Rapporto Immigrazione Caritas Italiana e Fondazione Migrantes: appartenenza religiosa, a fronte di un quadro immutato, è la componente ucraina a cambiare lo scenario

7 Ottobre 2022 – Roma – Conteggiando l’appartenenza religiosa anche dei minorenni di qualsiasi età, le stime indicano i cittadini stranieri musulmani residenti in Italia al 1° gennaio 2022 in 1,5 milioni, il 29,5% del totale dei cittadini stranieri, in aumento rispetto allo scorso anno (quando erano meno di 1,4 milioni, pari al 27,1%). Si tratta soprattutto di cittadini marocchini, albanesi, bangladeshi, pakistani, senegalesi, egiziani e tunisini. Così nel Rapporto Immigrazione di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes presentato oggi a Roma. I cittadini stranieri cristiani residenti in Italia scendono, invece, al di sotto dei 2,8 milioni (a fronte dei quasi 2,9 milioni dello scorso anno), ma si confermano la maggioranza assoluta della presenza straniera residente in Italia per appartenenza religiosa, seppure in calo dal 56,2% al 53,0% del totale. Nell’ultimo anno all’interno del collettivo cristiano ha perso numerosità soprattutto la componente ortodossa, con meno di 1,5 milioni di migranti residenti in Italia al 1° gennaio 2022, pari al 28,9% del totale degli stranieri. Si tratta di cittadini in larga maggioranza originari della Romania. I cittadini stranieri di religione cattolica rappresentano la seconda confessione quantitativamente più rilevante tra gli stranieri cristiani residenti in Italia e al 1° gennaio 2022 si stimano in 892 mila (17,2% dei cittadini stranieri sul territorio nazionale), contro i 866 mila di un anno fa. Si tratta per lo più di cittadini provenienti da Filippine, Albania, Polonia, Perù ed Ecuador. Un interesse particolare – in questo momento storico segnato dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia – è, infine, naturalmente da porre sul collettivo ucraino, per un insieme di motivi di contingenza migratoria.

 

 

 

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