Primo Piano

Migrantes Torino: domani la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo

11 Aprile 2024 -

Torino - Anche gli Italiani migrano: se ne parla poco, ma ogni anno migliaia di cittadini, soprattutto studenti e lavoratori, lasciano il Paese per trasferirsi altrove. Ogni anno la Fondazione Migrantes studia il fenomeno e raccoglie dati e testimonianze in un corposo volume. Venerdì 12 aprile nella sede della Migrantes diocesana di Torino alle 10 ci sarà la presentazione del  Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes: la tematica al centro della mattinata sarà l’emigrazione degli Italiani oggi, un fenomeno di cui si parla poco, ma che interessa molte famiglie, con figli, nipoti  e parenti sparsi a studiare e lavorare nel mondo. Ne parleranno la curatrice del Rapporto, Delfina Licata, Sara Sanzi, giornalista RAI di “Expat”, trasmissione su Rai Radio 3. Interverranno poi Pietro Pagella, Coordinatore regionale Piemonte e Valle d’Aosta Progetto PNRR Turismo delle Radici, Davide Gandolfi della Regione Piemonte, Responsabile Relazioni Internazionali e Cooperazione con Vania Milizia della Camera di Commercio di Torino, Business Development and Internationalization Department. A Mariapaola Sassi ed Enrica Guglielmotti sarà affidata invece una voce di testimonianza di una esperienza diffusa anche tra i volontarie e le volontarie dell'Ufficio Migrantes di Torino i UPM e Camminare Insieme: la figura delle mamme e nonne a distanza. le conclusioni sono affidate a don Valeriano Giacomelli, attualmente parroco della Santa Famiglia di Nazareth alle Vallette, coordinatore dei cappellani delle comunità cattoliche italiane in Romania.

Comunità Sant’Egidio: nascono i “corridoi lavorativi”

11 Aprile 2024 - Roma - Domani verrà firmato al Viminale un protocollo di intesa tra la Comunità di Sant’Egidio e i ministeri dell’Interno, degli Esteri e del Lavoro, che consentirà – al di fuori del decreto flussi - l’ingresso di un primo contingente di migranti per motivi di lavoro. Seguendo il modello di accoglienza e integrazione già sperimentato dai Corridoi Umanitari - che hanno permesso finora l’ingresso regolare in Europa di oltre 7mila rifugiati in condizioni di vulnerabilità - per la prima volta si è deciso di applicarlo a chi invece desidera emigrare per trovare un impiego in Italia e contribuire allo sviluppo economico del nostro paese. Dietro l'accordo - spiega la Comunità di Sant'Egidio -  c’è infatti la richiesta sempre più crescente di manodopera straniera per rispondere al fabbisogno delle imprese e del settore socio-sanitario del nostro Paese.

Save the Children: “ennesimo naufragio fa salire il bilancio di morti e dispersi nel Mediterraneo centrale a circa 400, tra cui molti bambini”

11 Aprile 2024 -
Roma - “Un altro pesante tributo in termini di vite umane è stato pagato ieri nel Mediterraneo. Sono 9 le salme accertate, sbarcate ieri a Lampedusa, tra cui una bambina di pochi mesi e un ragazzo morto dopo i tentativi di rianimarlo, ma ci sarebbero anche una quindicina di dispersi e il bilancio rischia di aggravarsi”. Lo afferma Save the Children, evidenziando che “è finito così tragicamente nella notte il sogno di chi, in fuga da guerre, fame, conflitti, violenza, ha cercato di raggiungere via mare la salvezza in Europa, nonostante le difficili condizioni meteomarine”. I team di Save the Children, presenti sull’isola, hanno prestato subito assistenza ai minori e alle famiglie dei sopravvissuti, arrivati in stato di shock e ipotermia. Ma la giornata di ieri ha fatto registrare un’altra tragedia del mare in Grecia, che ha causato la morte di 3 bambine. “Gli ultimi drammatici episodi fanno salire a circa 400 il bilancio dei morti e dei dispersi solo nel Mediterraneo Centrale nel 2024, che si conferma una delle rotte più letali al mondo”, denuncia l’organizzazione. “Mentre ieri in Europa si discuteva di protezione dei confini, bambini, donne e uomini perdevano la vita nella speranza di costruirsi un futuro di pace, lontano da conflitti, persecuzioni, fame, violenza, matrimoni forzati e povertà estrema. Non si può assistere inermi a quelle che sono ormai tragedie annunciate. È necessario riportare le persone e la salvezza degli esseri umani al centro delle politiche nazionali ed europee. Continuiamo a chiedere, dunque, un’assunzione di responsabilità condivisa degli Stati membri e delle istituzioni europee che porti alla creazione di un sistema strutturato e coordinato di ricerca e soccorso nel Mediterraneo. Ci auguriamo che l’implementazione delle riforme in materia di politiche migratorie europee includa anche l’apertura di canali regolari e sicuri per l’accesso in Europa e la creazione di nuovi meccanismi di ricongiungimenti familiari, corridoi umanitari e di evacuazione per le persone in fuga”, dichiara Giorgia D’Errico, direttrice delle Relazioni istituzionali di Save the Children.

