Lamorgese: flussi regolari, più corridoi e regole giuste per i migranti

12 Maggio 2021 – Roma – “Tutte le statistiche storiche evidenziano un aumento degli sbarchi nella stagione estiva. Ora, i numeri assoluti relativi ai primi mesi del 2021 sono superiori a quelli del 2020. Lo sono anche perché la crisi sociale ed economica innescata dal Covid-19 ha colpito in modo duro anche il continente africano. In ogni caso, la situazione va gestita tenendo conto dei picchi stagionali e della pandemia”. Lo dice questa mattina il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in una intervista al quotidiano “Avvenire” sottolinea che da tempo, in previsione degli incrementi degli sbarchi in estate, “stiamo insistendo con tutti gli interlocutori europei, coinvolti come noi nella complessa trattativa sul nuovo Patto Immigrazione e Asilo proposto dalla Commissione”. Lamorgese ha chiesto una “tempestiva attivazione di un meccanismo d’emergenza finalizzato al ricollocamento nei Paesi dell’Unione disponibili dei migranti salvati in mare durante eventi di soccorso e ricerca”. La responsabile del Viminale è stata in Libia e il 20 maggio tornerà a Tunisi insieme alla commissaria europea Ylva Johansson. “La presenza dell’Europa è fondamentale per stabilizzare quei Paesi e per governare i flussi migratori in una logica di partenariato che sappia comprendere, nello stesso pacchetto – dice sl quotidiano – progetti di sviluppo, azioni contro il traffico d’esseri umani e garanzie per il rispetto dei diritti umani dei migranti”. Sulla scorta dell’arrivo di decine di barconi carichi di migranti giunti a Lampedusa nell’ultimo fine settimana, “non possiamo – aggiunge rispondendo alle domande del giornalista Vincenzo Spagnolo – pensare di affrontare una situazione così complessa, causa di tragedie in mare, senza puntare molti sforzi per favorire la stabilizzazione del quadro politico in Libia. Il governo di unità nazionale, formato da pochi mesi, va messo in condizione di operare ed estendere il suo controllo su tutti i tratti di costa interessati dalle partenze dei barconi”. Nella lunga intervista Lamorgese parla anche della legge sullo ius soli e ius culturae: “una riforma di questa portata può essere realizzata solo con la sintesi tra le diverse posizioni politiche. Non è accaduto al termine della scorsa legislatura, quando lo ius soli temperato fu bloccato prima del passaggio decisivo nell’aula del Senato. Io ritengo che, anche in questa fase, sia necessario lavorare per trovare un punto di caduta”. (R.I.)

 

L’intervista completa https://www.avvenire.it/attualita/pagine/intervista-lamorgese-flussi-corridoi-regole

 

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