Tag: Alluvioni in Germania

Mci di Ludwigsburg: creare un gruppo di lavoro per supportare attività concrete di ricostruzione dopo l’alluvione

17 Agosto 2021 -

Ludwigsburg - La comunità cattolica italiana "Giovanni Battista Scalabrini" di Ludwigsburg ha vissuto molto intensamente la solidarietà e la vicinanza con le zone alluvionate del nord Germania. Le notizie e le terribili immagini, giunte da varie fonti, sono diventate subito motivo di preghiera. Nella domenica successiva, durante la Santa Messa abbiamo pregato per i defunti della tragedia e per le loro famiglie; la vice presidente del Consiglio Pastorale ha annunciato la volontà di una raccolta fondi a sostegno, supportando il lavoro della Caritas locale. Un’altra iniziativa è stata quella di lavorare in rete con una radio locale che coordinava la raccolta di coperte, acqua, generi alimentari e materiale di igiene. Abbiamo poi provato a mettere le mani in pasta e realizzare biscotti alle mandorle venduti dopo la Santa Messa di sabato 7 e domenica 8 agosto. Ultimo “sogno”: quello di creare un gruppo di lavoro con volontari per supportare attività concrete di ricostruzione, nel mese di settembre. (Sr. Giuliana M. Bosini)

MCI Germania e Scandinavia: vicinanza e preghiera per le persone colpite dalle alluvioni

20 Luglio 2021 -

Bruxelles - In questi giorni, diverse città in Germania e in Belgio sono state colpite da devastanti alluvioni, che hanno causato molti morti, mentre sono centinaia i dispersi. Molto attive in questi giorni le Missioni cattoliche Italiane che sono state protagoniste di atti di solidarietà a fianco delle persone colpite o rimaste senza casa.  A tutte le persone colpite la “vicinanza” e la “nostra preghiera”, si legge sul sito delle delegazioni delle MCI in Germania e Scandinava www.delegazione-mci.de. Interi paesi ancora oggi sono senza corrente elettrica e senza acqua potabile e la conta delle vittime non è ancora finita: ieri, 19 luglio erano 160 in Germania e le vittime accertate, 110 nel distretto Ahrweiler, Renania Palatinato, e 46 nel Nordreno Vestfalia. Molti le persone ancora disperse. Una grande catena di solidarietà si è attivata, uomini e donne si recano nei paesi colpiti portando la forza delle loro braccia, cibo, vivande, acqua, evidenziano le Missioni Cattoliche Italiane ricordando che la Caritas locale oltre a fornire aiuto immediato alle popolazioni colpite sta raccogliendo fondi.

Alluvioni in Germania: la solidarietà degli italiani

19 Luglio 2021 - Roma - L’allarme che risuona in piena notte, il buio «improvviso che avvolge ogni cosa perché manca l’energia elettrica», le sirene incessanti dei mezzi di soccorso e l’appello a restare a casa e a salire ai piani superiori lanciato attraverso altoparlanti. A raccontarlo è Flavia Vezzaro, collaboratrice pastorale della Missione Cattolica Italiana di Wuppertal, parlando delle forti piogge che nelle ultime ore hanno provocato gravi inondazioni e causato danni e morti. Gli uffici e la chiesa della MCI della città – dove vivono circa 14mila italiani - allagata completamente con danni soprattutto nelle cantine. «Sono in Germania da oltre 50 anni e non ho mai visto una cosa del genere» dice una italiana che vive a Wuppertal alzando lo sguardo al cielo: «da dove è arrivata tutta quest’ acqua?». «È una situazione catastrofica come non abbiamo mai avuto qui prima», è il commento di molti connazionali che vivono in Germania e che in queste ore si stanno dando da fare per aiutare chi ha subito danni. Una rete di solidarietà che non manca mai come dice il responsabile della Missione di Wuppertal, don Angelo Ragosta raccontandoci di molte famiglie italiane che in queste ore «stanno accogliendo nelle proprie case cittadini tedeschi che da un momento all’altro si sono trovati senza nulla». Una situazione dura da dimenticare che ha fatto alzare un’altra onda: quella della solidarietà e di una «umanità che sa esserci quando tutto sembra perduto!», dice Vezzaro. Molti italiani sabato mattina erano in strada a riempire di sabbia centinaia e centinaia di sacchi per posizionarli là dove servivano oltre che a rimuovere detriti e rifiuti. «Italiani che hanno scelto di non voltarsi dall’altra parte, che non hanno detto ‘Non mi riguarda’, e, certo, questo sicuramente non mitiga il dolore e la disperazione di chi non possiede più nulla, né, tanto meno, di chi ha perso una persona cara, ma fa bene a tutti noi, fa bene a me, riconoscere che sappiamo essere fratelli quando davvero serve!». Italiani e non solo che, dice don Ragosta, «accanto al ricordo della furia del fiume vogliono anche ricordarsi di un volto bello di una umanità che risplende tra le macerie”. Don Angelo e Flavia ci raccontano anche di tanti rifugiati siriani in strada ad aiutare: «Abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, nella nostra carne, il dolore e la paura! Sappiamo cosa significa ritrovarsi circondati dalle macerie, perdere in un solo attimo chi si ama e tutto ciò che si ha, conosciamo la fragilità e la paura…e sappiamo, sappiamo realmente, quanto è importante, in momenti così difficili, poter stringere una mano...per questo noi ci siamo!». (Raffaele Iaria)