A Taranto il primo Meeting Internazionale sul “Turismo delle Radici Italiane nel Mondo” e presentazione del “Rapporto Italiani nel Mondo”

11 Aprile 2024 - Taranto - In occasione dell' "Anno delle Radici Italiane nel Mondo", designato per il 2024 dal Ministero degli Affari Esteri, il 17 aprile dalle 9:00 alle 20:00 si svolgerà a Taranto il primo Meeting internazionale sul Turismo delle Radici presso il Dipartimento Jonico dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro.  Nel pomeriggio Alle 15:00 sarà presentato il Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes, con la curatrice Delfina Licata. A ideare e curare il Meeting, la giornalista Tiziana Grassi presidente dell'Associazione "Turismo delle Radici a Taranto e provincia”. La giornata di studio, di testimonianze e progetti ha l’obiettivo di creare o implementare stabili connessioni culturali e socio-economiche tra le “due Italie”, ovvero tra le comunità italiane dentro e fuori i confini, riconoscendo e valorizzando l'incommensurabile patrimonio affettivo e identitario costituito dalla diffusa presenza dei connazionali nel mondo, giunti oggi sino alla quinta generazione, che hanno coltivato legami profondi con i luoghi di partenza dei loro antenati. Il Meeting sarà aperto dai saluti del Prof. Paolo Pardolesi, Direttore del Dipartimento Universitario Jonico, Loredana Capone Presidente del Consiglio Regionale della Puglia e dai rappresentanti del Comune di Taranto e della Provincia di Taranto, rispettivamente Assessore alla Pubblica Istruzione e Università Desirée Petrosillo e Consigliere Provinciale Goffredo Lo Muzio. Seguiranno gli interventi - tra i partecipanti ai quattro panel tematici che si articoleranno durante la giornata - di Giovanni Maria De Vita, Responsabile Progetto ITALEA del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale; Gianfranco Lopane, Assessore al Turismo della Regione Puglia; Aldo Patruno, Direttore Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia; Stella Falzone, Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto; Stefano Vinci, Coordinatore Corsi Giuridici del Dipartimento Jonico; i Consiglieri Regionali Vincenzo Di Gregorio, Presidente Commissione Affari generali Regione Puglia e Michele Mazzarano, Presidente Commissione Ecologia Regione Puglia; Giovanni Battafarano, già Sindaco di Taranto e Parlamentare; Sergio Prete Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Jonio - Porto di Taranto; Leonardo Giangrande, Presidente Confcommercio Taranto; Marcello De Paola, Presidente provinciale Federalberghi; Fabio Tagarelli Presidente Fondazione Taranto25; Carmelo Fanizza, Fondatore Jonian Dolphin Conservation; Pierpaolo De Padova, Direttore generale Taranto Opera Festival; Nunzia Nigro, già Project Manager Progetto “Europa InCanto”; Enza Tomaselli “ambasciatrice” di Taranto nel mondo, e numerosi rappresentanti dei comparti economico e turistico-culturale del territorio jonico. Con il patrocinio di RAI Puglia e RAI TGR Puglia Media Partner, i panel del Meeting saranno moderati dai giornalisti Salvatore Catapano, Giovanna Chiarilli, Monica Golino, Angelo Di Leo, Michele Tursi.      

