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Bologna: domani l’incontro sulle migrazioni nel 10° anniversario del viaggio del Papa a Lampedusa con il card. Zuppi

1 Luglio 2023 - Bologna - Domenica 2 luglio alle ore 9.30 a Villa Pallavicini a Bologna  l’incontro internazionale “Per la sensibilizzazione sulla questione migratoria” organizzato da Fondazione Migrantes e Coordinazione nazionale per la Pastorale dei cristiani di lingua francese in Italia con il patrocinio della Conferenza Episcopale Italiana, del Simposio delle Conferenze Episcopali d’Africa e Madagascar e della diocesi di Bologna. L’evento è promosso  nella commemorazione del 10° anniversario del viaggio di papa Francesco a Lampedusa. Oltre a testimonianze e alla presenza di Ambasciatori dei Paesi africani presso la Santa Sede, del direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo e di personalità politiche, civili e militari, vi saranno anche gli interventi di responsabili di Uffici Migrantes  e Cooperazione missionaria, del card. Fridolin Ambongo, Presidente del Secam, e del card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e Presidente Cei, che concluderà l’incontro. Seguirà la concelebrazione eucaristica presieduta dal card. Zuppi che sarà animata dal Coro delle Comunità cattoliche africane di lingua francese e inglese in Italia. "Dieci anni fa Papa Francesco, a quattro mesi dalla sua elezione, si recò a Lampedusa – spiega don Luis Gabriel Tsamba, Coordinatore nazionale Migrantes per la Pastorale dei cristiani di lingua francese in Italia – a seguito di un naufragio che aveva “seppellito” in mare centinaia di immigrati africani, finiti in fondo al Mediterraneo. Quella piccola isola, segno del mondo sofferente, è anche un faro, simbolo di speranza e coraggio di un’accoglienza fraterna per chi cerca una vita migliore". Il Programma. Il programma prevede alla preghiera e il saluto di don Gabriel Tsamba, coordinatore nazionale per la pastorale dei cattolici africani francofoni e gli interventi su "Migrazioni: contesto geopolitico e fenomeno strutturale" affidato a p. Giulio Albanese, direttore Ufficio Comunicazioni sociali e Cooperazione missionaria tra le Chiese della diocesi di Roma; "Magistero di Papa Francesco sulla pastorale dei migranti" affidata a don Denis Kibangu Malonda, direttore Ufficio pastorale Migrantes di Tivoli e Palestrina; "Linee di Pastorale dei migranti" affidata a mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes. Seguiranno la testimonianza di un sopravvissuti messaggio di saluto di uno degli ambasciatori presenti, l'intervento del card. Ambongo. A concludere il card.  Zuppi, che poi presiederà la Messa, animata dal Coro comunità cattoliche africane di lingua francese e inglese in Italia. (Raffaele Iaria)

Ucraina: oggi e domani il card. Zuppi a Kiev

5 Giugno 2023 - Città del Vaticano - "Con riferimento a quanto comunicato in precedenza dalla Santa Sede, si dà notizia che nei giorni 5-6 giugno 2023, il Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, compirà una visita a Kyiv quale Inviato del Santo Padre Francesco". Lo comunica questa mattina una nota della Sala Stampa della Santa Sede: "si tratta di una iniziativa che ha come scopo principale quello di ascoltare in modo approfondito le Autorità ucraine circa le possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni". (R.Iaria)

Card. Zuppi: Serve un sistema di accoglienza dei richiedenti e dei rifugiati adeguato alle emergenze e con percorsi chiari, efficaci di inclusione delle persone

