali disseminate in tutto il paese. “La storia del cristianesimo ci insegna che dalle comunità primitive alla nuova evangelizzazione di oggi, il dialogo e l'interculturalità continuano ad essere occasione di crescita nella nostra Chiesa – scrive Padre Flavio Lauria, direttore della rivista del CEMI “Migracion” nell’ultimo numero -. Il dialogo, l'incontro, l'ospitalità diventano poi percorsi per una rinnovata proposta evangelica. I flussi migratori contemporanei costituiscono una vera frontiera missionaria, un'opportunità privilegiata di annunciare Cristo e il Vangelo. Dobbiamo testimoniare concretamente la fede cristiana attraverso la carità e nel profondo rispetto delle altre credenze religiose. Da questo impegno può nascere un futuro migliore, un futuro, come ci dice Francesco, ‘a colori’, costruito in armonia tra molti popoli differenti, attraverso relazioni interculturali che creano una piena armonia tra tutti i popoli”. Tra i sussidi messia disposizione delle comunità per incentivare la colletta, ci sono il messaggio di Papa Francesco, il manifesto, un video da diffondere nei social media.

Viminale: da inizio anno sbarcate 61.476 persone migranti

24 Novembre 2021 - Roma - Sono 61.476 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane da inizio anno. Di questi 15.005 sono di nazionalità tunisina (24%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Egitto (7.352, 12%), Bangladesh (7.257, 12%), Iran (3.665, 6%), Costa d’Avorio (3.469, 6%), Iraq (2.481, 4%), Guinea (2.216, 4%), Marocco (2.117, 3%), Eritrea (2.081, 3%), Siria (1.779, 3%) a cui si aggiungono 14.054 persone (23%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione. Il dato è stato diffuso dal Ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina.

San Vincenzo Terni: un laboratorio di lingua ed informatica per stranieri per integrare e conoscersi

24 Novembre 2021 - Terni - U.N.I.R.E. (Unire Nazioni Insegnando Relazionandosi Emancipandosi) è il progetto della San Vincenzo de’ Paoli di Terni che ha preso il via a fine ottobre e si concluderà a giugno 2022. Un laboratorio di svago e apprendimento in lingua italiana, inglese e francese per adulti, per acquisire la conoscenza dei sistemi digitali al fine di rapportarsi con la Pubblica Amministrazione, per accedere ai vari servizi online e usufruire delle agevolazioni, per le prenotazioni, per proporre candidature di lavoro, per essere in grado di sostenere i figli nella didattica a distanza e a tenere le relazioni con la scuola utilizzando le piattaforme on line. Le lezioni si tengono tutti i mercoledì nei locali della parrocchia di San Gabriele, della parrocchia Sant’Antonio e dell’Emporio Bimbi, e coinvolgono circa 50 persone. Si vuole dare la possibilità alle mamme che frequentano l’Emporio e alle varie conferenze di poter accedere ai servizi ed iniziative che sono state messe in campo dallo Stato, Regione, Provincia e Comune ed Associazioni Caritative nel periodo Covid per alleviare i disagi creatisi per la perdita di lavoro ed altro. Al percorso di apprendimento partecipano, insieme alle mamme assistite dall’Associazione, i vincenziani e i rispettivi figli per un interscambio di esperienze, conoscenze e cultura. La parte nozionistica del progetto sarà integrata da una parte più ludica volta ad esternare ansie e problemi accumulati nel periodo di pandemia e si esprimerà nella produzione di piccole piece teatrali, danza e musica da inserire in uno spettacolo finale come risultato dell’impegno svolto. L’obiettivo è quello di combattere l’analfabetismo digitale aggravato dalla complessità delle procedure e dall’accelerazione della digitalizzazione dei servizi a causa del Covid, nel formare persone che possano a loro volta aiutare ed essere punti di riferimento per altri connazionali che trovano difficoltà nel disbrigo delle varie pratiche e bandi esistenti. Inoltre si vuole approfondire la conoscenza delle varie culture e di farle interagire tra loro, con l’inserimento di giovani per facilitare lo scambio generazionale e, permettendo loro di dimostrare le proprie conoscenze, aumentare la propria autostima. Ulteriore obiettivo è quello di dare maggiore consapevolezza riguardo le norme igieniche e comportamentali da seguire per il contrasto del Covid 19. Il progetto prevede una serie di lezioni in presenza sulle basi dell’uso dei computer per poter accedere a determinati servizi online della Pubblica Amministrazione, per la compilazione di modelli dei bandi, dei certificati, per la compilazione del curriculum e le domande di lavoro, per la partecipazione alle piattaforme per interagire con le scuole e le varie esigenze imposte dalla digitalizzazione dei servizi. I computer utilizzati nel progetto saranno dati in comodato gratuito a quelle persone che ne sono sprovviste per perfezionare quanto appreso ed insegnarlo agli altri. Nel corso degli incontri ci sono momenti dedicati alla conversazione in lingua italiana, inglese e francese, con l’aiuto di tutor madrelingua, per facilitare la conoscenza reciproca, l’integrazione e la conoscenza delle lingue. E’ in programma anche un incontro mensile con un medico che risponderà alle domande delle mamme e spiegherà i principi fondamentali dell’igiene personale e dei comportamenti da seguire per il rispetto dell’altrui incolumità; un incontro mensile con lo psicologo che risponderà ai dubbi delle mamme e darà indicazioni generali su come affrontare le difficoltà della vita senza perdere l’autostima e la serenità personale. A conclusione del progetto è prevista la preparazione e realizzazione di un saggio finale che permetterà di completare l’integrazione del gruppo e di esprimere le proprie emozioni attraverso il canto, la danza e la recitazione. La preparazione sarà affidata a persone professionalmente competenti che nel periodo della pandemia hanno particolarmente sofferto per la perdita del loro lavoro legato al settore dello spettacolo.  