Vangelo Migrante: Domenica 14 aprile – III di Pasqua (Lc 24, 35-48)

10 Aprile 2024 -
Secondo Luca, Gesù risorto si manifesta alla comunità riunita nello stesso giorno della visita delle donne al sepolcro vuoto e dell’apparizione ai due di Emmaus. Li sentiamo ancora intenti ad annunciare quanto sperimentato e riconosciuto nello spezzare del pane che, ecco, è lo stesso Gesù risorto a farsi presente in mezzo a loro, stavolta senza la dinamica di nascondimento/riconoscimento avvenuta lungo la via. Eppure, anche questa scena ci parla di una palese difficoltà dei discepoli a riconoscere nel Risorto il Nazareno, nonostante il saluto iniziale, «Pace a voi» (v. 37). In quell’augurio di pace, lontano da un banale convenevole, risuona la shalom biblica, l’invocazione della benedizione di Dio, il desiderio di bene per la vita dell’altro. Ma i discepoli sono ancora nel terrore e nella paura e non discriminano: credono di avere davanti uno spirito. Per questo c’è bisogno addirittura di un supplemento di prove. Se per i due di Emmaus erano state le spiegazioni della Scrittura a scaldare il cuore e lo spezzare del pane ad aprire gli occhi, qui, per uscire dalla confusione, servono ulteriori concretezza e carnalità: «carne ed ossa», dice Gesù (v. 39). Questa espressione, per noi così familiare, riscatta il valore della corporeità umana a fronte di uno spiritualismo disincarnato e la riconsegna alla memoria come lo spazio, il tramite concreto dell’esperienza, delle relazioni, dell’amicizia. Poi Gesù mostra le mani e i piedi (v. 40). E, sebbene il racconto non parli di segni della crocifissione a differenza di quello giovanneo, quelle mani e quei piedi portano comunque le stigmate dell’esperienza vissuta, dall’inizio alla fine: strada, guarigioni, insegnamenti, moltiplicazioni, crocifissione. Com’è bello, in questa prima giornata di incontri con il Risorto, che tutto l’essere umano, corpo e anima, carne e ossa, intelligenza, pancia e cuore, vengano chiamati a riconoscere e testimoniare che la relazione sperimentata è ancora viva ed efficace e non è stata interrotta dalla morte! Ma ancora non basta, perché stavolta è la gioia grande, segno lucano di un’esperienza di grazia, a stordire le donne e gli uomini riuniti nel cenacolo. Così Gesù passa al nutrimento, al cibo, a quel pesce arrostito mangiato davanti ai loro occhi chissà quante volte. E aggiunge, infine, la parola, che ricorda, spiega e che «apre la mente». Come fatto con quelli di Emmaus, Gesù riprende tutto quanto di lui era stato preannunciato nelle Scritture (nella “classica” tripartizione della tradizione di Israele, la legge, i profeti e gli altri scritti, qui rappresentati per sineddoche dai salmi), li rimette in sintonia con quella storia di salvezza per Israele e per tutte le genti che Luca ha cuore sin dagli esordi del suo vangelo (cfr. le parole dell’anziano Simeone in Lc 2,30-32). La passione, la morte, la resurrezione e l’annuncio di conversione e perdono esteso a tutti i popoli, iniziando da Gerusalemme (e proprio nel tempio lasceremo questi discepoli col cuore festante, cfr. Lc 24,52): di questo le donne e gli uomini del cenacolo, aiutati dallo Spirito, saranno chiamati ad essere testimoni quando, smesso di contemplare il cielo dell’ascensione, inizieranno a percorrere le strade del mondo portando il nome di Gesù (cfr. il libro degli Atti). Tutto l’uomo – carne, ossa, occhi, viscere, mani, piedi – e tutta la sua storia – incontri, sequela, sofferenza, finanche la morte – vengono riscattati nel giorno del Signore. Come a dire: non si prende sul serio l’annuncio di Pasqua se non si prende sul serio l’Incarnazione. Così la mente si apre e il cuore si riempie di gioia. (Annalisa Guida)

