Vangelo Migrante: Domenica 11 giugno – Corpus Domini

8 Giugno 2023 –

Celebriamo oggi la Festa del Corpus Domini, festa della presenza del Signore in mezzo a noi attraverso il Sacramento dell’Eucarestia.

Nella Prima Lettura l’Eucarestia è prefigurata da un pane non conosciuto che il popolo deve scoprire attraverso un cammino nel deserto, un cammino che ha tre note:

>     la nota della memoria, per non dimenticare quello che il Signore ha fatto e che il popolo si sarebbe perso senza il Signore;

>    la nota della manna, cioè “nel dono” per ricordarsi che l’uomo non vive di solo pane, ma di quanto esce dalla bocca del Signore, una Parola che ritorna nel Vangelo delle Tentazioni che abbiamo proclamato nella Prima domenica di Quaresima;

>     la nota della liberazione, dove Dio ha fatto scaturire il dono, anche da dove sembrava che non ci fosse.

Da questa Prima Lettura poi scaturisce il Vangelo in cui Gesù dice che “Lui è il pane vivo, disceso dal cielo”, e il pane che Lui dà è pane che dà vita in eterno, e la sua carne per la vita del mondo. Scoprire, quindi, il cibo che non sorge dalla terra; c’è un cibo, infatti,  che viene dalle nostre forze e un cibo che ci viene dal rapporto con il Signore.

L’Eucarestia ci mette dentro Dio, un Dio che si fa pane e che il popolo non accetta. Di solito, infatti, noi stiamo davanti a Dio con le proiezioni delle nostre delusioni, perché purtroppo sperimentiamo che nella vita tutto si paga e si merita e se c’è qualche boccone devo strapparlo agli altri, ma non è certo un dono.

L’Eucarestia è Grazia e Dono, non è una pretesa. Tanto più accogliamo il Suo dono, tanto più diventiamo generosi: diventiamo cibo; diventiamo, come suol dirsi, buoni come il pane.

Quando rimaniamo infantili pensiamo solo a noi stessi e a come gli altri ci possono nutrire, ma quando passiamo alla vita adulta si pensa agli altri e si diventa pane.

Nell’Eucarestia viviamo per donare. L’Eucarestia ci rende abili a vivere per donare, riceviamo quanto ci serve per donare.

Il problema non è essere forti o essere bravi, ma unirsi a Dio. Non è vivere solo di esigenze, ma vivere del dono del Padre attraverso il quale viviamo in eterno.

Possa il Signore donarci, per l’Eucarestia, lo stesso amore del beato Carlo Acutis che la definiva proprio la sua “Autostrada per il cielo”. (Francesco Buono)