Mons. Felicolo: accoglienza verso i migranti e impegno nella difesa della loro dignità

6 Ottobre 2022 – Roma – La canonizzazione di un vescovo è “sempre motivo di particolare gioia per la Chiesa. E la canonizzazione di Giovanni Battista Scalabrini lo è particolarmente per la Chiesa Italiana e per la Fondazione Migrantes che nella e per la Cei segue particolarmente il mondo della mobilità umana”. Lo ha detto questa mattina mons. Pierpaolo Felicolo, direttore gfenerale della Fondazione Migrantes, intervenendo ad una conferenza stampa promossa dalla famiglia scalabriniana. Famiglia scalabriniana che collabora con la Migrantes nelle diocesi dove sono presenti e nelle Missioni Cattoliche Italiane soprattutto in Europa. “Un profeta, antisegnano e pioniere Scalabrini, nel considerare il fatto migratorio in tutti i suoi aspetti: non voleva – ha spiegato mons. Felicolo –  far mancare ai migranti che allora partivano soprattutto per le Americhe, quella vicinanza spirituale ma anche culturale importante per la tutela dei loro diritti e per la loro promozione sociale nei paesi di arrivo”. “Abbandonare ieri come oggi i migranti – ne era convinto Scalabrini – vuol dire abbandonarli anche nella fede e nella pratica religiosa. Aveva intuito – ha aggiuto il direttore Migrantes – che chi partiva non poteva e non voleva dimenticare la terra d’origine: voleva mantenere un collegamento. E la fede è il mezzo vitale per questo, rafforzata con la celebrazione nella propria lingua. Aveva, infatti, pensato alla dimensione religiosa dei migranti”. Da allora ad oggi è cambiato molto: ma quel “richiamo alla carità pastorale, sociale e politica è ancora vivo come dimostra l’accoglienza verso i migranti e l’impegno nella difesa della loro dignità . Un impegno che la Chiesa italiana porta avanti, attraverso la Migrantes, camminando insieme ai migranti e coniugando evangelizzazione e promozione umana”, ha concluso. (Raffaele Iaria)

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