La dignità infinita di ogni esere umano

11 Aprile 2024 - Roma - Il tema è di grande attualità e questa è la novità principale. La recente Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede “Dignitas infinita circa la dignità umana” si pone in una linea di riflessione magisteriale ben definita, portandola nei problemi del presente, rappresentati da “alcune gravi violazioni”. Per questo, l’elemento nuovo – non inteso in ordine temporale – è il fatto che, nel dibattito pubblico, si torni a parlare di dignità umana. L’originalità sta in quell’aggettivo “infinita” che caratterizza il titolo, cioè senza confini, senza metri di misura, perché ciò che è in gioco è l’essenza stessa della persona umana. Ci si muove nel solco dell’antropologia cristiana. La dimensione non finita diventa estensiva fino alla violenza digitale, espressione del “lato oscuro del progresso digitale”. E qui emerge l’impegno e la responsabilità di tutti per far sì che la dignità umana non venga calpestata dagli odiatori seriali dei social media o da meccanismi perversi che annientano la prerogativa della stessa comunicazione che, non dimentichiamolo mai, è mettere in comune, tessere relazioni. Sempre nel rispetto della dignità di tutti! (Vincenzo Corrado)

Migrantes: patto europeo sui migranti richiedenti asilo e rifugiati, il fallimento della solidarietà europea

10 Aprile 2024 - Il Patto europeo sui migranti richiedenti asilo e rifugiati, approvato oggi al Parlamento europeo a Bruxelles, avrebbe dovuto modificare le regole di Dublino, favorire la protezione internazionale in Europa di persone in fuga da disastri ambientali, guerre, vittime di tratta e di sfruttamento, persone schiacciate dalla miseria, con un impegno solidale di tutti i Paesi membri dell’Unione europea nell’accoglienza, il ritorno alla protezione temporanea come si era visto con gli 8 milioni di migranti in fuga dall’Ucraina, un monitoraggio condiviso tra società civili e Istituzioni del mar Mediterraneo per salvare vite nel Mediterraneo. Invece l’Europa – mentre continuano le tragedie nel Mediterraneo – a maggioranza di voti si chiude in se stessa, trascura i drammi dei migranti in fuga, sostituisce la vera accoglienza con un pagamento in denaro. E pretende ancora di più dai Paesi di frontiera, come l’Italia: controlli più veloci, ritorni nel primo Paese di sbarco di chi si muove in Europa senza un titolo di protezione internazionale, rimpatri facilitati in Paesi terzi non sicuri, chiudendo gli occhi su esternalizzazioni dei migranti. Indebolendo, non da ultimo, la tutela delle famiglie e dei minori. Il Patto europeo sui migranti richiedenti asilo e rifugiati segna così una deriva nella politica europea dell’asilo e il fallimento della solidarietà europea, che sembra infrangersi come le onde contro i barconi della speranza. Confidiamo che l’art. 10 della nostra Costituzione rimanga come presidio sicuro per tutelare i richiedenti asilo. Le prossime elezioni europee saranno un banco di prova importante per rigenerare l’Europa a partire dalle sue radici solidali e non piegarla a nazionalismi e populismi che rischiano di dimenticare la nostra comune storia europea. (Mons. Gian Carlo Perego - Arcivescovo, Presidente della Cemi e della Fondazione Migrantes della CEI)