3 Marzo 2023 - Roma - “Dolore. Tristezza. Pudore. Quei morti sono nostri, lo abbiamo sentito tutti. Sono le lacrime che suscitano le lacrime dei sopravvissuti. Mi sorge sempre la solita domanda: quante morti dobbiamo ancora aspettare per prendere le decisioni necessarie?”. Lo dice oggi il presidente della Cei, il card. Matteo Zuppi parlando del naufragio sulle coste calabresi in una intervista a “La Stampa” nella quale evidenzia che la priorità del governo non deve essere “la sicurezza interna, che ovviamente non va dimenticata, ma l'accoglienza attraverso flussi regolari di ingresso, corridoi umanitari, adozioni e ricongiungimenti familiari». “Non ci si può accontentare di risposte emergenziali, altrimenti penseremo sempre nella logica dell'invasione e dell'Italia unica ad accogliere. Non è così. Bisogna compiere un esame rigoroso per individuare responsabilità, ostacoli e omissioni per cui nell'ambito migrazioni la politica non trova risposte adeguate. Questa verifica è uno snodo cruciale”, sottolinea il card. Zuppi aggiungendo che “altrimenti pronunciamo proclami di propaganda vuoti e inutili, che risultano poi offensivi di fronte ai drammi. Questo vale sia per l'Italia che per l'Europa. Ognuno deve fare la propria parte. I diritti dell'uomo e dei rifugiati vanno garantiti sempre. Guai a sospenderli o a condizionarli. E poi credo che più l'Italia si impegna, con coraggio e visione, più avremo anche peso e credibilità per coinvolgere l'Europa”. Per il presidente della Cei “dobbiamo capire la pressione che costringe gli emigranti a fuggire da guerre, violenze, fame, dalle eredità prossime e lontane di conflitti, che durano per generazioni. Questa consapevolezza è la premessa indispensabile per una visione rinnovata che favorisca un governo efficace del fenomeno. Bisogna aiutare a partire e aiutare a restare”. Questo può avvenire “attraverso una scelta intelligente e permanente di cooperazione e con strumenti strutturali condivisi e solidali”. Il card. Zuppi cita l'enciclica "Fratelli tutti" nella quale il papa invita a “a creare un fondo, piuttosto che investire in armi, per sconfiggere la fame e sostenere lo sviluppo. Siamo tutti sulla stessa barca, e dobbiamo abituarci a non concentrarci sul nostro giardino ritenendolo assediato, ma ad aiutare i poveri del pianeta. Ne trarremo benefici tutti se – spiega il porporato – sapremo pensarci assieme, specialmente nel Mediterraneo e con l'Africa. Serve un sistema di accoglienza dei richiedenti e dei rifugiati adeguato alle emergenze e con percorsi chiari, efficaci di inclusione delle persone, che non li immettano in parcheggi dove non sono niente, in attese che durano anni e che spesso esasperano tutti. Dobbiamo favorire l'immigrazione legale per contrastare quella illegale. Ecco allora la necessità di stabilizzare i corridoi umanitari, di rivitalizzare il sistema dei flussi regolari di ingresso, con cifre però adeguate che garantiscano di mantenere il livello di produttività necessario. E poi perché non riconoscere a paesi con i quali l'Italia ha stipulato un accordo di cooperazione in materia migratoria una posizione privilegiata nell'attribuzione di un'importante quota di visti di ingresso per lavoro? E come non pensare ai ricongiungimenti familiari e fornire prospettive di un presente dignitoso a chi è già in Italia, magari lavora da tempo senza stabilità?”. E parlando della visita di ieri del presidente della Repubblica a Crotone il presidente dei vescovi italiani ne sottolinea l'importanza: "Ho apprezzato molto che sia andato in visita privata. Ha voluto un momento di grande e intima condivisione della sofferenza, senza condizionamenti delle polemiche pubbliche. È la versione istituzionale di quei nostri concittadini che a Cutro si sono buttati in mare per salvare vite". (Raffaele Iaria)  

Naufragio Calabria: card. Zuppi, “chi è annegato aveva il diritto di essere accolto”

