Minori stranieri non accompagnati: 4 ragazzi rifugiati arrivati in Italia per studiare attraverso un progetto finanziato anche dalla Migrantes

12 Ottobre 2022 –

Torino – È arrivato oggi all’aeroporto di Torino il secondo gruppo di quattro minori soli, beneficiari del progetto “Pagella in tasca, Canali di studio per minori rifugiati”, promosso dall’organizzazione umanitaria Intersos insieme ad Unhcr, Agenzia Onu per i rifugiati, e realizzato grazie a un protocollo d’intesa con i ministeri degli Affari esteri e della cooperazione italiana, dell’Interno e del Lavoro, e all’impegno della società civile e del Comune di Torino e con il sostegno della Fondazione Migrantes, di Acri, della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Commissione europea. Si tratta del secondo arrivo che segue il primo gruppo di cinque minori giunti in Italia lo scorso anno. I partecipanti al progetto, sono minori di età tra i 16 e i 17 anni, originari del Darfur, in Sudan, e rifugiati in Niger e sono stati selezionati sulla base della loro motivazione allo studio in seguito ad una attenta valutazione del loro migliore interesse. Tutti e quattro i ragazzi sono fuggiti da soli verso la Libia, dove hanno subito maltrattamenti e sfruttamento, prima di trovare protezione in Niger. Grazie ad una borsa di studio di 12 mesi, i ragazzi entrano in Italia con un visto di ingresso per studio, possibilità prevista dalla legge ma mai utilizzata in precedenza per minori rifugiati, per conseguire la licenza media e successivamente proseguire il percorso nella scuola secondaria superiore o nella formazione professionale. Saranno inoltre ospitati da famiglie selezionate e formate dal Comune di Torino, e riceveranno un supporto educativo, legale e psicologico. “Pagella in tasca rappresenta la prima sperimentazione al mondo di un canale d’’ingresso sicuro promosso dalla società civile e dedicato ai minori non accompagnati rifugiati, attualmente esclusi dai corridoi umanitari e dalla maggior parte degli altri canali di ingresso regolari”, spiega Cesare Fermi, direttore regionale per l’Europa di Intersos.

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