8xmille della Chiesa Cattolica: la forza di un gesto d’amore

10 Aprile 2024 -

 
8xmille. La forza di un gesto d'amore
L'impegno è quello di fare rete per una partecipazione corale proprio nel focalizzare l'impegno variegato della Chiesa grazie a quanti operano nella comunicazione. Un parterre d'eccezione negli studi di Tv2000 coordinato dal direttore Vincenzo Morgante che ha raccolto tutti i media della grande rete ecclesiale: oltre a Tv2000 della Cei, il quotidiano Avvenire, l'Agensir, la Federazione dei Settimanali Cattolici e il Corallo che  mette insieme le radio cattoliche. La storia della Chiesa italiana è anche la storia dell'8xmille, è fatta di storie di integralità, di integrazione, di dialogo e formazione, comunicazione, missione, accoglienza, solidarietà, che trova nel segmento della comunicazione ecclesiale uno spazio di pastoralità che sa mettere in circolo la narrazione della vita buona del Vangelo. Una nuova campagna che mette ancor di più la persona al centro, di una Chiesa che sa mettersi insieme, in uno stile sinodale. Oggi più che mai l'esortazione è stata quella di non perdere più tempo nel raccontare, in maniera integrata, cosa è la Chiesa, cosa fa la Chiesa. I dati presentati dal Servizio nazionale 8xmille della Cei hanno evidenziato come è importante far conoscere l'impegno della Chiesa che porti ad una adesione convinta (attraverso le firme) a sostenere ancora la Chiesa cattolica e quello che fa nel territorio. Volti, storie e persone reali che non sempre fanno cronaca ma fanno storia, la scrivono con la vita (tante volte in silenzio) nella loro quotidianità e con una grande varietà. Questa grande famiglia è rappresentate dalle  tv e dalle radio ma soprattutto dai settimanali cattolici capillarmente diffusi. Una sfida professionale che può invertire l'andamento narrativo dell'informazione che sa mettere in rilievo più i fatti più che i misfatti, il bene che si diffonde ha detto con passione il direttore di Tv2000 Vincenzo Morgante. L'idea creativa di raccontare l'ordinario è la mission della nuova campagna di quest'anno, fatto di gratuità e di semplicità e fra questi gesti quello della firma che innesca un percorso virtuoso e di bene. La campagna inizierà il 14 aprile prossimo che si svilupperà fino almeno fino settembre 2024. Una campagna che prevede l'integrazione con il territorio e far passare messaggi positivi nelle comunità sfatando anche i luoghi comuni sulla Chiesa e sul suo servizio. (Enzo Gabrieli)

Incroci di civiltà: da oggi il Festival di letteratura a Venezia

10 Aprile 2024 - Venezia - Da oggi al 14 aprile si terrà la 17ª edizione di “Incroci di civiltà”, il Festival internazionale di letteratura a Venezia, ideato e organizzato dall’Università Ca’ Foscari, in collaborazione con Fondazione di Venezia e Comune, con il sostegno di Marsilio e Fondazione Musei Civici e la direzione di Flavio Gregori. Quest’anno la manifestazione avrà come focus speciale il viaggio, declinato in molte varianti: la ricerca di altri mondi, i commerci, il viaggio fantastico, la migrazione, con un tributo alle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Marco Polo. All’inaugurazione la statunitense Fiona McCrae riceverà il premio Cesare De Michelis per l’editoria innovativa. Tra gli ospiti, oltre a Ibrahima Lo, ci saranno il poeta, scrittore e giornalista Julio Llamazares (Spagna), Wang Anyi, tra le più importanti scrittrici cinesi, Kapka Kassabova (Bulgaria-Gran Bretagna), la giornalista franco-bosniaca Slaðana Nina Perkoviæ, Maylis de Kerangal e molti altri ed altre.    

