9 Ottobre 2022 – Città del Vaticano – Papa Francesco ha incontrato, ieri mattina, i salesiani in occasione della canonizzazione di Artemide Zatti. Nato a Boretto (Reggio Emilia) fu “migrante” in Argentina dove conobbe appunto i missionari di don Bosco. “I salesiani – ha detto il papa – giunsero in Argentina nel 1875 e in un primo tempo svolsero il loro apostolato, a Buenos Aires. A Buenos Aires non sono andati nel quartiere più importante, sono andati alla Boca, dove c’erano i comunisti, i socialisti, i mangiapreti! Lì sono andati i salesiani, e in altri luoghi, soprattutto a favore degli emigrati italiani. Artemide conobbe i salesiani a Bahía Blanca, dove nel 1897 con la sua famiglia era giunto dall’Italia. Purtroppo, molti migranti perdevano i valori della fede, tutti presi dal lavoro e dai problemi che incontravano. Ma gli Zatti, grazie a Dio, fecero eccezione. La partecipazione alla vita della comunità cristiana, i rapporti cordiali con i sacerdoti, la preghiera comune in casa, la frequenza dei sacramenti non vennero meno. Artemide crebbe in un ottimo ambiente cristiano e, grazie alla guida di padre Carlo Cavalli, maturò la scelta per la vita salesiana”. “Quando ero Provinciale – ha detto ancora – dei Gesuiti dell’Argentina, conobbi la vicenda di Artemide Zatti, ne lessi la biografia e affidai a lui la richiesta al Signore di sante vocazioni alla vita consacrata laicale per la Compagnia di Gesù. Da quando cominciammo a pregare per sua intercessione, aumentarono sensibilmente i coadiutori giovani; ed erano perseveranti e molto impegnati. E così ho reso testimonianza di questa grazia che abbiamo ricevuto”.