1 Marzo 2023 - Roma - Non è «con l'alzare muri che si governa la questione dei migranti». Non è con il buonismo né con il pacifismo ma essendo «operatori», tanto meno puntando subito il dito verso il mondo dell'umanitario perché «questo vuol dire avvelenare le fonti». Il fenomeno delle migrazioni va governato, ma questo significa «fare delle scelte». Torna sul tema delle scelte, il presidente delle Cei cardinale Matteo Zuppi nel corso del dibattito organizzato dal Consiglio italiano dei Rifugiati (Cir) ieri sera a Roma dal titolo Fratelli Tutti - Migrazioni più umane, come aveva fatto anche al mattino parlando di una questione migranti che «crescerà e richiede scelte consapevoli ed europee». Non va dimenticato, spiega nell'auditorium della parrocchia di Santa Chiara il presidente della Cei, è che «quelli che sono affogati avevano diritto, diritto ad essere accolti, scappavano da una guerra, la maggior parte di loro probabilmente erano afgani. Quindi bisogna cercare di fare in modo che i rifugiati siano trattati come tali, hanno il diritto di essere esaminati. Se neghiamo questo diritto, tradiamo tutta la consapevolezza che proveniva dalla Seconda guerra mondiale». La sfida, conclude il cardinale Zuppi, è chiedersi «la stessa domanda che si ha fatto il Papa: abbiamo fatto tutto il possibile per la pace?». Chi parte, aggiunge, «ha il fuoco dietro e si butta nell'unico spazio aperto davanti». Un concetto ricordato anche dall'Osservatore romano in un editoriale di prima pagina dal titolo La marcia indietro dei diritti umani: «Chi lascia il proprio Paese lo fa perché non ha alternative, perché la sua stessa vita è a rischio».

Card. Zuppi: “la questione dei migranti e dei rifugiati va affrontata con responsabilità e umanità”

26 Febbraio 2023 -
Roma - "Una profonda tristezza e un acuto dolore attraversano il Paese per l’ennesimo naufragio avvenuto sulle nostre coste". Lo dice il card. Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana in una nota dopo il naufragio avvenuto oggi, 26 febbraio, davanti alle coste di Cutro (Crotone). "Le vittime sono di tutti e le sentiamo nostre", evidenza il porporato: "il bilancio è drammatico e sale di ora in ora: sono stati già recuperati 40 corpi, tra cui molti bambini. Ci uniamo alla preghiera del Santo Padre per ognuno di loro, per quanti sono ancora dispersi e per i sopravvissuti. Li affidiamo a Dio con un pensiero per le loro famiglie".
Questa ennesima tragedia, nella "sua drammaticità, ricorda - sottolinea ancora il presidente dei vescovi italiani - che la questione dei migranti e dei rifugiati va affrontata con responsabilità e umanità. Non possiamo ripetere parole che abbiamo sprecato in eventi tragici simili a questo, che hanno reso il Mediterraneo in venti anni un grande cimitero. Occorrono scelte e politiche, nazionali ed europee, con una determinazione nuova e con la consapevolezza che non farle permette il ripetersi di situazioni analoghe. L’orologio della storia non può essere portato indietro e segna l’ora di una presa di coscienza europea e internazionale. Che sia una nuova operazione Mare Nostrum o Sophia o Irini, ciò che conta è che sia una risposta strutturale, condivisa e solidale tra le Istituzioni e i Paesi. Perché - conclude il card. Zuppi - nessuno sia lasciato solo e l’Europa sia all’altezza delle tradizioni di difesa della persona e di accoglienza". (Raffaele Iaria)

