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Assemblea Sinodale Continentale in Europa: il contributo delle Chiese in Italia

8 Febbraio 2023 -
Praga - È stato presentato a Praga, in occasione dell’Assemblea Sinodale europea, il contributo alla Tappa Continentale delle Chiese che sono in Italia. Il testo sintetizza quanto emerso dalla “fase di ascolto” avviata nelle comunità ecclesiali italiane con il Cammino sinodale, che ha visto coinvolte più di 500mila persone in 50mila gruppi e una rete di 400 referenti diocesani.
Nel sottolineare l’importanza dell’esperienza, che ha permesso di riscoprire la comune responsabilità nella missione della Chiesa e di ascoltare i lontani, il testo evidenzia la “forte convergenza” con le questioni rilevate dal Documento per la Tappa Continentale: “Ci sono rigidità da superare”, “si fa fatica a riconoscere i carismi per metterli in circolo” così come “a leggere insieme il tempo presente con le sue sfide, ad assumersi la responsabilità per il mondo”; occorre “riconoscere e accompagnare la religiosità popolare come patrimonio vivo delle nostre comunità, perché attraverso di essa risuoni nella vita di ogni giorno il Vangelo” ed infine appare urgente “non limitarsi a parlare dei giovani ma dare spazio e parola ad essi in un ascolto reale che li faccia sentire pienamente parte della Chiesa”.
L’ampio ascolto vissuto nel primo anno del processo sinodale ha sollecitato cioè la necessità di “ritrovare l’essenziale” per “andare verso una Chiesa più agile e più prossima, centrata sul Vangelo”. A partire da questa consapevolezza, il contributo italiano segnala alcune priorità per il prosieguo del cammino: la corresponsabilità (in una prospettiva non funzionalistica), la ministerialità della Chiesa e nella Chiesa, il compito e l’identità del presbitero, il ruolo delle donne, la qualità delle relazioni nella vita della Chiesa, il primato della Parola e la centralità dell’Eucaristia, l’educazione alla fede e la formazione vocazionale permanente, il dialogo con le culture.

Terremoto in Turchia e Siria: la CEI stanzia 500mila euro come primo aiuto per la popolazione

6 Febbraio 2023 - Roma - La Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime del violento terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria. Centinaia le vittime, migliaia le persone ancora intrappolate sotto le macerie, numerosi gli edifici colpiti. Un bilancio ancora provvisorio che, secondo le Caritas locali, crescerà drammaticamente: in Turchia la zona interessata è molto vasta e difficile da raggiungere, anche per le rigide condizioni climatiche. “La Cattedrale di Iskenderun è crollata, scuole ed episcopio non sono agibili, anche la chiesa della comunità siriaca e quella ortodossa sono andate totalmente distrutte. La situazione è in continuo divenire”, fa sapere il vescovo Paolo Bizzeti, Vicario apostolico dell’Anatolia e Presidente della Caritas in Turchia. In Siria il sisma ferisce un Paese già dilaniato dalla guerra e dove oltre l’80% della popolazione vive in povertà. “A nome della Chiesa che è in Italia esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla popolazione provata da questo tragico evento, assicurando preghiere per le vittime, i loro familiari e i feriti. Mentre ci stringiamo a quanti sono stati colpiti da questa calamità, auspichiamo che la macchina della solidarietà internazionale si metta subito in moto per garantire una rapida ricostruzione”, afferma il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI. Lo stanziamento della Conferenza Episcopale Italiana aiuterà a far fronte alle prime necessità.

Mons. Perego: “far risplendere la luce della vita” anche nelle periferie e nelle frontiere

6 Febbraio 2023 - Ferrara – “La nostra vita e non solo le nostre parole possono dare il gusto per la vita e illuminare le strade familiari, sociali e politiche, per alimentare ‘un dibattito profondo volto al rinnovamento delle normative e al riconoscimento della preziosità di ogni vita’: dei bambini non nati, degli anziani o malati gravi lasciati morire, delle donne e dei bambini vittime di violenza, dei migranti e rifugiati respinti e abbandonati”. Lo ha detto ieri l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Fondazione Migrantes, mons. Gian Carlo Perego nell’omelia della liturgia in occasione della Giornata nazionale per la Vita promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana. Per il presule “siamo chiamati a far risplendere la luce della vita nel buio di alcuni ospedali, di alcune case per anziani, in alcune famiglie, nelle periferie e nelle frontiere, dappertutto e per tutti”. La Giornata della vita, giunta alla 45ma edizione, “ci aiuta – ha detto mons. Perego - a ricordare “i drammi della vita: dall’aborto, all’eutanasia, al suicidio assistito, ma anche da chi muore solo in casa o in fondo al mare. La vita è sempre da accogliere e da tutelare, da soccorrere e da promuovere. Come cattolici siamo chiamati a smascherare la cultura della morte per riaffermare e promuovere concretamente la cultura della vita”. Per questo, “la morte non è mai una soluzione” è il titolo del Messaggio indirizzato dai Vescovi italiani in occasione di questa Giornata. (R.Iaria)