 

Viminale: da inizio anno sbarcate 61.353 persone migranti sulle coste italiane

23 Novembre 2021 - Roma - Sono 61.353 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane da inizio anno. Di questi 14.961 sono di nazionalità tunisina (24%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Egitto (7.352, 12%), Bangladesh (7.257, 12%), Iran (3.665, 6%), Costa d’Avorio (3.469, 6%), Iraq (2.494, 4%), Guinea (2.216, 4%), Marocco (2.117, 3%), Eritrea (2.081, 3%), Siria (1.778, 3%) a cui si aggiungono 13.963 persone (23%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione. Il dato è stato diffuso dal Ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina. Fino ad oggi sono stati 8.764 i minori stranieri non accompagnati ad aver raggiunto il nostro Paese via mare. Il dato è aggiornato a ieri, 22 novembre. I minori stranieri non accompagnati sbarcati sulle coste italiane lungo tutto il 2020 sono stati 4.687, 1.680 nel 2019, 3.536 nel 2018 e 15.779 nel 2017.  

La bimba nata tra le onde

23 Novembre 2021 - Milano - Chissà come si è sentita quella mamma, 31 anni, che ha partorito la sua piccola sul barcone, in mezzo al mare. Un barcone in legno, gravemente danneggiato. Col pericolo di affondare da un momento all’altro. Alle spalle la Libia, l’Inferno del carcere e dei carcerieri. Davanti l’Europa. L’Italia, forse, con una nuova vita, con quella piccola urlante fra le braccia. Stretta alla mamma, stretta sul barcone, in mezzo ad altre decine di persone, in tutto 107. Con altri bambini e altre donne incinta. Nulla però sarà stato più importante di quella piccola vita. E allora bisogna tenere duro. Andare avanti. Per fortuna, poche ore dopo, sono arrivati i soccorsi nel Mediterraneo. Quelli veri. Quelli che ti salvano. Non le navi libiche che ti riportano indietro. «Mamma e bimba hanno bisogno di cure, subito» lanciano l’appello dalla nave della Ong Sea Watch che, dopo sette operazioni di salvataggio – fra cui l’ultima, appunto, ieri mattina con 107 persone soccorse in mezzo al mare e la piccola neonata di poche ore – è in attesa di un porto sicuro per complessivamente 482 persone. Tante sono quelle salvate in sette operazioni di soccorso da giovedì, in quel tratto di mare compreso tra la Libia e l’Italia e Malta. Fra loro ci sono anche 51 donne, di cui 13 incinte, e 148 bambini, fra cui anche piccoli di pochi mesi. Ci sono anche le sei persone che si erano buttate in mare per sfuggire alla cosiddetta guardia costiera libica e recuperati sfiniti e terrorizzati i giorni scorsi. «Sei stato forte, sei sopravvissuto a una dura traversata, sei nato tra il freddo e le onde. Benvenuto, figlio d’Europa. Meriti un futuro meraviglioso. Lavoriamo per garantirtelo!» è il tweet dell’europarlamentare Pietro Bartolo, medico e chirurgo di Lampedusa. Mamma e bimba nel pomeriggio sono state portate a terra dalla guardia costiera italiana. «Insieme a loro sono stati evacuati per ricevere cure mediche anche una donna incinta con suo figlio di 2 anni e un uomo ferito con sua moglie e suo figlio» informano dalla nave umanitaria, ancora in attesa di un porto sicuro. Sono invece rimasti in mare per cinque giorni, senza cibo né acqua, i migranti giunti nelle ultime ore sulle coste pugliesi. E anche qui, in Salento, fra gli ultimi sbarcati (in tutto 272 nelle ultime 