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Mons. Delpini: “le vittime trovino in noi un’accoglienza lungimirante e generosa

3 Marzo 2022 - Milano – “Questo momento drammatico, questo tempo confuso, questa umanità smarrita, angosciata, indignata, spaventata, domanda una parola che non sia solo convenzionale, che non sia solo una retorica proclamazione di principi. Quale parola possiamo dire noi, discepoli di Gesù?”. Così l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ha iniziato la sua meditazione nel corso dell’Adorazione eucaristica che si è celebrata ieri pomeriggio in Duomo, accogliendo l’invito del Papa a dedicare la giornata del 2 marzo al digiuno e alla preghiera per la pace. “Non disperate dell’umanità. Non pensate solo a voi stessi. Ammonite i violenti. Prendetevi cura delle vittime”: questi i quattro appelli dell’arcivescovo nel suo intervento. Di fronte allo sconforto per questa ennesima guerra, per “la perversione di rapporti tra popoli fratelli che genera il fratricidio, la desolazione di gente che lascia il paese, la casa, la terra”, l’arcivescovo ha invitato anzitutto a “non disperare dell’umanità”: “Continuate a credere che tutti siamo fatti per edificare la fraternità universale. Trovate parole e gesti, pensieri e occasioni per dichiarare la stima, l’invito a conversione, la vocazione all’amore fraterno di tutti gli uomini e le donne che abitano questa terra”. “Nella tragedia abita la tentazione di ripiegarsi su di sé e di intendere il dramma presente solo come un danno economico”, ha proseguito mons. Delpini: “è necessario invece un animo grande e sensibile, che sosta in preghiera per ascoltare lo Spirito che suggerisce le vie da percorrere e non solo i danni prevedibili e i vantaggi probabili. Abbiamo una parola da dire a tutti coloro che vogliono la guerra - ha poi ammonito -: ricordatevi che dovete morire, tutti dobbiamo morire. Dovrete rendere conto a Dio di quello che avete fatto”. “Viene il momento del prendersi cura”, ha concluso l’arcivescovo: “Verranno a bussare persone che hanno perso la casa. Trovino casa tra noi in una accoglienza intelligente, lungimirante, generosa e sollecita. (…) Sia generosa la mano che dona e che organizza il sollievo”.

Milano: mons. Delpini dialoga sull’accoglienza ai migranti

10 Settembre 2021 -

 

Milano  – Nell’ambito delle celebrazioni per i 35 anni di attività di accoglienza alla Grangia di Monluè, l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, dialogherà con il sociologo delle migrazioni,  Maurizio Ambrosini, sul tema “Prove di futuro. Accogliere per costruire il domani”.  

La tavola rotonda si svolgerà sabato 11 settembre alle ore 18.30 nella sala capitolare (via Monluè, 87).

Voluta dal cardinale Carlo Maria Martini nel corso del suo episcopato milanese, la Grangia è un centro di accoglienza per stranieri. Gestita dall’associazione omonima, presieduta da don Bortolo Uberti, parroco di San Lorenzo in Monluè e San Nicolao della Flue, offre attualmente ospitalità a 21 richiedenti asilo e migranti, grazie al contributo dei volontari e delle suore di Maria Bambina che vivono presso la struttura.

 «La Grangia è stato un dono che ha fatto bene alle comunità cristiane del territorio - sottolinea don Uberti -: non solo le ha aperte a un servizio di accoglienza, ma le ha aiutate a superare molti pregiudizi e chiusure, facendo crescere la dimensione evangelica della comunità».

Mons. Delpini: “dare volto, voce e parola alla convivialità delle differenze”

29 Gennaio 2020 - Milano - Milano e, in proporzioni diversificate, tutta la regione Lombardia, si trovano, “oggi più che in altri tempi, di fronte alla sfida della convivenza di persone che vengono da molte parti del mondo e portano le loro capacità, le loro attese, i loro bisogni, la loro cultura e mentalità, talora le loro miserie, i loro traumi e le loro sofferenze, le loro virtù e i loro vizi”. A dierlo è stato ieri l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, nel suo discorso dinanzi al Consiglio regionale lombardo a distanza di sei anni dalla visita del card. Angelo Scola, la prima di un successore alla cattedra di Sant’Ambrogio nella sede del Consiglio regionale lombardo. Per mons. Delpini questa situazione si colloca entro “il fenomeno planetario” delle migrazioni che interessa milioni di persone e molti Paesi del pianeta. Il fenomeno migratorio – ha quindi aggiunto -  è “estremamente complesso e ha una risonanza emotiva profonda, anche se talora deformata da un’enfasi sproporzionata per alcuni aspetti”.  Il Consiglio regionale, ne è convito il presule ambrosiano,  può diventare “una palestra efficace capace di insegnare al resto della società come affrontare in modo maturo una questione così complessa. Dobbiamo liberarci dalla logica del puro pronto soccorso; dobbiamo andare oltre le pratiche assistenzialistiche mortificanti per chi le offre e per chi le riceve, anche oltre una interpretazione che intenda ‘integrazione’ come ‘omologazione’. Si tratta di dare volto, voce e parola alla convivialità delle differenze, passando dalla logica del misconoscimento alla profezia del riconoscimento. Siamo chiamati a guardare con fiducia alla possibilità di dare volto a una società plurale in cui i tratti identitari delle culture contribuiscano a un umanesimo inedito e promettente; siamo chiamati mostrare come le nostre tradizioni, la nostra identità lombarda e ambrosiana è così ricca di valori e dimensioni da dar vita a riedizioni inedite e inaspettate delle nostre radici”. La Chiesa di Milano – ha detto ancora mons. Delpini – ha intrapreso un cammino per “immaginare” e “sintonizzarsi sul futuro che ci attende”. E lo ha fatto con un Sinodo Minore dal titolo “Chiesa dalle genti”: una Chiesa – ha spiegato – “che vive questo confronto con il cambiamento proprio per restare fedele alla sua identità ambrosiana. Come ai tempi di Sant’Ambrogio, in continuità con il suo spirito!” Dentro questo quadro l’arcivescovo di  Milano colloca l’istituzione da parte della Regione di una consulta interreligiosa, che “consenta anche a voi di ascoltare e dialogare con la società plurale anche dal punto di vista religioso che si va addensando in Lombardia” e annuncia “la partecipazione convinta e operosa della Chiesa cattolica a questa iniziativa. Non c’è società plurale – ha quindi affermato -  senza reale esercizio della libertà religiosa”. (R. Iaria)  

Milano:l’arcivescovo incontro le comunità etniche prima della festa di Sant’Ambrogio

6 Dicembre 2019 - Milano - Questa sera, prima del discorso alla città in occasione della festa di Sant'Ambrigio, l'arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, alle 17, incontrerà privatamente i rappresentanti delle comunità cattoliche di lingua estera, accompagnati dai rispettivi cappellani. Durante l’incontro, all’arcivescovo e ai cappellani con le Cappellanie, verranno consegnati due docufilm, dedicati rispettivamente alle figure di Ambrogio e del cardinale Alfredo Ildefonso Schuster. I cortometraggi – i primi realizzati dall’Associazione “Cinema cristiano” in un più ampio progetto accompagnato dalla Diocesi -, hanno l’obiettivo di far conoscere, con un linguaggio semplice e un mezzo facilmente utilizzabile anche dai giovani, la storia della Chiesa di Milano, secondo la logica del Sinodo minore “Chiesa dalle genti”, voluta dallo stesso presule lo scorso anno.