Giornata Circo: card. Turkson, portare presto “un’esplosione di gioia pura come il circo sa regalare”

16 Aprile 2021 Città del Vaticano – «Chiedo ai circensi di tutte le latitudini che tanto patiscono in questa pandemia di portare il circo, appena possibile, nei luoghi dove bambini e anziani soffrono: nonni e nipoti, che sono gli spettatori più frequenti sotto lo chapiteau, sono stati coloro che hanno pagato un prezzo altissimo e hanno sete, quanto i circensi, di un’esplosione di gioia pura come il circo sa regalare. E anche coloro che con tanta cura si occupano della loro salute hanno bisogno del balsamo della risata». Lo scrive il card. K.A. Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, in un messaggo al presidente della Federazione Mondiale del Circo che ogni anno, il terzo sabato del mese di aprile, festeggia la Giornata Internazionale del Circo. Il porporato esprime la «sentita vicinanza al mondo circense e ai suoi protagonisti, veri “artigiani della festa” come li ha definiti Papa Francesco il 16 giugno 2016. Il «protrarsi della situazione di emergenza e delle misure contro gli assembramenti – scrive – hanno minacciato la stessa esistenza dell’industria circense nel mondo e delle sue imprese, spesso a conduzione famigliare, che hanno dovuto indebitarsi per poter sperare di vedere tempi migliori. Per proteggere quest’arte, che in Europa ha più di 250 anni e regala gioia a grandi e bambini, è importante un sostegno, sia da parte dell’Unione Europea che di ogni Stato, chiamati a proteggere i più deboli ma anche i settori più vulnerabili dell’economia». Per il card. Turkson è «stato consolante” vedere l’impegno di parrocchie, diocesi, organismi pastorali e caritativi cattolici, che «hanno risposto anche agli appelli dei Circhi, per i loro artisti e i loro animali; in Italia sono intervenute altresì la Protezione Civile e la Coldiretti, ma anche privati cittadini, amministrazioni locali e interi paesi». (Raffaele Iaria)