Educare senza confini: concluso in Senegal il progetto della cooperativa Sophia

25 Maggio 2022 – Roma – “Voi siete il futuro di questo paese: abbiate coraggio! La migrazione è un diritto di tutti, ognuno deve poter scegliere dove vivere. E’ importante però che si emigri in modo regolare, come gli europei che vengono a vivere qui, in Senegal. Voi potete avere tutto quello che desiderate, qui o altrove, ma è importante che abbiate un piano chiaro di quello che volete costruire”.  Lo ha detto l’arcivescovo Benjamin Ndiaye, il 24 maggio a Dakar (Senegal), di fronte a una rappresentanza di 220 studenti e 20 docenti di 10 istituti d’istruzione superiore che hanno partecipato al progetto “Educare Senza Confini” della cooperativa Sophia di Roma e sostenuto coi i contributi dell’8 x 1000 della Chiesa cattolica. Il progetto ha lo scopo di formare i docenti delle scuole di Dakar a diffondere una maggiore consapevolezza del fenomeno migratorio presso gli studenti e le loro famiglie per prevenire rischi della migrazione irregolare, rendendo le scuole africane centri di informazione e prevenzione per i ragazzi che vogliono emigrare. Nel silenzio attento della platea, l’arcivescovo Ndiaye, spende delle parole di incoraggiamento per i giovani e per il progetto di Sophia: curarsi delle sofferenze che i giovani che decidono di partire subiscono durante il viaggio di migrazione e nei paesi stranieri è un tema prioritario a livello pastorale. L’equipe di Sophia ha infatti pensato un evento conclusivo che desse la possibilità agli studenti di esprimersi, di condividere i loro pensieri e i loro desideri. A questo scopo, durante il progetto le classi aderenti erano state guidate nella realizzazione di project work di gruppo. Il lavoro più sorprendente è stato presentato dal liceo Banque Islamique: attraverso una breve opera teatrale gli studenti hanno inscenato i temi più toccanti affrontati grazie ad Educare Senza Confini. Il prof. Diouf, che li aveva guidati, commenta felice: “E’ stato tutto perfetto, gli studenti hanno fatto un lavoro eccellente”. Erik Conte, socio della Cooperativa Sophia in loco per coordinare le attività, è grato perché è certo che le parole del vescovo Ndiaye siano arrivate al cuore degli studenti:  “L’arcivescovo Ndiaye si è fatto prossimo agli studenti, incoraggiandoli a scegliere il loro meglio. Sono sicuro che, grazie alle parole del vescovo e alla formazione sulla migrazione, gli studenti si sentiranno sempre più capaci di decidere e farsi domande sul proprio futuro.”

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