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Naufragio Calabria: card. Lojudice, “preghiamo per le vittime del naufragio in Calabria”

1 Marzo 2023 - Siena - “Una tragedia di proporzioni immani quella di Cutro dove ancora una volta hanno perso la vita 66 migranti, tra loro uomini, donne e bambini. Il viaggio della speranza che si è infranta sulle coste calabresi e che deve farci riflettere sulla necessità di ripensare dal profondo l’accoglienza dei migranti in un contesto internazionale sempre più instabile”. E’ il commento del card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza - membro della Commissione Cei per le Migrazioni - in merito alla morte, sulle coste della Calabria, di 66 migranti che tentavano di raggiungere l’Italia. “Invito tutte le parrocchie e le comunità dell’arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e della diocesi di Montepulciano Chiusi-Pienza – aggiunge il cardinale – a dedicare un momento di questa giornata alla preghiera, in forma pubblica e anche privata, in suffragio delle vittime di questo terribile naufragio”.

Siena: a scuola d’italiano le famiglie siriane arrivate dal Libano

11 Gennaio 2023 -
Siena - Grazie alla collaborazione tra l’Università per Stranieri di Siena, la diocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e l’Istituto Bandini, le due famiglie di rifugiati siriani, che sono arrivate lo scorso 28 novembre 2022 e che attualmente sono accolte hanno iniziato ieri un programma di alfabetizzazione per potere avviare un percorso efficace di integrazione. L’attività si svolge il martedì e il giovedì dalle ore 11 alle ore 13 presso l’istituto Bandini. I docenti sono Nasimi Aisha e Diego Lombardi coordinati da Alfredo Stefanelli, preside dell’Istituto Bandini di Siena. I bimbi saranno successivamente inseriti alla scuola materna, nel frattempo, nelle quattro ore di scuola previste per gli adulti, saranno custoditi da volontari (insegnanti del Bandini in pensione). Le due famiglie erano arrivate all’aeroporto di Fiumicino con un gruppo di 35 rifugiati siriani con un volo da Beirut grazie ai corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio e Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei) in accordo con i ministeri dell’Interno e degli Esteri. Tra i profughi, provenienti dai campi della Bekaa e di Tel Abbas in Libano, circa la metà sono minori. Ad accoglierli in Italia, oltre a Sant’Egidio e alle Chiese protestanti, la Caritas dell’arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa -Montalcino, che sta ospitando le due famiglie composte una da un nucleo di 5 e uno di 4 persone. Sono tutte con bambini con patologie importanti. “La rete di solidarietà che esiste a Siena – spiega il card. Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino – ancora una volta ha risposto in maniera encomiabile e per questo motivo ringrazio l’Università per Stranieri e l’Istituto Bandini per avere scelto di essere al nostro fianco nel programma di integrazione delle due famiglie siriane. Un segnale importante di solidarietà e di speranza per chi ha perso tutto”.
(Foto: arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino)
 

Card. Lojudice: sostegno ai più piccoli fragili e fuggiti dai loro Paesi

20 Dicembre 2022 - Siena - “In questo dicembre 2022 è facile prepararsi per la nostra diocesi alla ‘Venuta del Signore’… Abbiamo la gioia di aver avuto due doni bellissimi: due famiglie siriane che grazie ai corridoi umanitari sono arrivate da noi proprio nella prima settimana di Avvento. Vengono da due campi profughi in Libano, campi dove i loro bambini non potevano essere curati (due dei loro figli hanno patologie importanti) , non potevano studiare e neppure i loro genitori lo hanno potuto fare perché hanno trascorso la vita spostandosi di continuo, fuggendo da missili e bombe”. Lo afferma il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino, il quale, in occasione del Natale 2022 lancia un appello a tutta la cittadinanza per un Avvento del Signore diverso che abbia come obiettivo quello del sostegno ai più piccoli fragili e fuggiti dai loro Paesi. “Ora sono da noi e speriamo di aiutarli a trovare un po’ di pace, serenità, cura… – prosegue il porporato -. Ma oltre a loro, molti minori in questo momento sono seguiti dalla nostra diocesi: bambini e bambine ucraini in fuga dalla guerra, o che hanno perso all’improvviso un genitore e si sono trovati senza sostentamento, o che hanno i genitori senza permesso di soggiorno, o che hanno il frigo vuoto con niente da mangiare…”. Da qui l’invito: “Celebriamo allora la nascita di Gesù stringendoci intorno a loro. Hanno bisogno di affetto, cure, attenzioni, preghiere. Abbiamo predisposto piccole iniziative con Babbo natale per i bambini ucraini e siriani che sono ospiti da noi, un dono da far pervenire a tutte le famiglie dove c’è un bambino, una celebrazione eucaristica per tutti volontari impegnati in modo associato o singolo nel servizio agli altri, perché anche chi aiuta ha bisogno di essere sostenuto”. Il cardinale conclude ricordando: “Non mancherà il pranzo natalizio per tutti coloro che saranno presenti alla Mensa di San Girolamo con le Suore Vincenziane e i volontari che li accoglieranno con gioia, amore e un bel panettone!”.

