Marcinelle: Fico, esigenza governare flussi di chi cerca lavoro

8 Agosto 2022 – Roma – In occasione del sessantaseiesimo anniversario della tragedia di Marcinelle e della Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, “desidero unirmi a voi nel ricordo dei centotrentasei lavoratori italiani e dei tanti altri provenienti da numerosi Paesi che persero la vita nella miniera del Bois du Cazier2. Lo scrive, in una nota, il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico: “fu quella la più grande sciagura sul lavoro della storia del nostro Paese, una pagina dolorosa di cui ancora oggi si ricorda la tragica portata . E che – ha aggiunto – ci fa ripercorrere le storie di sofferenza e di esclusione vissute dai nostri emigrati che, per sfuggire alla povertà, hanno conosciuto sacrifici e umiliazioni. Ancora oggi, in Italia e nel nostro continente, le morti sul lavoro rappresentano una piaga grave ed inaccettabile, in aperto contrasto con i principi comuni ai nostri ordinamenti e con i valori di una società che abbia come priorità la tutela dei lavoratori e della loro dignità. Grazie al processo di integrazione europea, c’è stata un’evoluzione in termini di riconoscimento dei diritti dei lavoratori nell’Unione. Ma altri passi vanno fatti per garantire la convergenza di tutti gli Stati membri verso livelli massimi di sicurezza sul luogo di lavoro. La memoria di Marcinelle – aggiunge il presidente della Camera – e delle storie dell’emigrazione italiana devono inoltre richiamare la nostra attenzione sulla esigenza di governare a livello europeo, con regole e strumenti comuni ed equi, i flussi di persone che cercano nel nostro continente, lontano dal proprio Paese, una opportunità di vita e lavoro dignitosa. La ricorrenza odierna deve infine essere l’occasione per ricordare i tanti italiani, uomini e donne, che operano in molte parti del pianeta in esperienze professionali o di ricerca, in attività di volontariato o nella promozione dei valori della pace, della cooperazione, della solidarietà. Alcuni di loro hanno perso, in tragiche circostanze, la vita nell’assolvimento degli impegni e nella realizzazione dei progetti di vita. È in tutti loro che continua a rispecchiarsi, oggi come sessantasei anni fa, una delle immagini migliori del nostro Paese. Con questi sentimenti, e ringraziando il dott. Jean Louis Delaet, che nel suo ruolo di direttore del complesso museale del Bois du Cazier si è impegnato in questi anni nel dare risalto al contributo degli immigrati italiani in Belgio, invio a voi tutti i miei più sentiti auguri per il pieno successo dell’iniziativa”, conclude Fico.