Creare valore tra l’immobilità e la stabilizzazione.

11 Maggio 2021 – Roma – Il rapporto sugli indicatori demografici dell’Istat, fotografa l’effetto della pandemia sui flussi migratori: immobilità e stabilizzazione. Il saldo migratorio netto con l’estero è l’esatta metà di quello rilevato nel 2019. Per milioni di persone è stato impossibile spostarsi, sia in entrata che in uscita, indipendentemente dalle ragioni di lavoro, studio o necessità. Allo stesso tempo, il trend della popolazione straniera in Italia si stabilizza piuttosto a causa di cambiamenti giuridici che ad un’effettiva riduzione della crescita del numero di stranieri.

“Abbiamo conosciuto alcuni dei giovani migranti che si confondono tra questi numeri” dice Marco Ruopoli, presidente dell’Impresa Sociale di Roma Sophia impegnata dal 2013 per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti. “Leggere che sono 100 mila le persone che hanno ottenuto la cittadinanza italiana ci conforta da una parte, ma ci porta a domandarci quanta difficoltà abbiano dovuto affrontare alcuni giovani prima di arrivare a questo traguardo”.

Sophia Impresa Sociale ha appena concluso il progetto “Creare Valore Attraverso l’Integrazione” che ha affiancato 20 giovani migranti in condizione di particolare vulnerabilità nel percorso di integrazione in Italia. Alcuni di questi giovani erano arrivati in Italia da poco quando il progetto è stato avviato, altri invece erano in Italia o in Europa da anni. “Purtroppo il tempo che si passa in Europa non è proporzionale allo stato di avanzamento del percorso di integrazione”, commenta un altro collaboratore di Sophia.

Grazie al sostegno della campagna Liberi di Partire Liberi di Restare della CEI, questo progetto ha potuto dare una svolta concreta alla vita di tutti questi ragazzi, non solo prendendone in carico la posizione legale, ma permettendo loro di compiere quei passi quotidiani per vivere dignitosamente. Al termine del progetto tutti infatti hanno ottenuto un inserimento lavorativo, trovato un alloggio sicuro e migliorato la lingua italiana.

“La chiave di volta del progetto è stato pensare di costruire qualcosa insieme a questi ragazzi e non soltanto per loro” dice il presidente di Sophia parlando delle iniziative progettuali di lavoro in Italia e all’estero che sono sorte conoscendo i giovani beneficiari, anche in un momento in cui il mercato del lavoro e gli spostamenti sono bloccati a causa della pandemia. “Cambiando prospettiva, abbiamo potuto dare un’interpretazione che non ci aspettavamo al motto liberi di partire liberi di restare”.

Queste parole fanno eco alle parole del Santo Padre che nell’incipit del Messaggio per la 107esima Giornata del Migrante e del rifugiato, si appella alla Chiesa e ai cattolici per essere maggiormente inclusivi con chi è in difficoltà perché “siamo tutti sulla stessa barca” per camminare “verso un noi sempre più grande”.

 

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