24 ore) ci sono anche due neonati di 4 mesi, e ancora donne, bambini e minori non accompagnati. Sono arrivati a Santa Maria di Leuca a bordo di un terzo natante arrivato domenica. Si tratta perlopiù di cittadini afghani, egiziani, kirghisi e 8 provengono persino dal Kuwait. Ad accoglierli i volontari della Croce Rossa Italiana e della Caritas. Gran parte dei migranti aveva sintomi da disidratazione. Ai soccorritori hanno raccontato di essere partiti dalla Turchia cinque giorni prima e da allora di non aver mai mangiato. Tante donne e bambini anche a Lampedusa dove nell’ultima giornata si sono susseguiti almeno cinque arrivi. Fra gli oltre 350 migranti, almeno 30 sono donne e 12 minori. Nuovi arrivi anche nella Locride. La notte scorsa, dopo un’operazione di soccorso in mare compiuta dalla Guardia costiera di Roccella Ionica, sono giunti 88 profughi di varie nazionalità, tutti uomini, molti dei quali giovani e tanti minorenni non accompagnati. I migranti erano a bordo di una barca a vela. Intanto è in stato di fermo un cittadino gambiano di 25 anni, indicato come il conducente dell’imbarcazione a bordo della quale vennero trovati la scorsa settimana dieci cadaveri tra gli oltre 100 sopravvissuti soccorsi dalla nave Geo Barents. L’uomo è stato definito, sulla base di testimonianze raccolte tra i migranti, “presunto scafista” dagli investigatori della squadra mobile di Messina. (Daniela Fassini – Avvenire)    

Card. Bassetti su migranti al confine tra Polonia e Bielorussia: “vicende che non appartengono alla cultura europea generata dal Vangelo”

23 Novembre 2021 - Roma – Nelle settimane scorse “in comunione con il Papa, abbiamo richiamato la situazione della Libia. Penso ora a quanto sta avvenendo nei confronti dei migranti al confine tra Polonia e Bielorussia, e a quelli che dalle coste del Magreb si avventurano nel Mediterraneo… Sono vicende che non appartengono alla cultura europea generata dal Vangelo”. Lo ha detto questa mattina il card. Gualtieri Bassetti, Presidente della CEI, aprendo la seconda giornata dei lavori dell’Assemblea generale straordinaria in corso all’Hotel Ergife di Roma. “Purtroppo – ha detto il card. Bassetti - continuiamo ad assistere a soprusi e abusi nei confronti della persona umana. Su questo punto, come su tutti i punti della nostra fede, la Parola di Dio ci ispira: per noi la persona umana è creatura di Dio, preziosa, unica e irripetibile. Ma c’è di più, il Dio della Scrittura si erge a difensore delle creature più deboli e fragili. Su questo sfondo non possiamo non rilevare fatti di cronaca che mostrano scenari drammatici che non è possibile ignorare”.  (Raffaele Iaria)  

Viminale: da inizio anno sbarcate 59.702 migranti sulle coste italiane

19 Novembre 2021 - Roma - Sono 59.702 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane. Di questi 14.887 sono di nazionalità tunisina (25%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Egitto (7.313, 12%), Bangladesh (7.036, 12%), Iran (3.608, 6%), Costa d’Avorio (3.454, 6%), Iraq (2.462, 4%), Guinea (2.193, 4%), Marocco (2.117, 4%), Eritrea (2.023, 3%), Sudan (1.749, 3%) a cui si aggiungono 12.860 persone (21%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione. Il dato è stato diffuso dal Ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina.  

