Alluvioni in Germania: una testimonianza dalla Mci di Wuppertal

17 Luglio 2021 – Wuppertal – L’allarme che risuona in piena notte, il buio improvviso che avvolge ogni cosa perché manca l’energia elettrica, le sirene incessanti dei mezzi di soccorso, il comunicato diffuso lungo le strade dai vigili del fuoco: “Restate a casa, salite nei piani superiori, aiutate i bambini e le persone in difficoltà!”… e, intanto, il ruggito del fiume sempre più pieno, sempre più vicino agli argini…un fiume che all’improvviso spaventa ed è  fuori controllo!

La notte tra il 14 ed il 15 luglio resterà a lungo impressa nella nostra memoria, una notte davvero lunga, colma di paura e preoccupazione ma anche di coraggio ed altruismo!

Mentre l’onda distruttiva si riversava sulle strade invadendo, demolendo e trascinando tutto ciò  che incontrava sul suo cammino, un’altra onda prendeva vita: quella della solidarietà e dell’altruismo, quella di un’umanità che sa esserci quando tutto sembra perduto!

Potrei raccontarvi della desolazione di interi quartieri totalmente sommersi, di case devastate, di famiglie che hanno perso tutto in pochi attimi, di attività rase al suolo…

Potrei raccontarvi delle lacrime e del dolore, descrivervi le immagini che tutti avete visto scorrere sugli schermi dei vostri telefonini…

Ma vorrei invece raccontarvi del coraggio e dell’umanità di chi si è messo in gioco per aiutare, per esserci, per non lasciare soli coloro che si sono ritrovati ad affrontare questa catastrofe!

Molti volontari hanno immediatamente contattato i Vigili del fuoco mettendosi a disposizione,  ad esempio, per riempire di sabbia centinaia e centinaia di sacchi e per, successivamente, posizionarli là dove servivano!

Mentre vi scrivo, decine di persone si stanno riunendo in una delle zone di Wuppertal maggiormente colpite Beyenburg,  per aiutare a rimuovere detriti e rifiuti! Decine di persone, tra le quali molti italiani, che hanno scelto di non voltarsi dall’altra parte, che non hanno pensato “Non mi riguarda”, e, certo, questo sicuramente non mitiga il dolore e la disperazione di chi non possiede più nulla, né, tanto meno, di chi ha perso una persona cara, ma fa bene a tutti noi, fa bene a me, riconoscere che sappiamo essere fratelli quando davvero serve!

Tra queste meravigliose persone vi sono anche alcuni rifugiati siriani…”Abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, nella nostra carne, il dolore e la paura! Sappiamo cosa significa ritrovarsi circondati dalle macerie, perdere in un solo attimo chi si ama e tutto ciò che si ha, conosciamo la fragilità e la paura…e sappiamo, sappiamo realmente, quanto è importante, in momenti così difficili, poter stringere una mano…per questo noi ci siamo!”.

Ecco, questo vorrei rimanesse nei nostri cuori accanto al ricordo della furia del fiume, il volto di un’umanità che risplende tra le macerie e si riscopre sorella!

Flavia Vezzaro – Mci Wuppertal

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