Alluvioni in Germania: una testimonianza dalla Mci di Wuppertal

17 Luglio 2021 - Wuppertal - L’allarme che risuona in piena notte, il buio improvviso che avvolge ogni cosa perché manca l’energia elettrica, le sirene incessanti dei mezzi di soccorso, il comunicato diffuso lungo le strade dai vigili del fuoco: “Restate a casa, salite nei piani superiori, aiutate i bambini e le persone in difficoltà!”… e, intanto, il ruggito del fiume sempre più pieno, sempre più vicino agli argini…un fiume che all’improvviso spaventa ed è  fuori controllo! La notte tra il 14 ed il 15 luglio resterà a lungo impressa nella nostra memoria, una notte davvero lunga, colma di paura e preoccupazione ma anche di coraggio ed altruismo! Mentre l’onda distruttiva si riversava sulle strade invadendo, demolendo e trascinando tutto ciò  che incontrava sul suo cammino, un'altra onda prendeva vita: quella della solidarietà e dell’altruismo, quella di un’umanità che sa esserci quando tutto sembra perduto! Potrei raccontarvi della desolazione di interi quartieri totalmente sommersi, di case devastate, di famiglie che hanno perso tutto in pochi attimi, di attività rase al suolo… Potrei raccontarvi delle lacrime e del dolore, descrivervi le immagini che tutti avete visto scorrere sugli schermi dei vostri telefonini… Ma vorrei invece raccontarvi del coraggio e dell’umanità di chi si è messo in gioco per aiutare, per esserci, per non lasciare soli coloro che si sono ritrovati ad affrontare questa catastrofe! Molti volontari hanno immediatamente contattato i Vigili del fuoco mettendosi a disposizione,  ad esempio, per riempire di sabbia centinaia e centinaia di sacchi e per, successivamente, posizionarli là dove servivano! Mentre vi scrivo, decine di persone si stanno riunendo in una delle zone di Wuppertal maggiormente colpite Beyenburg,  per aiutare a rimuovere detriti e rifiuti! Decine di persone, tra le quali molti italiani, che hanno scelto di non voltarsi dall’altra parte, che non hanno pensato “Non mi riguarda”, e, certo, questo sicuramente non mitiga il dolore e la disperazione di chi non possiede più nulla, né, tanto meno, di chi ha perso una persona cara, ma fa bene a tutti noi, fa bene a me, riconoscere che sappiamo essere fratelli quando davvero serve! Tra queste meravigliose persone vi sono anche alcuni rifugiati siriani…”Abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, nella nostra carne, il dolore e la paura! Sappiamo cosa significa ritrovarsi circondati dalle macerie, perdere in un solo attimo chi si ama e tutto ciò che si ha, conosciamo la fragilità e la paura…e sappiamo, sappiamo realmente, quanto è importante, in momenti così difficili, poter stringere una mano...per questo noi ci siamo!”. Ecco, questo vorrei rimanesse nei nostri cuori accanto al ricordo della furia del fiume, il volto di un’umanità che risplende tra le macerie e si riscopre sorella!