Cei: a scuola di futuro con i fondi dell’8X1000

10 Aprile 2024 - Roma - La formazione – scolastica e professionale – come volano di sviluppo. Nella riunione del 22 e 23 marzo, il Comitato per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli ha approvato diversi progetti che puntano alla costruzione di scuole e all’educazione per le varie fasce d’età, oltre che alla sanità e alla promozione sociale. Con i fondi dell’8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, saranno realizzati 53 nuovi interventi, per i quali sono stati stanziati € 8.033.319 così suddivisi: € 5.136.346 per 28 progetti in Africa, € 1.271.777 per 12 progetti in America Latina; € 1.569.286 per 12 progetti in Asia, € 55.910 per 1 progetto in Medio Oriente. Tra gli interventi più significativi, nove sono in Africa: in Congo Brazaville, le suore Missionarie dello Spirito Santo costruiranno una nuova scuola per gli alunni della primaria “Eugénie Caps “ a Pointe Noire. In Costa d’Avorio, la Fondazione Marista per la Solidarietà Onlus completerà il polo scolastico “St. Marcellin Champagnat” così da poter accogliere 450 studenti della diocesi di Bouake. In Madagascar, le Piccole Suore Apostole della Redenzione costruiranno la scuola “Padre Arturo D’Onofrio” per assicurare un’educazione di qualità, ridurre la dispersione scolastica e l’analfabetismo a Lopary, nella diocesi di Farafangana (situata nel sud-est dell’isola a 900 km dalla capitale) dove la maggior parte della popolazione è dedita all’agricoltura, il turismo è inesistente e numerosissimi bambini vivono in villaggi isolati. In Nigeria, gli Spiritani invece potenzieranno la formazione professionale dell’Holy Ghost Model College di Imuwen con l’avvio di laboratori di informatica, edilizia, meccanica, idraulica, arte e artigianato, mentre nella Repubblica Democratica del Congo i Lasalliani promuoveranno formazione professionale per le giovani donne (circa 200) migliorando la loro istruzione e favorendo opportunità di occupazione e sostentamento. Lo stesso avverrà in Sud Sudan grazie al progetto della Fondazione Avsi che offrirà educazione di qualità ai giovani della diocesi di Rumbek, attraverso la fornitura di materiale didattico e di attrezzature professionali, l’allestimento di un laboratorio tecnologico, l’organizzazione di workshop con i rappresentanti delle realtà imprenditoriali locali. In Egitto, la Caritas locale organizzerà corsi di alfabetizzazione e librerie di comunità per aiutare 1350 ragazze a partecipare attivamente alla vita sociale e, al contempo, allestirà degli asili per i bambini di 3 ai 6 anni. In Ciad, poi, la Caritas della diocesi di Doba sosterrà numerose famiglie di agricoltori offrendo formazione e avviando un’azienda pilota per assicurare una maggiore produttività e rigenerare i terreni in una zona ampiamente sfruttata da parte di compagnie straniere che vi estraggono il petrolio.  In Etiopia, il Vicariato Apostolico di Hawassa equipaggerà l’unità di terapia intensiva neonatale e le sale operatorie del Centro sanitario Bushulo, attivo in città da circa 40 anni e attualmente primo ospedale del sud del Paese dedicato alla salute materna, infantile e pediatrica per un territorio che conta 19 milioni di abitanti. Dei 12 progetti finanziati nel Continente latino-americano, grande rilevanza assume quello promosso in Bolivia dal Vicariato Apostolico di Pando che ristrutturerà il Centro de Educacion Especial Sagrada Familia che offre percorsi riabilitativi e educativi a bambini, circa 115, con varie disabilità e costruirà per loro anche uno spazio polivalente, in particolare per svolgere attività sportive. Ad Haiti la diocesi di Jacmel avvierà un intervento a favore di un migliaio di giovani che abitano nella zona povera de “La Montagne”: saranno forniti 600 kit alimentari e sanitari, organizzati incontri di sensibilizzazione sull’utilizzo dell’acqua e corsi professionalizzanti. In Brasile, invece, l’Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo amplierà i programmi di formazione e certificazione delle competenze per migranti e rifugiati assistiti presso il Centro pastorale per i migranti fondato nel 1980 a Cuiabá. Nel Continente asiatico, uno dei progetti vedrà la luce a Timor Est dove le Suore della Divina Volontà realizzeranno un Centro sociale a Maumeta (Aileu), nella diocesi di Dili, in un contesto rurale, povero, con pochissime infrastrutture, difficile da raggiungere per la presenza di strade non asfaltate che le condizioni climatiche rendono poco praticabili e pericolose. In 8 città  – Karachi, Lahore, Sargodha, Faisalabad, Islamabad, Sialkot, Quetta e Gojra – del Pakistan, infine, grazie ai fondi dell’8xmille, si favorirà l’integrazione delle comunità cristiane e il dialogo interreligioso attraverso la promozione di iniziative ad hoc e soprattutto il sostegno alla formazione di 230 studenti cristiani che frequentano la scuola superiore e l’università, di 455 bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni delle “scuole di pace” (centri gratuiti che aiutano quanti sono a rischio analfabetismo e le loro famiglie nell’inserimento scolastico) e di 450 volontari della Comunità di S. Egidio.
020919-016-664x373 (Foto Conferenza Episcopale Italiana)