25 Febbraio 2021 – Parigi – In Francia si sta molto parlando, in questi giorni, in servizi televisivi, articoli di giornali, della difficile situazione di giovani universitari con difficoltà psicologiche e materiali.
La Croix di venerdì 10 febbraio scriveva: “La “honte” des étudiants qui non plus de quoi se nourrir. Avant même la crise sanitaire, un étudiant sur cinq vivait sur le seuil de pauvreté. Depuis, 74% des étudiants déclarent avoir rencontré des difficultés financières, selon un sondage Ifop. Une de cause, la privation des petits boulots dans la restauration“. Nell’Osservatore Romano di venerdì 12 febbraio un lungo articolo dal titolo: “Indagine dell’episcopato francese sulla situazione degli studenti di fronte alla pandemia: Soli e abbandonati”. I vescovi dicevano: “Siamo stati avvertiti dalla cappellania nazionale della pastorale universitaria sulla situazione veramente catastrofica dei giovani studenti oggi. Si sta ipotizzando un terzo periodo di confinamento, ma in realtà i studenti sono gli unici che non sono mai usciti dall’isolamento visto che da quasi un anno i corsi in presenza sono stati interrotti nelle università francesi. … Si è notato che alcuni studenti sono ormai al margine del disagio psicologico; si tratta di stati di depressione a cui si aggiungono le drammatiche conseguenze economiche dal momento che sono scomparsi quei piccoli impieghi legati alla ristorazione, ai quali una parte di universitari faceva ricorso”. E l’articolo terminava con questo interrogativo: “Quanto vale una società che delude una intera generazione chiamata fra qualche anno a esercitare responsabilità al servizio della società stessa?”.
Alcune Missioni cattoliche Italiane in Francia hanno sollecitato iniziative per questi giovani. Di fronte a questa situazione, “dopo aver sentito alcuni missionari e laici, ho creduto necessario – dice il coordinatore delle Missioni cattoliche Italiane, don Ferruccio Sant – dare un seguito a queste domande con un gesto concreto, creando un Fondo di Solidarietà, promosso dalla Delegazione delle MCI di Francia e dando così seguito al convegno che abbiamo fatto a Strasburgo nell’ottobre 2019 e che aveva come titolo: ‘Camminare insieme sulla strada…’ , parole prese dal Vangelo di Luca al capitolo 24 che racconta di Gesù che si avvicina e fa un cammino con i due discepoli di Emmaus soli, scoraggiati e senza un avvenire”. Questa iniziativa concreta ha per titolo “Camminare insieme.” e “stimola anzitutto a metterci all’ascolto di quanti giovani e meno giovani attendono di essere ascoltati, incoraggiati e a volte anche aiutati economicamente”. Una iniziativa – spiega don Sant – che “non ha grandi presunzioni ma un piccolo segno concreto di attenzione e vicinanza a chi soffre”.