La memoria dell’olocausto diventi uno sguardo ad ogni forma di violenza e discriminazione

27 Gennaio 2023 – Roma – Nella Giornata della memoria il ricordo va anche alle centinaia di migliaia di rom e sinti uccisi nei campi di concentramento nazisti. Nella notte del 2 agosto 1944 nel campo di Birkenau furono eliminate 4300 persone fra uomini, donne e bambini internati nello Zigeunerlager. I rom e i sinti morti in quegli anni furono tra le 500 mila e il milione e mezzo, comprendendo nel conteggio coloro che furono assassinati nel corso delle fucilazioni di massa o morti durante le deportazioni. La loro storia di morte non ha avuto grande risonanza.  Nel corso del processo ai superstiti del Porajmos (in lingua rom  vuol dire “grande divoramento” o “devastazione”) o Samudaripen (in lingua sinta), infatti, fu rifiutata la loro costituzione di parte civile. Da allora ad oggi poco è cambiato. “È un giorno che ricorda fino a che punto possa arrivare il disprezzo per un altro uomo, di un’altra religione o minoranza, per essere vigili affinché non ritorni in altre forme di violenza e disumanità nelle nostre città”, ha detto recentemente il presidente della Fondazione Migrantes, l’arcivescovo mons. Gian Carlo Perego: “un giorno per ricordare e riflettere ma anche per impegnarci per un mondo fraterno, dove non esistono più minoranze – come ci ricorda Papa Francesco nell’enciclica Fratelli tutti – ma uomini e donne in cammino insieme nella storia”.