Vangelo Migrante: VI domenica del tempo ordinario|Vangelo (Mt 5,17-37)

10 Febbraio 2023 – “Sta scritto… ma io vi dico”, è la Parola che risuonerà nel Vangelo di questa domenica. Nessuna divisione o polarizzazione, come forse piacerebbe. Gesù entra nel progetto di Dio non per rifare un codice, ma per rifare l’amore.

“Avete inteso che fu detto agli antichi: non ucciderai;” ma chi non ama, uccide già. Il non-amore è già un incubatore di violenza e omicidi oltre che un lento morire. E Gesù mostra i primi tre passi verso la morte: l’ira, l’insulto, il disprezzo, tre forme di omicidio. L’uccisione esteriore viene dalla eliminazione interiore dell’altro. Questo fa innanzitutto il non-amore.

“Avete inteso che fu detto: non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore”. Non dice semplicemente: se tu desideri una donna; ma se guardi per desiderare, con atteggiamento predatorio, per conquistare e violare, per sedurre e possedere, se la riduci a un oggetto da prendere o collezionare, tu commetti un reato contro la grandezza di quella persona. ‘A(du)lterio’ significa alterare, cambiare, falsificare, manipolare la persona; e, quindi, rubare a quella persona il sogno di Dio. Adulterio non è tanto un reato contro la morale, ma un delitto contro la persona, deturpare il volto alto e puro dell’umano che c’è il lei.

E conclude: “avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non giurerai il falso (…) Ma io vi dico: Non giurate affatto; il vostro dire sia sì, sì; no, no”. Gesù va fino in fondo: dal divieto del giuramento, arriva al divieto della menzogna. Dì sempre la verità e non servirà più giurare. Non abbiamo bisogno di mostraci diversi da ciò che siamo nell’intimo. Dobbiamo solo curare il nostro cuore, per poi prenderci cura della vita attorno a noi; è necessario guarire il cuore per poi guarire la vita.

È la pagina tra le più radicali di tutto il Vangelo ma, per contrasto, capisci che è anche la più umana, perché agisce su tre leve decisive della vita di ciascuno: la violenza, il desiderio, la sincerità.  Gesù annuncia la Vita, sempre; e lo fa con le parole proprie della Vita: “Custodisci le mie parole ed esse ti custodiranno” dice il libro dei Proverbi.

Con linguaggio corrente, viste anche le tante parole ‘cantate’ e confuse di questi giorni (Sanremo) potremmo commentare: “…e non finirai nell’immondezzaio della storia”.

 

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