1 Aprile 2021 – Il Vangelo che viene proposto nell’unica liturgia ammessa in questo giorno, la celebrazione della Passione del Signore e l’Adorazione della Croce, è il racconto della Passione di Gesù secondo Giovanni.
L’ultima parola di Gesù, prima di consegnare lo spirito. è: “è compiuto!”
Non è un grido disperato ma è una cascata che raccoglie in sé la somma di tutti i beni e di ogni ricchezza di luce e di amore, che finalmente può riversarsi sull’umanità che desidera immergersi nella pace di Dio. Al tempo stesso, è il sigillo inviolabile di Gesù su tutte le cose che sono state, che sono e che saranno. Solo il Signore, non il servo, può dire tutto è compiuto, può dire ora è fatto, ora è tutto nuovo, è tutto in Dio.
L’abbandono di Gesù al Padre è totale. È il vertice della fede da cui tutto ha inizio. Drammatico, come si può immaginare, ma necessario.
Attraverso il cuore aperto del Signore crocifisso passa tutto il nostro dolore e da quel cuore ci viene donato ogni brandello della nostra luminosa umanità: “da quelle piaghe siamo stati guariti!” (p. Gaetano Saracino)