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FAIM: eletto il nuovo Consiglio direttivo

29 Novembre 2021 - Roma - “Ripensare l’emigrazione; rappresentare la transizione: Diritti, Partecipazione, Solidarietà, Linguaggi”. Questo è il titolo della 2° Assemblea Congressuale del FAIM (Forum Associazioni Italiani nel Mondo) che si è tenuta a Roma il 25-26 novembre u.s. per il rinnovo degli Organi Statutari eletti nella prima Assemblea nel 2016. Superando gli ostacoli dovuti alla distanza fisica imposta dalla pandemia, la partecipazione dei delegati è avvenuta in presenza e online, garantendo così un ampio dibattito e le votazioni alle significative modifiche statutarie e elezioni degli Organi. Il dibattito ha così spaziato sulle tematiche del documento preparatorio: la centralità dell’associazionismo, il rapporto tra rappresentanza sociale e rappresentanza istituzionale e politica, la questione delle nuove e giovani generazioni, alle stesse ragioni dell’esperienza del forum tra passato e futuro. A presiedere il Consiglio Direttivo è stato Matteo Bracciali, Vicepresidente della Federazione delle ACLI Internazionali e alla Vice Presidenza Maria Rosa Mauro Grillo (AITEF). “Il Forum delle associazioni degli italiani nel mondo riparte dalle radici: tenere insieme l’associazionismo dei nostri connazionali all’estero in tutte le sue forme e sostenere i diritti di chi migra. Il FAIM è un luogo di incontro e approfondimento. Le realtà associative sono molto cambiate e la grande ricchezza di questa esperienza sarà quella legare nuove e vecchie esperienze per potenziare la partecipazione alla vita pubblica della nostra comunità all’estero e renderle protagoniste del dibattito pubblico”. Il Consiglio sarà convocato al più presto per la nomina del nuovo Comitato Esecutivo e del portavoce per approvare gli indirizzi programmatici per il prossimo triennio.  

Migrantes: il messaggio del Faim per la nomina di mons. Perego a Presidente

3 Giugno 2021 -

Roma - Il Comitato di Coordinamento Faim saluta la nomina di mons. Giancarlo Perego a Presidente della Fondazione Migrantes, nomina che "rafforza l’attenzione e l’impegno verso il mondo delle migrazioni".

Insieme a Mons. Perego - si legge in una nota - "abbiamo iniziato il nuovo percorso dell’associazionismo degli italiani nel mondo che dagli Stati Generali ha portato alla costituzione del FAIM (Forum delle Associazioni Italiane nel Mondo) in un impegno condiviso dell’associazionismo verso il mondo dei migranti".

FAIM: una lettera alle istituzioni in vista del PNRR

7 Aprile 2021 - Roma - Con una nota inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi e ai ministri del Governo il FAIM (Federazione Associazioni Italiane nel Mondo) ha trasmesso oggi al Governo le proprie proposte di inclusione della specifica dimensione rappresentata dalla grande comunità degli italiani nel mondo, all'interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che sarà definito entro la fine di questo mese per essere inviato alla Commissione Europea. Nello specifico, il FAIM, facendo anche riferimento al lavoro di preparazione della Conferenza Stato-Regioni-Prov. Autonome-CGIE svolto in seno al CGIE, indica alcuni punti prioritari che dovrebbero essere inclusi nelle azioni previste dalle diverse Missioni in cui è articolato il PNRR, sia per quanto attiene la dimensione dei diritti di cui sono portatori i cittadini italiani all'estero, sia per l'opportunità che essi rappresentano e possono far valere in diversi ambiti, nel rafforzamento della ripresa del paese. In particolare, il documento sottolinea “l'inserimento a pieno titolo dei servizi della Rete Consolare all'interno delle misure di ammodernamento e digitalizzazione della Pubblica Amministrazione”, “una vasta campagna informativa rivolta agli italiani all'estero sulle opportunità di riqualificazione energetica degli edifici e case di proprietà dei connazionali emigrati che può contribuire a convogliare risorse verso il Paese e a contenere le emissioni nocive”, “l'inclusione dei giovani delle ultime generazioni e della nuova emigrazione nei programmi di potenziamento delle competenze e del diritto allo studio (educazione, lingua e cultura e formazione professionale) e in quelli volti a al rafforzamento della Ricerca e Sviluppo”, il coinvolgimento degli italiani all'estero nelle “politiche di coesione sociale e territoriale, sia come fruitori di misure di accompagnamento e assistenza nei progetti emigratori alla partenza e all'arrivo, sia come attori di sviluppo locale in caso di rientro nelle regioni di esodo o nella costruzione di partenariati internazionali” e “l'attenzione istituzionale alle fasce di popolazione più fragile in alcuni paesi svantaggiati dell'America Latina e dell'Africa, quali soggetti ‘da prendere in carico’ dal punto di vista dei servizi sanitari, con misure ed azioni ad hoc, analogamente a quanto avverrà in Italia”. Ciò – scrive il FAIM - vale anche per i nuovi migranti che hanno difficoltà ad ottenere una copertura assicurativa sanitaria stabile sia per le norme in vigore in alcuni paesi, sia per la frequente precarietà di condizioni lavorative che sono costretti a subire anche in Europa”. Nel documento si sottolinea che il PNRR “non può ignorare o sottovalutare i diritti, i bisogni e le opportunità presenti in quella che, a seguito dei nuovi flussi emigratori dei primi due decenni di questo secolo, costituisce oramai la seconda regione del paese, la cui popolazione si aggira intorno ai 7 milioni di persone”.  