Mattarella: “sconcertante quanto avviene ai confini dell’Ue”

16 Novembre 2021 - Siena - "E' sconcertante quanto avviene ai confini dell'Ue, c'è un divario con i principi proclamati". A parlare è il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella intervenuto ieri alla all'inaugurazione dell'anno accademico a Siena. Per il Capo dello Stato è "sorprendente il divario tra i grandi principi proclamati e il non tener conto della fame e del freddo cui sono esposti esseri umani ai confini dell’Unione”. Mattarella ha poi sottolineato come sia “importante l’accoglienza di alcune studentesse e alcuni studenti afghani" decisa dall'Università di Siena: “una scelta significativa di fronte a un fenomeno che si è visto in diverse parti, nell’ambito europeo, di strano disallineamento, di incoerenza, di contraddittorietà, tra i principi dell’Unione, tra le solenni affermazioni di solidarietà nei confronti degli afghani che perdono la libertà e il rifiuto di accoglierli”. “Singolare atteggiamento, pensando all’atteggiamento e ai propositi dei fondatori dell’Unione europea che individuarono e indicarono orizzonti vasti, importanti, pur consapevoli delle difficoltà per raggiungerli, ma che affrontarono con coraggio e determinazione”, ha osservato il presidente, ribadendo che “anche per questo è significativo, è importante l’atteggiamento dell’ateneo che accoglie studenti di quel Paese”.  

I migranti e i muri d’Europa: oggi uno speciale di Avvenire

16 Novembre 2021 - Milano - Muri si stanno alzando in Europa. È di queste ore l’annuncio della Polonia: in dicembre avvierà la costruzione di una barriera per blindare il confine con la Bielorussia e impedire l’ingresso dei migranti. Non un esercito che tenti l’invasione armata, ma poveri e affamati profughi che non minacciano niente altro che le nostre coscienze rattrappite. Per questo “Avvenire” questa mattina è in edicola con un’edizione speciale che documenta la voglia del Continente di chiudere le frontiere e di chiudersi nel proprio egoismo. Lo fa con un ampio lavoro giornalistico di approfondimento e con immagini forti in un disegno grafico originale. “È un fatto: il filo spinato sta sostituendo le stelle sopra le terre d’Europa. Da Est a Ovest, da Nord a Sud. Accade per inerzia e per malizia, per ideologia e per pavidità, accade per perdita di radici e di senso. E per svuotamento di valori. Su questo contano gli avversari – esterni e interni – dell’Unione, sui deficit morali e sulle paure”, scrive il direttore Marco Tarquinio nel suo editoriale. Le rotte di migranti e profughi e gli ostacoli che vi sono frapposti; le cifre dei loro arrivi e dell’accoglienza: tutto dice che l’Europa ha la tentazione di diventare fortezza, anche se il cuore più profondo resta generoso e da lì si può attingere forza per invertire la tendenza. “Meno male che ci sono le "lanterne verdi", accese in più e più case a ridosso dei confini orientali dell’Unione, a segnalare che pietà non è morta e che la civiltà d’Europa non è tutta crocifissa in cima a reticolati taglienti come flagelli – sottolinea ancora Tarquinio –. E meno male che le lanterne ce lo dicono in polacco, la lingua di Karol Wojtyla, san Giovanni Paolo II, testimone del Vangelo e profeta di un mondo in cui le identità sono custodite e amate e le barriere abbattute”. Appuntamento in edicola per ricordare, vigilare e lanciare un messaggio accorato a chi è chiamato a decidere anche in nostro nome le politiche migratorie.