Card. Zuppi: “contrastare ogni forma di razzismo, antisemitismo e discriminazione”

27 Gennaio 2023 - Roma - La Giornata della memoria è “un appuntamento che impone a tutti non solo di ricordare la brutalità compiuta, ma di contrastare ogni forma di razzismo, antisemitismo e discriminazione” che “sono semi insidiosi, che riappaiono in maniera inquietante, che si nutrono di indifferenza e ignoranza, giustificano atteggiamenti e parole, sempre pericolose, come ad esempio il razzismo digitale”. Lo dichiara il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, in occasione della Giornata della memoria. Per il cardinale, la ricorrenza del 27 gennaio “onora la memoria di quelle vittime, ci aiuta a capire il nostro passato (perché sono nostri fratelli e sorelle), a raccoglierne la dolorosa eredità consegnata perché ci rendiamo conto e non accada più”: “Non si deve trasmettere soltanto un’informazione ma occorre toccare il cuore. In un momento così difficile, pieno di inquietanti semi di violenza, confrontandoci con la terribile logica della guerra frutto sempre della crescita di inimicizia e disprezzo della vita, la memoria delle vittime deve imporci un nuovo impegno per costruire un mondo di pace”. Citando Etty Hillesum, il card. Zuppi conclude: “Fratelli tutti, la grande visione riproposta da Papa Francesco, è possibile a tutti e necessaria per tutti, consapevoli che non può essere solo un auspicio ma un impegno”.
(Foto Siciliani - Gennari/SIR)

Cei: il fenomeno migratorio va compreso e trattato con responsabilità e umanesimo

25 Gennaio 2023 - Roma - "Nel guardare alla situazione del Paese, accanto agli aspetti positivi di alcuni recenti provvedimenti legislativi", i vescovi hanno evidenziato "la persistenza di vecchie e nuove povertà". Riprendendo le parole del card. Matteo Zuppi, presidente della Cei, i presuli dle Consiglio Permanente hanno sottolineato che "il fenomeno migratorio va compreso e trattato con responsabilità e umanesimo perché è una realtà del nostro mondo globale, da non gestire con paura e come un’emergenza, ma come un’opportunità". E' quanto si legge nel comunicato finale dei lavori del Consiglio Permanente della Cei  che si è concluso oggi a Roma. I vescovi, durente i lavori iniziati luned' pomeriggio,  hanno rilevato che occorre rispondere alle istanze del tempo presente con creatività e con un impegno rinnovato di presenza nella società, senza paura di esprimersi, ma mostrando unità e favorendo la discussione sui temi cruciali per la vita delle persone, ispirati unicamente dal Vangelo. In quest’ottica, il Consiglio Permanente - spiega il comunicato - ha puntato l’attenzione su alcune sfide che il Paese è chiamato ad affrontare, a beneficio di tutti: le domande di senso, la sanità, la scuola, il Pnrr, la povertà e il fenomeno migratorio. "Consapevoli della necessità di un maggiore coinvolgimento del popolo di Dio nella Chiesa e nella società" i presuli hanno evidenziato "l’importanza del Cammino sinodale che dal prossimo settembre entrerà nella 'fase sapienziale'", su cui si focalizzerà la 77a Assemblea Generale (Roma, 22-25 maggio 2023). Allo stesso tempo, per favorire il confronto sulle nuove forme di partecipazione e la costruzione di alleanze, il Consiglio Permanente ha scelto di dedicare la 50a Settimana Sociale dei Cattolici in Italia al tema “Al cuore della democrazia”. L’iniziativa si svolgerà dal 3 al 7 luglio 2024 a Trieste. In un’ottica di prossimità alle periferie, i vescovi hanno rinnovato "l’incoraggiamento a promuovere e a sensibilizzare l’attenzione verso il mondo delle carceri e hanno approvato il progetto di rilancio del Progetto Policoro, nato dall’intuizione di don Mario Operti, per accompagnare i giovani ad assumersi responsabilità in campo sociale e lavorativo". (Raffaele Iaria)

