Rapporto Immigrazione Caritas Italiana e Fondazione Migrantes: istruzione, diminuiscono gli alunni stranieri, aumentano i nati in Italia

7 Ottobre 2022 – Roma – Una novità dell’anno scolastico 2020/2021 è la diminuzione del numero degli alunni con cittadinanza non italiana: 865.388 in totale, con un calo di oltre 11 mila unità rispetto all’anno precedente (-1,3%).  E’ quanto emerge dal Rapporto Immigrazione di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes presentato oggi a Roma. È la prima volta che accade dal 1983/1984, anno scolastico a partire dal quale sono state fatte rilevazioni statistiche attendibili. L’incidenza percentuale degli alunni con cittadinanza non italiana sul totale della popolazione scolastica rimane inalterata (10,3%) perché è diminuito il numero totale degli alunni, ovvero sono diminuiti anche gli alunni di cittadinanza italiana. La Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana (220.771), mentre l’Emilia-Romagna quella con l’incidenza percentuale più alta (17,1% sul totale della popolazione scolastica regionale). Si confermano ai primi posti le province di Prato (28,0% del totale), Piacenza (23,8%), Parma (19,7%), Cremona (19,3%), Mantova (19,1%) e Asti (18,8%). I dati mettono in evidenza la costante crescita delle nuove generazioni, ovvero degli alunni con cittadinanza non italiana nati in Italia: si tratta del 66,7% degli studenti provenienti da contesti migratori, un punto percentuale in più rispetto al 2019/2020. Sebbene in miglioramento rispetto al passato, il ritardo scolastico è ancora un grande ostacolo per l’integrazione degli alunni con cittadinanza non italiana nel sistema educativo italiano, tanto più che gli alunni con cittadinanza non italiana continuano a rimanere quelli a più alto rischio di abbandono.

Se si guarda alla serie storica 2010/2011-2020/2021, si rileva una crescita degli studenti stranieri iscritti negli atenei italiani del 62%. In prevalenza di genere femminile, hanno seguito nel decennio di riferimento un andamento di crescita, seppur lieve, a fronte di una diminuzione del numero di iscritti totali registrata negli anni accademici tra il 2011/2012 e il 2015/2016.

Le regioni con il più alto numero di iscritti stranieri nell’anno accademico 2020/2021 sono Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna e Piemonte, mentre i principali Paesi di origine sono Romania (11,0%), Albania (8,7%) e Cina (8,1%). Questi dati dimostrano che le provenienze e la distribuzione regionale degli studenti universitari stranieri sono strettamente collegate alle statistiche relative alla presenza dei cittadini stranieri residenti in Italia. Si deduce, quindi, che si tratti di una parte importante di “studenti stranieri” che vivono sul territorio nazionale già da tempo, dove hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado, e non veri e propri foreign students.

 

 

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