Migrantes Messina: senza protezione dalla parte di chi fugge

18 Giugno 2021 – Messina – Domani, 19 giugno, nella diocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela celebreremo la Giornata Mondiale del Rifugiato indetta dall’ONU; ci ritroveremo nella Chiesa di Sant’Elia (Via S. Elia, 45 – Messina), centro diocesano per la pastorale delle migrazioni, per pregare e riflettere sul fenomeno delle migrazioni forzate e sul dramma di tante persone costrette a scappare in cerca di protezione. Con la celebrazione eucaristica, presieduta dal Vescovo ausiliare mons. Cesare Di Pietro, affideremo al Signore la vita di questi nostri fratelli e pregheremo affinché la comunità internazionale prenda a cuore la loro condizione, individuando percorsi e fornendo mezzi per assicurare loro la protezione di cui hanno bisogno, una condizione dignitosa e un futuro di speranza. Invece, purtroppo, le politiche e le misure attuate sono orientate a bloccare il loro movimento, delegando spesso ad altri Stati, situati nelle regioni più vicine alle aree in guerra, la responsabilità dell’accoglienza delle persone bisognose di protezione. L’accordo EU-Turchia ha intrappolato migliaia di rifugiati in condizioni disumane sulle isole greche. I governi europei sono complici della violenza e dell’abuso di rifugiati al confine con la Croazia. L’Italia e altri governi europei hanno alzato un muro esternalizzando il controllo delle frontiere e permettendo la detenzione, la tortura e lo sfruttamento dei migranti rimandati in Libia. Le Ong che cercano di salvare la vita delle persone che attraversano il Mar Mediterraneo e il Mar Egeo si trovano a fronteggiare intimidazioni e azioni legali. Una situazione inaccettabile e vergognosa che mette a rischio la vita di tante persone e non rende possibile il diritto alla richiesta di protezione. La Giornata sarà anche l’occasione per presentare il progetto dei Corridoi Universitari per Rifugiati, che accoglierà, presso l’Università degli Studi di Messina, due studenti provenienti dai campi profughi dell’Etiopia. L’Arcidiocesi, assieme ad altri partner locali, accompagnerà gli studenti e li sosterrà attivamente durante il processo di integrazione nella comunità locale, in collaborazione con l’Università. La partecipazione alla celebrazione nella chiesa di Sant’Elia, a causa delle restrizioni sanitarie, è consentita solo a 52 fedeli, già individuati tra migranti, organismi ecclesiali e aggregazioni laicali. Alle parrocchie raccomandiamo di ricordare, durante le celebrazioni, il dramma dei rifugiati e dedicare loro un’intenzione nella “preghiera dei fedeli”. (Migrantes Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela)

 

 

 

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