Card. Zuppi: fare dell’accoglienza la vera risorsa

24 Febbraio 2023 - Roma - “Chi si fa migrante tra i migranti è aiutato a stringere relazioni e stabilire tante alleanze, collaborazioni per portare a soluzione vicende spesso difficili e purtroppo prolungate nel tempo e che tante volte diventano delle vere e proprie patologie”. Lo ha detto ieri pomeriggio il card. Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, aprendo il corso di Formazione Giuridica sul tema della migrazione promosso dalla Fondazione Migrantes. Il porporato si è congratulato per l’iniziativa ed ha ricordato il cammino sinodale: “le persone con le quali voi – ha detto rivolgendosi ai direttori e collaboratori degli uffici Migrantes delle diocesi italiane – vi siate messi in cammino ci aiutano a camminare e arricchiscono le nostre chiese e ci spingono a farci un po' migranti”. C’è bisogno di formazione anche giuridica: “tante volte ci sono novità normative  peggiorative e che non affrontano i veri problemi e spesso limitanti rispetto all’evidenza delle situazioni che voi tutti i giorni vivete”, ha detto il presidente della Cei. Dobbiamo avere un’altra visione - ha aggiunto - che è quella di sollecitare le istituzioni a rispondere ai veri bisogni e necessità in modo adeguato e che guarda al futuro. Bisogna uscire da una visione di sicurezza e provare invece  a fare dell’accoglienza la vera risorsa”. Parlando poi delle vittime di tratta il card. Zuppi ha detto che è un fenomeno che “non dobbiamo assolutamente dimenticare”. Il corso, dopo un saluto del direttore generale, mons. Pierpaolo Felicolo, è proseguito con l’intervento di Paola Scevi, Direttrice del Master in Diritto delle Migrazioni presso l’Università degli Studi di Bergamo che si è soffermata sulle disposizioni legislative circa l’ingresso legale e il soggiorno in Italia. Il prossimo incontro – previsto per il 14 marzo, sarà dedicato alla protezione delle vittime di Tratta: sarà introdotto da mons. Pierpaolo Felicolo mentre le conclusioni saranno affidate all’arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Migrantes, Gian Carlo Perego. (Raffaele Iaria

Card. Zuppi: pensarci e essere senza muri perché siamo tutti parte dell’unica famiglia umana

21 Febbraio 2023 - Roma - Un primo diritto cui educare,  diceva Giovanni Paolo II,   è quello alla libertà dalla paura”. Lo ha ricordato oggi il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il card. Matteo Zuppi, nel corso  della Cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università degli Studi Roma Tre. “Nella vita privata la paura – ha detto il porporato nella sua Lectio magistralis sul tema “L'educazione ai diritti e alla pace” - si esprime con la chiusura nella propria bolla esistenziale. Nella vita pubblica, la paura ha un grande ruolo nella ricerca del consenso e non ha sempre bisogno di prove, bastano le narrazioni”. Il pensiero del card- Zuppi è andato al tema dell’immigrazione e dei profughi, a “una rappresentazione che introduce dentro invasioni che non ci stanno, a fronte di numeri modestissimi, a confronto con qualunque paese del terzo mondo e molti paesi europei. Mentre sovrabbondano i dati e le ragioni razionali che mostrano come l’immigrazione sia benefica per la nostra civiltà, la nostra economia, la nostra demografia, il nostro welfare”. Solo l’accoglienza può “farci riaccendere il gusto di concorrere a svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. È curioso: siamo condizionati da troppe paure e alcune evidenze ci mettono paura che deve diventare scelta, consapevolezza, non dissennatezza o ottimismo pericoloso e ignavo. La conoscenza libera tante paure, come ad esempio quella dell’Islam, nemico per eccellenza, che rispetto a una ventina di anni fa si è attenuata”. E parlando della cultura ha sottolineato che una “cultura senza cuore finisce per essere una cultura che non serve agli uomini e alle donne anche quando contiene più modernità e innovazione, perché non aiuta a ricucire il bisogno fondamentale di ritrovare la bellezza del vivere insieme, di ricostruire un noi in società frammentate, non guarisce dalla paura dell’altro, non offre ragioni per costruire nuove forme di vivere ‘la convivialità delle differenze, come diceva don Tonino Bello, e per aiutare noi stessi e il mondo a pensarci e a essere senza muri, che sono il primo dogmatismo, quello che impedisce di vedere la verità più semplice: che tu hai una faccia simile alla mia, anche quando è diversa, che l’altro è mio fratello e mia sorella, che siamo tutti parte dell’unica famiglia umana. Se una università non aiuta a scoprire e a costruire le basi di tutto questo fallisce il suo obiettivo”. (R.Iaria)

