4 Dicembre 2020 – Roma – “Sul tema delle migrazioni e dei rifugiati, la Chiesa italiana continua a tenere alta l’attenzione convinta dell’importanza di non cedere ai toni sensazionalistici ma mettendo a fuoco le questioni dotandosi di strumenti adeguati e ascoltando le diverse voci”. Lo ha detto ieri il Segretario generale della CEI, Mons. Stefano Russo, intervenendo alla presentazione del Report 2020 Diritto d’Asilo della Fonazione Migrantes. Per anni – ha aggiunto – “specialmente in Italia, ma anche nell’Ue, l’informazione riguardo i richiedenti asilo e i rifugiati è stata caratterizzata da sensazionalismo e le politiche hanno dato risposte soprattutto emergenziali. Eppure la realtà è diversa: nel 2015 quando arrivarono nell’Unione europea poco più di un milione e mezzo di richieste di protezione di persone in fuga soprattutto dal conflitto siriano, un continente come il nostro avrebbe potuto accogliere molto di più. Quando nel 2016 si è raggiunto il picco degli sbarchi con 180mila persone, avremmo avuto come Paese tutti gli strumenti per dare una risposta dignitosa. Inutile nasconderlo: le persone in cerca di protezione sono state lasciate più sole”.