Vangelo Migrante: II domenica di Avvento (Vangelo Lc 3, 1-6)

2 Dicembre 2021 – Un’introduzione solenne dà inizio al racconto dell’attività pubblica di Gesù. Un lungo elenco di re e sacerdoti traccia la mappa del potere politico e religioso dell’epoca; ma poi, improvvisamente, c’è una svolta. La Parola di Dio vola via dal tempio e dalle stanze del potere e raggiunge un giovane: Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.

Non è lui che porta l’annuncio ma è la Parola di Dio che lo raggiunge, lo incalza e lo sospinge: “egli percorse tutta la regione del Giordano”. La Parola di Dio è sempre in volo in cerca di uomini e donne, semplici e veri, per creare inizi e processi nuovi. Parla di raddrizzare, appianare, colmare paesaggi aspri e difficili che sono senz’altro i tratti duri e violenti della storia: ogni violenza, ogni esclusione e ingiustizia sono un burrone da colmare; ma sono anche la nostra geografia interiore: una mappa di ferite mai guarite, di abbandoni patiti o inflitti, paure, solitudini, forme di anaffettività dilaganti…

Anche se i potenti del mondo alzano barriere, cortine di bugie, muri ai confini, Dio trova la strada per raggiungere ognuno e posare la Sua mano sulla spalla ciascuno. Niente lo ferma.

E allora: chi conta davvero nella storia? Erode, noto solo perché ha tentato di uccidere quel bambino? Pilato, passato alla storia perché l’ha condannato? No. Conta solo chi si lascia abitare dal sogno di Dio e dalla Sua Parola.

L’ultimo appello della predicazione odierna di Giovanni è il vertice dell’Annuncio: “ogni uomo vedrà la salvezza di Dio”. Ogni uomo? Sì, proprio così. Dio vuole che tutti siano salvi, e non si fermerà davanti a burroni o montagne, neppure davanti alle tortuosità del nostro passato, ai cocci della nostra vita, tantomeno dinanzi alle diversità culturali e di provenienza degli uomini.

Una delle frasi più impressionanti del Concilio Vaticano II, afferma: “ogni uomo che fa esperienza dell’amore, viene in contatto con il mistero di Cristo in un modo che noi non conosciamo” (Gaudium et spes 22).

Cristo raggiunge tutti gli uomini, e l’amore è la sua strada. E nulla esiste di veramente umano che non raggiunga, a sua volta, il cuore di Dio.

Buona cammino di Avvento, ancora! (p. Gaetano Saracino)

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