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Papa Francesco: a San Pietro celebra Messa per comunità congolese di Roma

3 Luglio 2022 - Città del Vaticano - Il Congo in San Pietro. Papa Francesco ha celebrato questa mattina, nella basilica di San Pietro, in Vaticano, una liturgia eucaristica con la comunità congolese in Italia. Con lui, tra i concelebranti, anche mons. Benoni Ambarus, vescovo ausiliare di Roma incaricato per la pastorale Migrantes e segretario della Commissione Cei per le migrazioni. Tra i sacerdoti presenti anche il direttore Migrantes di Roma, mons. Pierpaolo Felicolo. La basilica vaticana si è riempita di congolesi che hanno animato una liturgia eucaristica con canti  e balli etnici. Oggi il Papa avrebbe dovuto celebrare la Messa a Kinshasa, in Congo, ma ha rinviato il viaggio in Africa per problemi al ginocchio. In questi giorni in Africa il segretario di Stato, il card. Pietro Parolin. La celebrazione di questa mattina ha seguito il rito zairese con alcune particolarità rispetto al rito romano, proprie della cultura congolese, approvate dalla Santa Sede. Nell’omelia papa Francesco ha invitato i cristiani ad essere "missionari" e a non accontentarsi di "vivacchiare". "Se ci chiediamo qual è il nostro compito nel mondo, che cosa dobbiamo fare come Chiesa nella storia, la risposta del Vangelo è chiara: la missione. Andare in missione, portare l'annuncio, far sapere che Gesù è venuto dal Padre. Da cristiani - ha detto il Papa - non possiamo accontentarci di vivacchiare nella mediocrità, e questa è una malattia di tanti cristiani, anche noi abbiamo il pericolo di vivacchiare nella mediocrità, facendo i conti con le nostre opportunità e convenienze, vivendo alla giornata. No, siamo missionari di Gesù". Per la missione non serve "praticamente nulla: nessun bagaglio, nessuna sicurezza, nessun aiuto. Spesso pensiamo che le nostre iniziative ecclesiali non funzionino a dovere perché ci mancano strutture, ci mancano soldi, ci mancano mezzi: questo non è vero. La smentita - ha sottolineato il Papa - viene da Gesù stesso. Fratelli, sorelle, non confidiamo nelle ricchezze e non temiamo le nostre povertà, materiali e umane. Più siamo liberi e semplici, piccoli e umili, più lo Spirito Santo guida la missione e ci fa protagonisti delle sue meraviglie". I discepoli furono inviati da Gesù come missionari: "Non avevano fatto studi di teologia, eppure li manda", ha sottolineato Papa Francesco. (R.Iaria)

Comunità congolese di Palermo: preghiera e vicinanza per le vittime in Congo

26 Febbraio 2021 -

Palermo - Dopo il drammatico agguato teso all’ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio – vittima insieme al Carabiniere di scorta Vittorio Jacovacci e all’autista congolese Mustapha Milambo - una rappresentanza della  comunità congolese che vive a Palermo, insieme a don Pietro Magro, direttore dell’Ufficio per il Dialogo ecumenico e interreligioso della diocesi di Palermo,  ha fatto visita al Comando Legione Carabinieri Sicilia per esprimere un messaggio di cordoglio. Con loro anche padre Celestino del Boccone del Povero e Didi Nzuanzu Nguya, rappresentante della comunità congolese palermitana: «La comunità della Repubblica Democratica del Congo che vive a Palermo esprime profondo dolore per il vile attentato all’ambasciatore italiano Luca Attanasio, al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista congolese  Mustapha Milambo, barbaramente uccisi in un agguato terroristico in una regione da anni teatro di violenti scontri tra decine di milizie che si contendono il controllo del territorio e delle sue risorse naturali. Oggi è una giornata molto triste e di grande dolore per l’Italia, nostra seconda patria, e anche per il nostro Paese, il Congo. La comunità del Congo è qui per rappresentare la sentita vicinanza e solidarietà sia agli Italiani che all’Arma dei Carabinieri. Nel condannare fermamente questi atti di violenza, desideriamo far pervenire alle famiglie delle vittime, la nostra solidarietà e fraterna preghiera.  Vogliamo, altresì, chiedere, a tutta l’Europa, una maggiore presenza di sola attività sociale ed umanitaria nei confronti del Congo e dell’Africa». I rappresentanti della comunità congolese sono stati accolti dal Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia”, Generale di Brigata Rosario Castello e dal Colonnello Giampaolo Zanchi, Comandante del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”.