Italiani nel Mondo: continua il percorso di avvicinamento al II Congresso FAIM

16 Dicembre 2020 -

Roma - La Commissione congressuale FAIM (Forum della Associazioni Italiane nel Mondo), composta da 27 membri provenienti da molte parti del mondo, continua il suo percorso di avvicinamento al II Congresso FAIM che, causa pandemia covid tutt’ora persistente, è stato posticipato al 2021. Nell’ultimo incontro dell’11 dicembre scorso la Commissione ha concordato di elaborare una traccia di documento congressuale da discutere prima e durante il Congresso per permettere un apporto significativo di tutti i soci. 

Per l’elaborazione del documento congressuale, i componenti la Commissione hanno deciso di impegnarsi su quattro Focus tematici dai quali scaturirà il documento ufficiale quale file rouge del prossimo Congresso: Nuova emigrazione, cambiamenti della struttura quantitativa e qualitativa delle nostre collettività, nuovi fabbisogni e soluzioni; 2. Forme di partecipazione e rappresentanza Comites, Cgie, relazioni con Parlamento, governo, Maeci, Regioni, ecc.; Processi di aggregazione sociale e di integrazione in relazione agli attuali processi migratori. Le ragioni del FAIM e la centralità dell’Associazionismo e sue prospettive in ambito europeo e mondiale; Informazione e Comunicazione nel FAIM e tra l’Associazionismo.  

FAIM: a giugno il secondo congresso

28 Gennaio 2020 - Roma – Si è svolto a Roma, nel fine settimana, il Consiglio Direttivo del FAIM (Forum delle Associazioni Italiane nel Mondo), la maggiore organizzazione unitaria dell’emigrazione italiana, che raccoglie decine di federazioni nazionali e regionali, per oltre 1.500 associazioni e circoli nel mondo. Al centro della discussione la convocazione del prossimo congresso del Forum che si svolgerà a Roma nel giugno 2020. La prima giornata dei lavori è stata dedicata ad una riflessione in forma seminariale aperta in cui sono stati evidenziati i punti di forza e di debolezza dell’esperienza dei primi 4 anni di vita del FAIM, dei fattori di contesto e dei cambiamenti delineatisi negli ultimi anni, dello stato complessivo del mondo associativo, delle condizioni, delle prospettive e degli adeguamenti programmatici ed organizzativi necessari alla ricostruzione di una forte rappresentanza sociale dell’emigrazione italiana vecchia e nuova, in grado di costituire un riferimento sostenibile e credibile per i prossimi anni. Tema del seminario: “Emigrazioni e rappresentanza: contraddizioni sistemiche e contesti ostili. Funzioni, prospettive e modello organizzativo per il FAIM”. La seconda giornata ha definito il percorso di avvicinamento al congresso, dando mandato all’ufficio di Coordinamento del Faim di insediare la Commissione congressuale composta degli attuali componenti del coordinamento oltre a 10 membri prevalentemente residenti all’estero. La discussione si è incentrata sulla necessità – si legge in una nota - di ristabilire una proporzione nella rappresentanza tra vecchia e nuova emigrazione, auspicando l’integrazione di giovani emigrati nelle associazioni e l’ingresso nella compagine del Faim di nuove organizzazioni nata nell’ultimo flusso emigratorio degli ultimi 15 anni.  Allo stesso tempo è emersa l’indicazione di strutturare relazioni con i movimenti associativi di migranti di altre nazionalità, sia in Italia che all’estero, poiché l’attuale dimensione migratoria accomuna tutti i suoi soggetti in una condizione di “generalizzata precarietà in tutti i paesi, a causa dei grandi cambiamenti intervenuti nel mercato del lavoro e le crescenti restrizioni di tutele e diritti che emergono in molte realtà”. Ciò vale in particolare per l’Europa, dove si registrano da oltre un decennio movimenti migratori interni di grande intensità dai paesi della costa mediterranea e dall’est, verso il centro Europa e di cui l’esito della Brexit è “un esempio preoccupante”. All’inizio della seconda giornata è stato accolto il documento trasmesso da Marcela Murgia (Associacion Italiana de Resistencia), da parte del Governatore della Provincia argentina del Chaco, Jorge Capitanich, che ha dichiarato ufficialmente il Faim organizzazione di interesse pubblico per lo sviluppo di iniziative congiunte tra la provincia del Chaco e l’Italia.

Marcinelle: il ricordo del Faim

7 Agosto 2019 - Roma - Il Forum delle Associazioni Italiane nel Mondo (Faim), al quale aderisce anche la Fondazione Migrantes, si unisce alla commemorazione del disastro di Marcinelle, avvenuta l'otto Agosto del 1956, dove perirono 262 lavoratori di cui 136 italiani  “A quel tempo – si legge in una nota - i nostri emigranti erano chiamati ‘musi neri’, vivevano nelle baracche dei prigionieri di guerra in condizioni disastrose e arrivavano in Belgio non per scelta, ma perché l'emigrazione era rimasta l'unica possibilità di sopravvivenza.  Oggi come allora si continua a morire di lavoro in Italia e nel  mondo, non per fatalità, ma perché spesso i profitti vengono prima della sicurezza dei lavoratori”. Il Forum auspica che, “oltre alle iniziative per ricordare questo pezzo di storia della nostra emigrazione, le istituzioni italiane a tutti i livelli si impegnino per il sostegno alla nostra comunità emigrata e per mettere in campo scelte di politica economica che portino sviluppo e riequilibrio tra il nord e il sud Italia, che producano lavoro stabile e sicuro, per fare sì che l'emigrazione interna ed esterna diventi una scelta tra le tante e non l'ultima occasione per sopravvivere e migliorare le proprie condizioni economiche”.