Migrantes Emilia Romagna: sabato 25 febbraio la presentazione del Rapporto Immigrazione con il card. Zuppi e i vescovi Perego e Corazza

17 Febbraio 2023 -

Bologna – Sarà presentato sabato 25 febbraio dalle ore 10.30 nell’Aula Magna del Seminario di Bologna il XXXI Rapporto Immigrazione realizzato dalla Fondazione Migrantes e dalla Caritas Italiana. L’evento è promosso dall’Ufficio Migrantes dell’Emila Romagna insieme agli Uffici regionali per l’ecumenismo e il dialogo e le comunicazioni sociali. I lavori saranno introdotti dall’arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Commissione Cei per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes, mons. Gian Carlo Perego. Seguiranno gli interventi di Simone Varisco della Fondazione Migrantes, di Davide Rondoni, responsabile dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna, del vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza , delegato dei vescovo della regione per l’Ecumenismo e di don Paolo Boschini della Facoltà teologica dell’Emilia Romagna. Le conclusioni saranno affidate al card. Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana. (R.Iaria)

Migrantes: parte un percorso di formazione giuridica sul tema della migrazione

7 Febbraio 2023 - Roma – Partirà il prossimo 23 febbraio un percorso di Formazione Giuridica sul tema della migrazione promosso dalla Fondazione Migrantes e  affidato Paola Scevi, Direttrice del Master in Diritto delle Migrazioni presso l’Università degli Studi di Bergamo. “L’idea sorgiva è di gettare un iniziale, piccolo seme di opportuna formazione, con due incontri tematici, utilizzando la modalità a distanza per facilitare tutti alla partecipazione”, spiega il direttore generale dell’Organismo pastorale della Cei, mons. Pierpaolo Felicolo. Il corso è rivolto ai Direttori diocesani Migrantes, ai loro collaboratori e agli operatori impegnati nella pastorale della mobilità umana. “È un piccolo seme, gettato però in maniera decisa”, spiega mons. Felicolo. Al corso interverranno il presidente della Cei, il card. Matteo Zuppi, l’arcivescovo mons. Giancarlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes e mons. Felicolo. A moderare gli incontri sarà don Gianromano Gnesotto, Direttore della Migrantes della diocesi di Padova. (R.Iaria)

Card. Zuppi: “contrastare ogni forma di razzismo, antisemitismo e discriminazione”

27 Gennaio 2023 - Roma - La Giornata della memoria è “un appuntamento che impone a tutti non solo di ricordare la brutalità compiuta, ma di contrastare ogni forma di razzismo, antisemitismo e discriminazione” che “sono semi insidiosi, che riappaiono in maniera inquietante, che si nutrono di indifferenza e ignoranza, giustificano atteggiamenti e parole, sempre pericolose, come ad esempio il razzismo digitale”. Lo dichiara il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, in occasione della Giornata della memoria. Per il cardinale, la ricorrenza del 27 gennaio “onora la memoria di quelle vittime, ci aiuta a capire il nostro passato (perché sono nostri fratelli e sorelle), a raccoglierne la dolorosa eredità consegnata perché ci rendiamo conto e non accada più”: “Non si deve trasmettere soltanto un’informazione ma occorre toccare il cuore. In un momento così difficile, pieno di inquietanti semi di violenza, confrontandoci con la terribile logica della guerra frutto sempre della crescita di inimicizia e disprezzo della vita, la memoria delle vittime deve imporci un nuovo impegno per costruire un mondo di pace”. Citando Etty Hillesum, il card. Zuppi conclude: “Fratelli tutti, la grande visione riproposta da Papa Francesco, è possibile a tutti e necessaria per tutti, consapevoli che non può essere solo un auspicio ma un impegno”.
(Foto Siciliani - Gennari/SIR)