Cei: da lunedì il Consiglio Permanente

19 Gennaio 2023 -
Roma - Si svolgerà da lunedì 23 a mercoledì 25 gennaio, a Roma, presso la sede della CEI  la sessione invernale del Consiglio Episcopale Permanente. Dopo l’Introduzione del card. Matteo Zuppi, presidente della Cei, in programma alle ore 16 del 23 gennaio, i lavori prevedono la scelta del tema principale dell’Assemblea Generale di maggio e alcuni aggiornamenti sul secondo anno del Cammino sinodale avviato nelle diocesi italiane e sulla Ratio Nationalis per la formazione nei seminari.
All’ordine del giorno, poi, la presentazione della prossima edizione della Settimana Sociale dei Cattolici Italiani e due comunicazioni: la prima sulla proposta di rilancio del Progetto Policoro e la seconda sulla partecipazione dei giovani italiani alla GMG di Lisbona, in programma dal 1° al 6 agosto. Mercoledì 25 gennaio nella Sala Marconi di Palazzo Pio il Segretario Generale, Mons. Giuseppe Baturi, illustrerà in conferenza stampa il Comunicato finale.

Ebraismo e Cristianesimo a scuola

17 Gennaio 2023 -
Roma - Si terrà a Ferrara il 15 e il 16 marzo l’evento “Ebraismo e Cristianesimo a Scuola. 16 Schede per conoscerci meglio”, promosso congiuntamente dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI). L’annuncio dell’iniziativa arriva in una data simbolica, ovvero nel giorno in cui si celebra la 34ª Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei, che ha proprio l’obiettivo di sensibilizzare i cattolici verso il rispetto, il dialogo e la conoscenza della tradizione ebraica.
Al centro del Convegno, che si svolgerà presso il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS, ci sarà infatti la presentazione di alcune schede sull’ebraismo destinate alla redazione dei libri di testo per l’insegnamento della religione cattolica (IRC) nelle scuole, predisposte da un gruppo misto di redattori ebrei e cattolici. In tal modo, CEI e UCEI intendono confermare l’impegno a operare insieme per una corretta conoscenza e trasmissione della tradizione e della storia ebraica alle nuove generazioni. Luogo privilegiato perché ciò avvenga è l’insegnamento scolastico della religione cattolica, all’interno del quale le 16 schede costituiscono un capitale di cultura e di conoscenza che si rivela importante in un contesto storico come l’attuale dove rigurgiti di antisemitismo sembrano mostrare ancora una forte capacità di condizionare e deformare il linguaggio, le azioni, la cultura e la storia.
L’evento di Ferrara è articolato in due momenti. Nel pomeriggio del 15 marzo è previsto il momento istituzionale, con gli interventi delle autorità locali e dei rappresentanti della CEI e dell’UCEI. Seguiranno la consegna delle schede agli editori e la visita delle mostre permanenti del MEIS. La sessione del 16 marzo, invece, ospiterà alcuni laboratori didattici rivolti agli insegnanti dei diversi ordini di scuola su temi quali la storia dell’ebraismo italiano, “Gesù ebreo”, aspetti inerenti la terminologia e il linguaggio.
Con la presentazione delle schede giunge a compimento un progetto avviato tre anni fa e condotto, per la Segreteria Generale della CEI, dall’Ufficio Nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, dall’Ufficio Nazionale per l’educazione, la scuola e l’università e dal Servizio Nazionale per l’insegnamento della religione cattolica. Un percorso che aveva già visto tappe significative nel giugno 2019 e nel dicembre 2021 con un seminario per insegnanti e un incontro presso il Monastero di Camaldoli.

Card. Zuppi: messaggio per le esequie di fratel Biagio Conte

17 Gennaio 2023 -
Roma - Pubblichiamo di seguito il messaggio che il Presidente della CEI, Card. Matteo Zuppi, ha inviato all’Arcivescovo di Palermo, Mons. Corrado Lorefice, in occasione delle esequie di fratel Biagio Conte, missionario laico e fondatore della “Missione di Speranza e Carità”, scomparso il 12 gennaio.
Eccellenza Reverendissima, caro Corrado,
a nome della Chiesa in Italia, esprimo profondo cordoglio a Lei, alla grande famiglia della “Missione di Speranza e Carità”, alla comunità ecclesiale e alla città di Palermo per la morte del nostro fratello Biagio Conte, uomo appassionato di Cristo il cui messaggio resta una profezia per il mondo di oggi.
In una società in cui si cerca una felicità individuale, fratel Biagio ci ricorda che la vera felicità ce la dona il tempo speso per il prossimo, specialmente per chi è povero, scartato. Il suo amore per gli ultimi, la scelta di cercare delle risposte per non abituarsi mai allo scandalo della povertà e alla sofferenza dei poveri, l’accoglienza intelligente e generosa sono un’eredità preziosa, da raccogliere e continuare, non solo a Palermo ma in tutto il Paese. Fratelli tutti!
Per Biagio chi era nel bisogno era un fratello, a prescindere dalla lingua, dalla provenienza e dallo stato sociale, nessuno escluso. Seguendo le sue orme riusciremo a rompere le catene dell’egoismo tra guerre e violenze e voleremo sulle ali della dignità e della solidarietà, come fratel Biagio ha fatto e ci ha insegnato a fare. La commozione di tanti per la sua scomparsa ci attesta quanto ha saputo toccare il cuore con il suo esempio.
Grazie, terra e Chiesa di Sicilia, per questo dono prezioso!
Card. Matteo Zuppi
Presidente della Ce

Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani: un video della Cei

16 Gennaio 2023 -
Roma - Un video per raccontare il senso e le prospettive della Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani, anche attraverso i social media. È la novità che accompagna quest’anno l’iniziativa internazionale di preghiera ecumenica cristiana in programma dal 18 al 25 gennaio, con l’obiettivo di favorire la comunicazione e la promozione nei territori.
Curato dall’Ufficio Nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, con la regia di Maria Amata Calò e la supervisione dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali, il video colloca la Settimana all’interno del Cammino sinodale e ne sottolinea l’attualità, in un momento storico di grandi conflittualità.
“I cristiani stanno in questa società per continuare a dire che vale la pena costruire un mondo più giusto, anche quando si vedono ingiustizie, fallimenti e ferite come quella della guerra”, afferma Mons. Derio Olivero, Vescovo di Pinerolo e Presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, evidenziando che “questa Settimana aiuterà a lavorare sulla serietà della costruzione di relazioni”.
“Le Chiese cristiane possono stare insieme, possono collaborare e alzare la voce contro le ingiustizie che subiscono donne, bambini, e dare una comune testimonianza che tutti, come discepoli di Cristo, nonostante le nostre differenze, possiamo testimoniare lo stesso Cristo e lo stesso Vangelo”, sottolinea Dionisios di Kotyeon, Vescovo ausiliare del Metropolita ortodosso d’Italia Polykarpos.
“La tentazione è quella di pensare che l’ecumenismo sia soppesare bene ciò che abbiamo in comune e ciò che ci differenzia e per una settimana enfatizzare gli elementi comuni facendo finta che gli altri non esistano”, osserva il Pastore Daniele Garrone, Presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (Fcei), per il quale il motto di quest’anno – “Imparate a fare il bene, cercate la giustizia” (Is 1,17) – invita ciascuno “a guardare se stesso, ad imparare e ad imboccare insieme la strada della conversione”. Il video è disponibile a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=-X_L44z2Dqw, oltre che sul sito www.chiesacattolica.it e sui canali social della CEI.

Card. Zuppi: dolore per padre Achi, l’Africa ha bisogno di pace

16 Gennaio 2023 -
Roma - “Le notizie di violenza e morte che, ancora una volta, giungono dalla Nigeria confermano una situazione tragica, dove la vita umana sembra non avere valore”. È quanto dichiara il card. Matteo Zuppi, presidente della CEI, dopo l’attacco di ieri alla casa parrocchiale della chiesa cattolica di San Pietro e Paolo, a Kafin-Koro, con l’uccisione di padre Isaac Achi. Un altro religioso, padre Collins Chimuanya Omeh, è stato ferito mentre tentava di mettersi in salvo. L’accorrere delle forze dell’ordine ha messo in fuga gli aggressori che però, prima di andarsene, hanno dato fuoco all’abitazione: dalle prime ricostruzioni padre Achi sarebbe dunque morto nel rogo della casa.
“A nome della Chiesa in Italia – afferma il card. Zuppi – esprimo le condoglianze al popolo e alla Chiesa nigeriani, assicurando preghiere per padre Achi, il cui sacrificio è una ennesima testimonianza, fino al martirio, del prezioso servizio che uomini e donne guidati dal Vangelo rendono alla propria gente”.
Ieri si è registrato anche un gravissimo attentato a una comunità pentecostale di Kasindi, nel tribolato Nord Kivu (Repubblica Democratica del Congo), dove hanno perso la vita almeno 17 persone. “Siamo vicini con la preghiera – aggiunge il porporato – a queste popolazioni e a questa terra che a fine gennaio accoglierà la visita di Papa Francesco. L’Africa ha bisogno di pace, pace vera, quale condizione basilare per lo sviluppo democratico e socioeconomico. Ai popoli del Continente occorre assicurare, anche con il sostegno della Comunità internazionale, una convivenza pacifica, una vita dignitosa e un futuro nel pieno rispetto dei diritti umani e della libertà religiosa”.