1 Aprile 2021 – Roma – “Lo stupore è diverso dall’ammirazione. L’ammirazione può essere mondana, perché ricerca i propri gusti e le proprie attese; lo stupore, invece, rimane aperto all’altro, alla sua novità”. In questo pensiero tratto dall’omelia di papa Francesco per la celebrazione della Domenica delle Palme l’augurio con cui vivere i prossimi giorni che conducono alla Pasqua. Comunicare la bellezza e la fatica dello stupore è l’unica medicina al virus dell’autoreferenzialità. Lo stupore riconnette la comunicazione, valore umano, sociale e culturale in cui ogni parola, gesto e pensiero costruisce e custodisce. Lo stupore ispiri e sostenga l’esperienza e il vissuto di tutti gli operatori della comunicazione. Allora la fiducia di chi ascolta o legge non sarà fine a sé stessa, ma aprirà percorsi per costruire comunità. Buona Pasqua! (Vincenzo Corrado)