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Card. Bassetti: la frattura sanitaria è anche “frattura sociale”

26 Gennaio 2021 - Roma – Oggi «non possiamo trascurare», accanto alla fiducia nell’efficacia del vaccino contro il virus,  «drammatici danni collaterali portati da questa pandemia».  Il Card. Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, ha aperto questa mattina i lavori del Consiglio Permanente in videoconferenza evidenziando  che in questo tempo di pandemia vi è «una frattura sanitaria che è anche una frattura sociale». «Non possiamo  - ha aggiunto -  trarre una valutazione conclusiva sulle conseguenze a lungo termine di ciò che sta accadendo, ma i dati diffusi devono interrogare le coscienze e allarmare le Istituzioni e le agenzie educative tutte: solitudine, isolamento sociale, aumento delle malattie legate al disagio mentale, impennata di suicidi». Lo sguardo attento su queste fratture invoca «una particolare presenza di speranza della comunità ecclesiale accanto agli uomini e alle donne del nostro tempo. Da qui il ringraziamento ai parroci, ai religiosi e alle religiose, ai catechisti, agli educatori: “pur nelle difficoltà e nelle ristrettezze, mai è mancata la proposta liturgica e di educazione alla vita cristiana. La necessità di attenersi a Protocolli di sicurezza è coniugata alla cura per la liturgia, che non deve mai essere trascurata. La limitazione del potersi incontrare ha attivato una creatività sorprendente, generando esperienze e linguaggi che sicuramente ci aiuteranno anche nel nostro discernimento in vista della prossima Assemblea Generale”. Le comunità - ha quindi detto il Card. Bassetti - sono chiamate ad «abitare evangelicamente».  

Strade nuove

23 Settembre 2020 - Roma - Punto di svolta o vicolo cieco? La domanda - non scontata o retorica - aiuta a focalizzare meglio il tema della responsabilità in questo tempo inedito, guardando al futuro. Lo ha ricordato lunedì scorso il Card. Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, introducendo i lavori del Consiglio Episcopale Permanente. “Lontani dall'essere nostalgici, lamentosi o ripiegati su improbabili scorciatoie - ha detto tra l’altro il cardinale -, sentiamo la responsabilità di affrontare strade nuove, lungo le quali ridisegnare il volto della nostra presenza ecclesiale”. È qui che entra in gioco la creatività, unica forza propulsiva per non restare all'angolo, ingabbiati dal “si è sempre fatto così”. Un discorso, questo, che interpella anche quanti sono impegnati nella comunicazione. Il punto di svolta passa da una lettura attenta della realtà e da parole che comunicano speranza. (Vincenzo Corrado)