Migrantes Albano: l’esperienza con il mondo dello spettacolo viaggiante

10 Maggio 2021 – Albano – Nell’emergenza in atto in atto l’ufficio Migrantes di Albano  ha avuto l’opportunità di avvicinarsi alla realtà dello spettacolo viaggiante: quella dei lunaparkisti e circensi. Essendo una categoria di persone che per lavoro si sposta continuamente, risulta molto difficile interagire con loro e fare processi di accompagnamento pastorale. Queste persone vivono di queste attività e, poiché non hanno lavorato in questo ultimo periodo, si sono trovati in grosse difficoltà di tipo economico. Hanno quindi bussato alla porta della Caritas e dell’ufficio Migrantes: in totale circa cinque realtà, molto numerose al loro interno. Tra i momenti più critici che hanno vissuto, un gruppo si è ammalato di Covid e, ringraziando Dio, sono già guariti. In un’altra realtà ha preso fuoco una roulotte e in poco tempo questa famiglia, che aveva perso tutto, ha già recuperato le cose necessarie, anche una nuova roulotte. Colpisce la gioia, la serenità e la forza con cui vivono la quotidianità in mezzo a tante limitazioni di servizi indispensabili, spazi ridotti e continuamente esposti alle variazioni delle condizioni meteorologiche. L’emergenza ci ha permesso di scoprire non solo la loro presenza in diocesi e le loro difficoltà, ma anche due cose molto interessanti: le loro ricchezze e la possibilità di fare processi pastorali. Tra le ricchezze abbiamo scoperto che sono persone molto unite tra loro, che si aiutano e condividono. Sono diversi nuclei famigliari ma parenti fra di loro e questo favorisce l’aiuto vicendevole. Vivono veramente, pur senza accorgersi, come in Atti. 4,32 . “La moltitudine di coloro che erano venuti alla fede aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro comune”.  È stato bello anche constatare che sono persone che si mettono in gioco: dopo essere stati aiutati in un primo momento e avendo lavorato un po’ nell’ estate, trovandosi chiusi nuovamente, si sono messi a disposizione per aiutare altre persone. Sono amichevoli, abbiamo creato una rete tra Caritas, Migrantes e parroci della zona; non solo per venire incontro con degli aiuti, ma anche per stare insieme, fare amicizia, mangiare insieme: ci hanno aperto le porte delle loro roulotte. Con un gruppo di loro abbiamo avviato un percorso di preparazione per il completamento dell’iniziazione cristiana di alcuni di ragazzi, e speriamo di concluderlo con la celebrazione del sacramento nel prossimo mese.

 

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