Flavia Vezzaro - Mci Wuppertal

Alluvione in Germania e gli emigrati italiani

16 Luglio 2021 - Amburgo - Le tempeste con le inondazioni negli stati federali della Renania-Palatinato e del Nord Reno-Westfalia di questi giorni hanno causato terribili distruzioni, ed il numero dei morti continua a salire. Secondo le ultime informazioni delle autorità, sono morte più di cento persone. I soccorritori temono un ulteriore aumento del numero delle vittime, perché sono ancora in corso le ricerche di sepolti e dispersi. Inoltre, c’è il pericolo delle dighe nella regione che traboccano o minacciano di rompersi. “La situazione è ancora drammatica”, ha detto il primo ministro della Renania-Palatinato Malu Dreyer a Treviri. Attualmente nella sola Renania-Palatinato sono morte oltre 60 persone. Nel Nord Reno-Westfalia si parla ormai di 43 morti. Colpite anche alcune comunità di varie Missioni Cattoliche Italiane della zona Nord e Centro, le quali cercano, nonostante il periodo di ferie, di dare una mano per quanto possibile a chi è stato colpito in maniera preponderante. “È una situazione catastrofica come non abbiamo mai avuto qui prima” hanno affermato vari connazionali, che risiedono in Germania da decenni, nelle zone colpite. Ma al di là dell’aiuto che come sempre le Missioni Cattoliche Italiane, grazie alla rete di solidarietà che le caratterizza, cercano di dare, nonostante il periodo di ferie, un altro barlume di speranza in questa brutta ora è l'impegno del governo federale a voler aiutare rapidamente le persone colpite; infatti, il vicecancelliere Olaf Scholz ha visitato le zone colpite per dare un forte segnale di solidarietà, essendo la cancelliera Merkel in visita di Stato negli USA. Ma la disperazione causata dal diluvio è infinita. Interi villaggi si sono allagati. Centinaia di persone non riescono più a raggiungere i propri cari a causa di reti telefoniche guaste e non sanno come stanno. Molti mancano all’appello. Le reti cellulari sono parzialmente paralizzate. Nel solo distretto di Ahrweiler, nel nord della Renania-Palatinato, sono disperse 1.300 persone. Il fiume Ahr è straripato in molti punti, strappando con sé edifici, strade e ponti. Il villaggio di Schuld an der Ahr è stato duramente colpito. Numerosi residenti sono fuggiti dalle inondazioni sui tetti delle loro case. La polizia ha utilizzato elicotteri per salvare le persone dai tetti con i verricelli. Secondo il ministero federale dell’Interno, sul posto erano presenti 15.000 vigili del fuoco, polizia, organizzazioni umanitarie e forze armate. Oltre al distretto di Ahrweiler, anche la regione intorno a Erftstadt nel Nord Reno-Westfalia a sud di Colonia e l’area intorno a Euskirchen sono state gravemente danneggiate. Anche lì sono crollate diverse case. Il danno economico non può ancora essere quantificato. Poiché le strade, i ponti, le case e anche le linee ferroviarie sono interessate, ed è probabile che anche gli effetti economici siano massicci. A causa del disastro, circa 165.000 persone sono attualmente senza elettricità; poiché le forti piogge hanno aumentato drasticamente il livello dei fiumi e ammorbidito il terreno, le stazioni e le sottostazioni della rete locale sono state allagate. I sistemi hanno dovuto essere spenti per motivi di sicurezza. Il traffico ferroviario nel Nord Reno-Westfalia e nella Renania-Palatinato è gravemente compromesso a causa dei danni provocati dalle inondazioni. Secondo la Deutsche Bahn, le masse d’acqua hanno danneggiato i binari, gli scambi, la tecnologia di segnalazione, le stazioni e le cabine di segnalazione. Nella sola Renania settentrionale-Vestfalia sono interessati i binari per una lunghezza di circa 600 chilometri. La situazione a Erftstadt-Blessem, vicino a Colonia, è drammaticamente peggiorata. Ci sono morti, crollano case. Le chiamate di emergenza arrivano dal villaggio incessantemente. Il lavoro di soccorso è difficile: le persone vengono soccorse dalle barche dall’acqua e la situazione è alquanto confusa. I nostri sacerdoti nelle Missioni Cattoliche Italiane  si stanno coordinando con i volontari affinché si possa dare una mano – in modo particolare – a quei connazionali che sono stati coinvolti e colpiti dalle inondazioni. Non resta che sperare in un miglioramento del tempo per il lavoro non semplice di aiuto come capita in queste occasioni e soprattutto pregare ed aver fede nella mano di Dio! (Pierluigi Vignola)