31 Marzo 2021 – Con la celebrazione del Giovedì Santo, ha inizio il triduo pasquale.
Dopo un anno di eccezionale digiuno, riassaporiamo il gusto di poter abitare il cenacolo, le nostre Chiese. Ma non possiamo dimenticare che ci sono cristiani che vivono la Pasqua non nei luoghi di culto ma in quelli dove si soffre: in un letto di ospedale o in corsia, ma anche in un campo profughi, nel deserto, su una nave, in terra straniera, in una galera …
Evidentemente non con dei riti ma attraverso la tribolazione che li unisce, nel modo più forte che possa esserci, al passaggio di Gesù da morte a vita: la passione e la speranza della Resurrezione. (p. Gaetano Saracino)