Vangelo Migrante: II domenica dopo Natale

2 Gennaio 2021 – Da umani siamo tentati a capire più i concetti che i fatti. Crediamo che una volta capite le cose tutto funzioni; è noto, tuttavia, che affinché le cose abbiamo effetto è necessario viverle.

In questa domenica ritroviamo lo stesso testo del vangelo proclamato il giorno di Natale: “in principio era il Verbo …; e il Verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi”.

Con l’aiuto dell’evangelista Giovanni la storia ci viene presentata dall’alto per poterne cogliere il segreto da un punto di vista più profondo. Ma ci viene comunicata anche l’esperienza dell’incarnazione di Dio e delle conseguenze sulla vita: “a quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio”.

Ecco la destinazione del mistero del Natale: essere Figli e vivere da Figli di Dio; la salvezza portata da Gesù passa di là. Dinanzi a Gesù che muore in croce il centurione dirà: “davvero costui era Figlio di Dio”.

Non è facile comprendere questo eccesso di presenza, abituati come siamo a sentire Dio lontano, eppure questa divina compagnia è il nostro tesoro, la nostra speranza e tesse la nostra testimonianza: essa è la sola cosa che gli altri vedono.

Figli di Dio, noi ed ogni uomo che viene al mondo.

p. Gaetano Saracino

 

 

 

 

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