29 Luglio 2021 – Roma – C’è un bisogno diffuso di raccontare, di narrare la propria quotidianità, le proprie esperienze, i propri sentimenti. È un’esigenza primaria dell’essere umano: quella propensione ad aprirsi agli altri in una comunicazione autentica, vera. Ciò avviene con parole, immagini, video, emoticon o faccine… Non sempre questa esigenza avviene per esibizionismo, il più delle volte esprime proprio quell’impulso interiore alla condivisione, cioè al dividere-con gli altri il proprio vissuto. Per questo, in ascolto dei territori, abbiamo pensato, come Ufficio Nazionale CEI per le Comunicazioni Sociali, di dedicare il prossimo anno pastorale – a partire da settembre – al tema Narrazioni, in cui sottolinea proprio il “di più” d’impegno, di visione, ma anche di formazione. Ci guideranno le parole di Papa Francesco: “Nella confusione delle voci e dei messaggi che ci circondano, abbiamo bisogno di una narrazione umana, che ci parli di noi e del bello che ci abita. Una narrazione che sappia guardare il mondo e gli eventi con tenerezza; che racconti il nostro essere parte di un tessuto vivo; che riveli l’intreccio dei fili coi quali siamo collegati gli uni agli altri”. (Vincenzo Corrado)