I cardinali Zuppi e Lojudice in visita a Mustafà, il piccolo siriano nato senza arti

5 Novembre 2022 -

Bologna -"Vedere Mustafà, vederlo così contento dopo averlo visto prima a Siena e poi qui a Budrio ci fa dire che la Chiesa è una cosa straordinaria. Gemellaggi come quello tra le diocesi di Siena e Bologna servono ad aiutare chi non ha fratelli a cui potersi appoggiare": così il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana che ieri, insieme al cardinale Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena, Colle di Val d'Elsa e Montalcino, ha fatto visita a Budrio (Bologna), al piccolo Mustafà, il bambino siriano nato senza arti a causa del gas nervino e la cui storia aveva commosso il mondo. Dopo essere stato accolto a Siena, adesso il piccolo con la sua famiglia è in un'abitazione a Budrio dove è in attesa di essere sottoposto a un intervento chirurgico. "Speriamo che potrà migliorare con le protesi - ha detto il cardinale Zuppi - e mi auguro che possano crescere gemellaggi in grado di dare vita a questi piccoli miracoli". "Credo sempre nell'amicizia, negli incontri tra persone, nelle esperienze che le persone hanno vissuto - ha aggiunto il cardinale Lojudice -. Quando c'è questo è tutto un po' più facile: aiutare le persone, darsi da fare sostenersi, darsi dei consigli. È un modo anche questo per essere insieme, per camminare insieme con il cammino sinodale. Noi continueremo a percorrere queste strade"

Card. Lojudice: “pronti a dare un futuro al piccolo Mustafà e alla sua famiglia”

28 Gennaio 2022 - Siena - “La storia del piccolo Mustafà e della sua famiglia rappresenta un vero miracolo. Non basta, però, fare collette di generosità: adesso dobbiamo dare loro gli strumenti per costruirsi una nuova strada verso il futuro”. Lo afferma lʼarcivescovo di Siena, il cardinale Augusto Paolo Lojudice, in un editoriale che Famiglia Cristiana pubblica nel numero in edicola. Mustafà è un bambino di cinque anni nato senza arti per colpa di un bombardamento aereo con armi chimiche in Siria diventato famoso per una foto in cui è ritratto insieme al padre. Ora è accolto nell’arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino insieme al padre Munzir, la mamma Zeynep e le due sorelline. “Quella foto del padre e figlio nel gesto di guardare il cielo è stato uno scossone”, scrive il cardinale Lojudice. “La loro storia è ormai planetaria, ma per la nostra diocesi è un segno insieme ad altri segni. Una condivisione, unʼesperienza come altre di accoglienza che stiamo vivendo e che veramente vorremmo portasse al bene loro e di tutte le persone che incontriamo. È la Chiesa che li accoglie e in questo caso mi sento di rappresentarla con profondo senso di responsabilità. Si tratta di un dramma umano di una famiglia che è diretta conseguenza della guerra, quella in Siria, follia distruttiva ed efferata. Il risvolto positivo è che, grazie a una foto, si è potuto conoscerli, intercettarli e mettere in piedi una rete di solidarietà e accoglienza che ancora è tutta da costruire nei suoi particolari”. “La nostra prima missione ora è capire le loro aspettative”, conclude il cardinale Lojudice. “Papà Munzir, Mustafà, le sorelline e la mamma parlano solo arabo (anche se già Mustafà pronuncia qualche parolina in italiano), ma spero di potere al più presto conversare con loro ascoltandoli. Con lʼaiuto di mediatori linguistici o di app cercheremo di conoscerli e cercare di capire cosa sentono nel loro cuore. In una famiglia si fa così”.  

Diocesi di Siena: venerdì alla Camera dei deputati convegno sui Minori Stranieri non accompagnati

26 Ottobre 2021 - Roma - Venerdì prossimo, 29 ottobre 2021, alle ore 11, preso la Camera dei Deputati, Sala del Refettorio in via del Seminario a Roma, si terrà l'incontro su “L’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati in Italia. Dall’Afghanistan alle nostre strade: le buone pratiche dell’accoglienza. Esperienze a confronto"  promosso dalla Commissione Tutela Infanzia della diocesi di Siena- Colle di Val D'Elsa-Montalcino in collaborazione con le associazioni Medicina Solidale, Fonte d’Ismaele, Dorean Dote e l’Unione Italiana Forense. Intervengono il card. Paolo Lojudice,  arcivescovo di Siena Colle di Val D’Elsa- Montalcino e mebroi della Commissione cei per le Migrazioni; Carla Garlatti,  Garante nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Lucia Celesti, Responsabile Servizi Sociali Ufficio Relazioni Pubblico Head Family Services Ospedale Pediatrico Bambino Gesù;  Maria Teres Bellucci, , deputata membro della commissione parlamentare Infanzia e adolescenza; Luca Ercoli, responsabile Sanitario Medicina Solidale e Presidente di Fonte d’Ismaele, Antonio Fernando De Simone, Presidente dell’Unione Italiana Forense di  Roma; Giuseppe Sartiano, Psicoterapeuta e Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Roma, e Alice Mazzei,  coordinatrice commissione diocesana “Sp.A.M. Spazio ai Minori” della diocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino. A coordinare i lavori Luca Collodi, caporedattore di Radio Vaticana.