Corridoi umanitari Cei: arrivati oggi 45 rifugiati

23 Giugno 2021 – Roma – Sono arrivati oggi all’aeroporto di Fiumicino, attraverso i corridoi umanitari Cei,  45 profughi di otto diverse nazionalità (Sudan, Repubblica Centrafricana, Eritrea, Etiopia, Ciad, Camerun, Mali e Nigeria), molti dei quali passati attraverso le carceri libiche e poi nei campi in Niger tramite i meccanismi dell’Unhcr, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Hanno tutti alle spalle storie durissime e drammatiche, di fuga dagli integralisti di Boko haram, dai conflitti, dalla miseria, alcuni hanno tentato più volte di attraversare il deserto e il mare per venire in Europa. Tra loro otto famiglie e 22 bambini. Finanziati dalla Conferenza episcopale Italiana con i fondi otto per mille grazie a un’intesa siglata con con il governo italiano nel 2017, i corridoi costituiscono una via sicura e legale di accesso in Europa per le persone più vulnerabili bloccate nei campi profughi o negli alloggi urbani per rifugiati o per persone particolarmente meritevoli – sempre e comunque perseguitate in patria o in fuga da conflitti – che nel limbo dell’esilio in Paesi di transito spesso poveri non possono studiare o lavorare.

La Cei, grazie a questi protocolli ha organizzato negli ultimi anni – soprattutto tramite la Caritas Italiana, Migrantes e col sostegno delle comunità locali – partenze da Medio Oriente e Africa di richiedenti asilo in condizioni di vulnerabilità, individuati nei campi profughi di Etiopia, Giordania e Niger.

I 45 rifugiati arrivati oggi  inizieranno una nuova vita in Italia, in otto diocesi che li accoglieranno: Rimini, Crema, Fiesole, Roma, Bolzano, Matera, Teggiano-Policastro e Assisi. Una persona sarà ospitata anche dalla Chiesa valdese di Torino. Tutti stanno seguendo i protocolli per la prevenzione del Covid-19 concordati con le Asl, con tamponi in partenza e in arrivo e quarantena di 15 giorni. In un anno e mezzo di pandemia c’è stato un solo caso di positività al Covid-19 tra i profughi ed il contagio è avvenuto in Italia.  Dal 2014 ad oggi i corridoi umanitari promossi da varie realtà della società civile ed ecclesiale hanno portato in Italia, in maniera sicura e legale, oltre 3.000 persone.

 

 

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